PRIMAVERA SABINA: AGIRE PER SALVARE LA PROVINCIA

Poggio Mirteto

Di solito, in estate, le pagine dei giornali locali sono lo specchio della noia che pervade le realtà di provincia. La politica è in vacanza, ognuno a modo suo si rilassa, solo sporadicamente qualche bagliore squarcia la monotonia.

Questo torrido finale di agosto, però, si preannuncia diverso. Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto sulla momentanea tranquillità della Sabina; la notizia della possibile abolizione della Provincia di Rieti ha scatenato, come è giusto che sia, le reazioni di quanti vedono in questo provvedimento il colpo di grazia nei confronti dell’equilibrio già fragile del nostro apparentemente agonizzante territorio.

Come già hanno fatto in molti (rappresentanti delle istituzioni, esponenti politici, dei sindacati, delle professioni, ma anche semplici cittadini), anche io stavo per scrivere la mia bella letterina per esprimere il disappunto provocato da questa scriteriata, inutile e dannosa riorganizzazione istituzionale della nostra zona, nella speranza di dare il mio umilissimo contributo al dibattito nato e cresciuto negli ultimi giorni. Mi sono bloccato appena in tempo. Mi sono chiesto, in maniera un po’ cinica: a cosa servirebbe scrivere un comunicato che apparirebbe come la milionesima fotocopia di qualcosa scritto già un milione di volte?

Le argomentazioni degli interventi proposti sono tutte interessanti e condivisibili, il confronto è ricco e pieno di spunti per future riflessioni. Il tutto, però, rischia seriamente di diventare stucchevole. Non mi si fraintenda: ognuno ha il sacrosanto diritto di esprimere la sua opinione su questo come su tutti gli altri aspetti della gestione del territorio; i giornali locali, inoltre, svolgono un servizio importantissimo, fondamentale: riportando puntualmente ogni presa d posizione, funzionano come punto di riferimento per la discussione politica intorno a questa importante tematica. Insomma, è bene che tutto ciò continui, ma credo anche che si debba passare ad un livello successivo di mobilitazione.

Con il gruppo informale giovanile Primavera Sabina si è pensato ad una proposta semplice, che potrebbe (si spera) essere il punto di partenza per iniziative sempre più incisive e concrete di manifestazione di ferma contrarietà al declassamento della nostra zona al rango di sperduta periferia di qualche lontana Provincia dell’Impero. Abbandoniamo le nostre comode postazioni internet e organizziamoci per dare vita ad incontro pubblico, proviamo a creare un’occasione di incontro, per guardarci negli occhi, per far sentire una presenza fisica a chi, in nome di una velleitaria e propagandistica lotta agli sprechi, vuole cancellare con un tratto di penna l’ossatura istituzionale di un territorio che, in questo modo, entrerà in una sorta di stato confusionale.

Proponiamo un luogo e un periodo: Poggio Mirteto, primi di settembre (il 3? Oppure un altro giorno?).
Ci rivolgiamo agli amministratori comunali, provinciali e regionali, ai Partiti e ai loro singoli esponenti, alle associazioni di ogni tipo, ai Sindacati e ai semplici cittadini che hanno a cuore le sorti della Provincia di Rieti. Vogliamo chiedere a tutte queste persone di collaborare con noi all’organizzazione di questo evento; o meglio: di rendere possibile l’organizzazione di questo evento, impensabile senza uno sforzo collettivo. Mettiamo sul piatto una iniziativa continuamente in fieri, nulla di fisso, nulla di statico, dinamismo allo stato puro. Pensiamo ad un momento di partecipazione pubblica che vedrà la luce se (e solo se) sarà partecipato anche il processo che porterà alla sua realizzazione.

Chiediamo un impegno comune in termini di proposte politiche e operative, diffusione attraverso tutti i canali possibili, adesione all’iniziativa e relativa promozione, presenza attiva durante le fasi dell’organizzazione e, naturalmente, durante l’assemblea (qualora si riuscirà a convocare). Qualora lo vogliate, scriveteci all’indirizzo primaverasabina@libero.it oppure aderite pubblicamente tramite comunicato stampa.