ANPI Rieti ricorda le 17 vittime della strage di piazza Fontana

“Attorno alle 16.30 di venerdì 12 dicembre 1969 un ordigno di elevata potenza esplose nel salone centrale della Banca nazionale dell’Agricoltura, sede di Milano, in piazza Fontana, dove coltivatori diretti e imprenditori agricoli erano convenuti dalla provincia per il mercato settimanale. Il pavimento del salone fu squarciato e gli effetti furono devastanti. La bomba uccise diciassette persone e altre novanta circa furono ferite.

Il 12 dicembre 1969 segnò l’inizio di quel periodo della vita del Paese che va sotto il nome di “strategia della tensione”, quella vera.

Per la sua gravità e la sua rilevanza politica, la strage di piazza Fontana divenne il momento più alto di un progetto eversivo preparato attraverso gli altri attentati di quello stesso anno e diretto – come emerge dalle sentenze – a utilizzare il disordine e la paura per sbocchi di tipo autoritario fascista

Dopo aver inizialmente imboccato la “pista anarchica”, le indagini si concentrarono su alcuni esponenti del gruppo padovano della organizzazione di estrema destra Ordine nuovo e coinvolsero esponenti di spicco dei servizi segreti”. Così in una nota ANPI Rieti