Tutto pronto a Pozzaglia Sabina per la festa dedicata a Santa Agostina Pietrantoni

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Oggi, domenica 13 settembre, a Pozzaglia Sabina, suo paese natale, è tutto pronto per la celebrazione della festa dell’amatissima Santa Agostina Pietrantoni, canonizzata ventuno anni fa da Papa Giovanni Paolo II, patrona degli infermieri italiani.

Nell’occasione vedremo un volto nuovo, un nuovo parroco a fianco di monsignor Mauro Parmeggiani, in sostituzione di padre Carlo Ruti, per anni sacerdote nello splendido paese sabino.

Anche stavolta sarà un giorno per ricordare, celebrare, ringraziare, nello spirito del messaggio da sempre presente nei manifesti della festività.

Il decalogo dell’infermiera vissuto da Santa Agostina: 1- Non avrai altro biglietto da visita all’infuori del sorriso. 2- Ricordati di “cancellare” te stessa. 3- Ricordati di non dimenticare. 4- Onora la competenza e la preparazione. 5- Bada che Dio sia manifestato in ciò che fai. 6- Con l’affidabilità del tuo servizio fà benedire Dio. 7- Devi rubare al fratello il peso del dolore. 8- Devi inventare l’amore. 9- Non indurire il cuore con l’abitudine al dolore altrui. 10-Tieni presente infine che l’ammalato è sempre un… Altro, Gesù.

Breve biografia della Santa Patrona degli infermieri italiani:Nata a Pozzaglia Sabina il 27 marzo 1864, Livia Pietrantoni divenne Suor Agostina a 22 anni, entrando nelle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret. Il giorno seguente, per consacrare la sua vita al servizio degli di poveri e malati, scelse di prestare servizio come infermiera presso l’Ospedale più antico di Roma, il “Santo Spirito”, nella corsia dei bambini e poi in quella dei tubercolotici. Morì il 13 novembre 1894, pugnalata da un malato che lei stessa aveva curato e che perdonò prima di spirare. Il 12 Novembre 1972 Paolo VI la rese Beata, fu proclamata Santa il 18 Aprile 1999 da Giovanni Paolo II. È Patrona degli Infermieri dal 29 aprile del 2003.