“Un NOdo che unisce”, l’iniziativa per condannare la violenza contro le donne

In occasione delle Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Confartigianato Benessere Rieti e Comune di Rieti, Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità, uniscono le forze e condannano ogni violenza e abuso contro donne e ragazze, rinnovando il proprio impegno sul tema.

La giornata internazionale contro la violenza di genere è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999, individuando la data del 25 novembre come ricorrenza.

Confartigianato e Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità, con la campagna “Un NOdo che unisce” vogliono ribadire non solo la condanna ma l’impegno comune di ogni giorno a non restare indifferenti contro un fenomeno odioso e ripugnante che una società civile avrebbe dovuto aver eliminato da tempo. Venerdì 25 novembre verrà esposta nelle vetrine degli esercizi artigianali e commerciali di Rieti una locandina e un nastro rosso annodato, come simbolo di resilienza contro gli abusi e di quella rete di sostegno per le vittime di violenza che tutti gli attori sociali sono chiamati a costruire.

“È nostro dovere prenderci cura di persone che rischiano di rimanere in silenzio, inascoltate, emarginate – afferma l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Rieti – in tutti i nostri interventi di protezione c’è una componente di tutela delle donne sopravvissute o a rischio di violenza. Le incontriamo, le ascoltiamo e le indirizziamo ai servizi specifici di cui hanno bisogno. Assicuriamo loro sostegno psicologico, assistenza medica e supporto per la tutela da possibili ricatti. Nei nostri programmi la tutela della donna è centrale. Ogni forma di abuso o violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani che va condannata ed eliminata”.

“I numeri sono inquietanti – dichiara Antonella D’Angeli, Presidente di Confartigianato Benessere Rieti – il 25 novembre è un importante momento per fermarci, riflettere e portare alla luce questa grave questione. È l’occasione per ribadire quanto non sia sufficiente solo indignarsi. Il nostro impegno come Confartigianato è quotidiano ed è teso a garantire attenzione, aiuto, sostegno alle donne vittime di violenze. Voglio rimarcare il ruolo chiave di tutti quegli Enti e soggetti preposti a rispondere alle richieste di aiuto. Il problema, non nascondiamoci, è principalmente culturale. E’ essenziale volgere il nostro sguardo alle giovani generazioni perché vengano accompagnate ed educate a comprendere e rispettare l’altro, a sostenere le giovani donne nel raggiungimento dell’indipendenza affettiva ed economica, e soprattutto a rivedere modelli antropologici e culturali fuori dal tempo”.