Asia, dei Carabinieri Forestali, bonifica l’area di Porta d’Arce dove ci venne segnalato un boccone avvelenato

È di pochi giorni fa la notizia che al parco di Porta D’Arce, a Rieti, è stato rinvenuto un boccone avvelenato (pubblicato da Rietinvetrina e Tesori a quattro zampe LEGGI). Immediato l’intervento dell’Unità Cinofila Antiveleno del Gruppo Carabinieri Forestale di Rieti: il cane Asia, un Pastore Belga Malinois, insieme al suo conduttore, compone il binomio specializzato nella ricerca di bocconi avvelenati. Puntuale e meticoloso il controllo effettuato da Asia in tutto il comprensorio naturale di Porta D’Arce che ha, fortunatamente, avuto esito negativo. La zona è stata bonificata e l’unica esca rinvenuta nei giorni precedenti è stata consegnata all’Istituto Zooprofilattico competente per territorio per essere sottoposta ad analisi. L’Unità Cinofila Antiveleno dei Carabinieri Forestale, addestrata per riconoscere specifici odori associati ai veleni, svolge un ruolo cruciale nelle operazioni di monitoraggio e di prevenzione. Le capacità uniche di Asia consentono di coprire vaste aree in tempi relativamente brevi, aumentando così l’efficacia delle operazioni di controllo.

L’episodio di Porta D’Arce, nel caso fosse confermato essere un boccone nocivo, non sarebbe il primo registrato nella città di Rieti e zone limitrofe in quanto le esche avvelenate rappresentano una pratica purtroppo risalente nel tempo, utilizzata per eliminare animali considerati dannosi o indesiderati. Una pratica che porta tuttavia a conseguenze devastanti, non solo per le specie target, ma anche per gli altri animali, compresi quelli domestici, per l’uomo e per l’ecosistema in generale. Non possiamo, comunque, parlare attualmente di situazione emergenziale nella provincia. In questo contesto, le Unità Cinofile dei Carabinieri Forestale emergono come uno strumento fondamentale per la prevenzione e la repressione di tali atti illeciti.