UNO SPETTACOLO SULLA PREVENZIONE STRADALE

Motorizzazione di Rieti

“VENTISEI MARZO MILLENOVECENTOSETTANTA: nuovi occhi per guadare”, questo è il titolo del nuovo spettacolo nazionale sulla prevenzione stradale promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rivolto a tutti gli studenti delle Scuole Superiori.

Dopo aver girato molte città italiane, riscuotendo un notevole consenso soprattutto tra i giovani che hanno apprezzato l’utilizzo di nuovo linguaggio artistico per un tema di attualità, il monologo teatrale scritto e interpretato da Rosario Parente, prodotto dall’Associazione culturale Tredicesimo Tornante, arriva a Rieti il prossimo 23 Febbraio alle ore 11 presso la Sala dei Cordari.

La tappa reatina è stata organizzata dalla Motorizzazione civile di Rieti che ha accolto con entusiasmo questa iniziativa di prevenzione stradale – “Sono ormai molti anni che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti promuove queste giornate dedicate alla prevenzione ed educazione stradale e per il 2010 è stato scelto il linguaggio teatrale per comunicare con i giovani – ha commentato il Direttore della Motorizzazione, Ing. Nicola Giampietro –  Ricordo che, utilizzando una parte dei proventi delle contravvenzioni, il Ministero organizza ogni anno una giornata sulla sicurezza stradale.”

L’ing. Giampietro auspicando in una numerosa partecipazione da parte delle scuole di Rieti (previsti circa 300 studenti),  ha sottolineato che la Motorizzazione da 10 anni si è posta al servizio della Giornata sulla sicurezza stradale, diventata ormai un’efficace strumento di prevenzione.    Questa rappresentazione, per il contenuto piuttosto duro e forte, è rivolto agli studenti più grandi  delle 4^ e 5^ classi degli Istituti reatini – ha proseguito l’Ing. Giampietro – Ci siamo impegnati per sensibilizzare i ragazzi sulla problematiche legate alla guida, l’uso del casco, l’abuso di alcool e droga. Sicuramente alla luce dei dati che la cronaca ci ricorda ogni fine settimana, è un tema molto importante e anche il teatro può essere un veicolo privilegiato per lanciare un messaggio ai giovani”.

Scuole partecipanti: Liceo Pedagogico, Liceo Scientifico, Istituto Tecnico Commerciale, Istituto tecnico per Geometri, ITIS, IPSIA, IPSAAR, IPSAA, Istituto d’Arte.

BREVE SINTESI DELLO SPETTACOLO
Il ventisei marzo del 1970, la vita di Elio viene spezzata da un incidente stradale causato dal conducente di un autoveicolo, il quale era in palese stato di ebrezza ed era recidivo. Elio di ritorno da un viaggio lungo 800 km e ad un solo km da casa…..
La storia di Elio nella sua tragicità, è solo un pretesto per descrivere un concetto: la possibilità che un attimo sia in grado di cancellare un’esistenza.
Sarebbe bello riuscire ad avere nuovi occhi per viaggiare. Potrebbe essere una possibilità almeno nelle intenzioni di Rosario Parente, autore ed interprete, del monologo teatrale dal titolo 26 marzo 1970: nuovi occhi per viaggiare……

“Le persone – racconta l’attore pordenonese riferendosi alle persone che muoiono per incidente stradale – si trasformano in ombre di un passato che non può tornare, ma che non possiamo dimenticare. Si può raccontare dello loro morti, ma soprattutto delle loro storie in vita in cui ognuno di noi ci si può identificare”.
La regia e i testi di Rosario Parente, con la collaborazione di Marco Balbinot al violoncello, Gianni Tavian, pianoforte e tastiera, Jacopo Belluz chitarra e voce, Paolo Forte fisarmonica e violoncello, Vinicio Perinotto fotografia e per la parte grafica, Anna Polon.