Il 3, 4 e 5 ottobre torna la Mela di AISM in 5 mila piazze italiane. In occasione della Giornata del Dono, venerdì 3 e nel fine settimana di sabato 4 e domenica 5 ottobre, torna “La Mela di AISM”, l’evento di informazione, sensibilizzazione e raccolta fondi promosso da AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Saranno 14 mila i volontari AISM coinvolti in oltre 5 mila piazze italiane pronti a distribuire 3 milioni di mele verde, gialle e rosse nelle varietà Granny Smith, Golden Delicious e Noared, contenute in una borsina rossa da circa 2 kg, disponibile con una donazione minima di 10 euro.
All’interno della borsina, anche un pieghevole informativo con un QR code per accedere alle ricette firmate da Chef Alessandro Borghese, testimonial della campagna da oltre dieci anni. Ogni borsina è un gesto concreto per sostenere le 144 mila persone con sclerosi multipla in Italia, per lo più giovani, che ogni giorno affrontano una grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e progressivamente invalidante. Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato alla ricerca scientifica, l’unica arma oggi disponibile per arrivare a una cura risolutiva, e al potenziamento dei servizi sul territorio per le persone con sclerosi multipla e patologie correlate.
È possibile prenotare la propria borsina di mele contattando le Sezioni Provinciali AISM, il cui elenco è disponibile sul sito www.aism.it/mela. Una malattia giovane, una emergenza sociale. La sclerosi multipla, è la prima causa di disabilità neurologica nei giovani adulti dopo i traumi. Colpisce soprattutto le donne, due volte più degli uomini e il 50% delle diagnosi riguarda giovani sotto i 40 anni.
In Italia si contano 3.650 nuove diagnosi ogni anno, una ogni tre ore, e anche bambini e adolescenti ne sono colpiti: il 10% delle diagnosi riguarda giovani sotto i 18 anni. Il costo sociale stimato supera i 6 miliardi di euro l’anno. Tra le patologie correlate, i disturbi dello spettro della neuromielite ottica (NMOSD) condividono bisogni e percorsi assistenziali simili. In Italia si stimano tra 1.500 e 2.000 casi.