Si è tenuto questa mattina, 14 maggio, presso la Casa Circondariale di Rieti l’atteso incontro tra la Segreteria Generale del SAPPe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) e il personale dell’istituto. Presenti all’evento il Segretario Generale Dott. Donato Capece, il Segretario Generale Aggiunto Dott. Giovanni B. De Blasis, il Segretario Nazionale Dott. Maurizio Somma, il Segretario Provinciale Sig. Pasquale Diana e il Segretario Locale Enrico Bianchetti.
L’incontro, avviatosi alle 10:30, ha avuto un tono costruttivo ma fortemente critico nei confronti della direzione dell’istituto.
Al centro del confronto i numerosi disagi vissuti quotidianamente dagli agenti della Polizia Penitenziaria reatina, a partire da quello che il SAPPe ha definito come “un inaccettabile immobilismo della direzione nel dialogo con le rappresentanze sindacali”. Il Segretario Generale Capece ha parlato senza giri di parole: “Siamo di fronte a un atteggiamento ostruzionistico da parte della direzione, che non risponde alle istanze formali del sindacato, ignorando problemi reali e urgenti che riguardano la sicurezza, l’organizzazione del lavoro e il benessere del personale”.
Tra i temi trattati anche la cronica carenza di organico, le condizioni logistiche interne all’istituto e la necessità di maggiore trasparenza nei rapporti tra amministrazione e sindacati. I rappresentanti del SAPPe hanno sottolineato che l’assenza di un confronto serio e strutturato con la dirigenza mina non solo la funzionalità del carcere, ma anche il morale degli agenti impegnati ogni giorno in un contesto complesso e delicato.
Il Dott. Giovanni B. De Blasis ha ribadito l’urgenza di una svolta gestionale: “Il SAPPe pretende il massimo rispetto per il ruolo del sindacato come parte sociale e reclama risposte immediate alle numerose istanze che ancora oggi attendono riscontro”. Il segnale lanciato da Rieti è chiaro: il personale penitenziario non è più disposto a tollerare
l’indifferenza istituzionale. Il SAPPe si è detto pronto a mettere in campo ogni azione necessaria, anche sul piano nazionale, qualora la situazione non dovesse sbloccarsi in tempi rapidi.
E tra le possibili iniziative, verrà presa in considerazione anche la possibilità di ricorrere al Giudice del Lavoro per la violazione dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, ovverosia il comportamento antisindacale della direzione.
La visita della Segreteria Generale SAPPe al C.C. Rieti si è conclusa con un forte richiamo alla responsabilità e all’ascolto da parte della direzione dell’Istituto reatino. Le richieste dei poliziotti penitenziari non possono più essere ignorate. Il sindacato ha promesso vigilanza e determinazione, ribadendo che il confronto tra le rappresentanze del personale e la dirigenza del carcere è un diritto, non una concessione. Così nella nota il SAPPe