10 FEBBRAIO, IL "GIORNO DEL RICORDO"

Foibe

Il 10 febbraio “ Il Giorno del Ricordo”. Istituito il 30 marzo 2004 per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e l’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati. Foibe, cavità naturali, pozzi, degli inghiottitoi carsici profondi oltre i sessanta metri, dove alla fine della seconda guerra mondiale i partigiani di Tito gettarono (infoibarono) migliaia di persone, dopo averle fucilate e altre ancora vive, colpevoli soltanto di essere italiani o contrari al comunismo.
Un eccidio, una pulizia etnica perpetrata con ferocia inaudita e indiscriminata, un assassinio di massa inqualificabile che ancora oggi nel loro ricordo avvilisce l’umanità. L’uomo che in qualsiasi diatriba perde la dignità di essere uomo nel rispetto dei suoi simili e di Dio, per diventare un mostro dai bassi istinti, una bestia assetata di sangue e dalle atrocità più oscure. Come si può dimenticare. Non dimenticare e perdonare.
Non dimenticare per evitare che questi tristi e mesti eventi si possano ripetere. Non dimenticare per informare e insegnare alle nuove generazioni il lato oscuro dell’umana specie. Forse è tempo che l’insegnamento della storia debba cambiare indirizzo ed anche nei primi anni d’insegnamento partire dalla storia contemporanea per poi tornare a ritroso ai Greci, Romani, Guerre Puniche ecc. Questo per evitare che i ragazzi che a volte lasciano le scuole dell’obbligo senza aver appreso sui libri la stessa storia vissuta dai loro padri, rimangano increduli nelle commemorazioni della Shoah, le Foibe e altre scabrosità del passato.