Trasporti, infrastrutture, sanità. I temi UIL di Rieti elencati al 7° congresso UIL Roma e Lazio

“Noi a Roma vogliamo andarci in treno. Lo diciamo da anni. Continueremo a batterci per raggiungere questo risultato, perché il territorio ne ha bisogno. Perché Rieti non è una provincia di serie inferiore”. Non abbassa la guardia il segretario generale del distretto di Rieti, Alberto Paolucci. I temi che da anni il sindacato porta avanti sul territorio risuonano nitidamente nell’aula dell’hotel Midas di Roma, durante i lavori del settimo congresso della Uil di Roma e del Lazio.

“Il presidente Zingaretti – ricorda Paolucci (nella foto)– aveva assicurato pubblicamente ai reatini l’imminente acquisto di nuovi treni bimodali per poter raggiungere Roma, passando per Terni. Sembrava una cosa fatta. Invece è passato quasi un anno e i nuovi treni bimodali sono ancora un sogno per i tanti pendolari che quotidianamente raggiungono la Capitale. E pensare che l’acquisto di questi locomotori, nel pensiero del governatore del Lazio, dovevano rappresentare solo una soluzione transitoria in attesa di una nuova ferrovia da Rieti a Roma. Noi queste infrastrutture vogliamo vederle non solo sognarle”.

“Un territorio in crisi da decenni e martoriato da una sequenza sismica di oltre un anno, ha bisogno di interventi seri e concreti – ricorda Paolucci – servono infrastrutture moderne. Non a caso chiediamo che il raddoppio della via Salaria passi dalle parole alla piena operatività, non a caso sollecitiamo le istituzioni regionali a realizzare un nuovo ospedale. E su questo fronte la spesa non sarebbe insostenibile, basterebbe dirottare i fondi già stanziati per mettere in sicurezza il De Lellis e creare una nuova e moderna struttura sanitaria antisismica. A beneficiarne sarebbe tutta la popolazione del capoluogo e dei Comuni che ricadono nella provincia. Servono, insomma, scelte coraggiose, perché gli abitanti di Rieti e provincia sono coraggiosi: basta fare un tour nel luoghi colpiti dal terremoto e vedere come si sono rimboccati le maniche dopo lutti e distruzione. Un territorio così tenace merita di più, molto di più Non merita certo i tentennamenti della politica e di una classe dirigente a volte troppo distratta. C’è un assessore al lavoro che conosce bene la realtà reatina. A lui, all’assessore Claudio Di Berardino, chiediamo interventi strutturali per rilanciare il lavoro e dare ai giovani del territorio speranze e prospettive di un futuro migliore”.

“C’è poi la vocazione turistica del territorio e il grande polmone verde del monte Terminillo – aggiunge Paolucci – Anche qui è necessario che la nostra montagna a noi tanto cara e tanto cara a tanti romani, torni a vivere, torni a essere la vetrina per il turismo estivo e invernale. Occorrono investimenti. E anche su questo fronte, la Regione Lazio non può essere titubante. Ci sono potenzialità e ricchezze che possono creare occupazione, lavoro e benessere. Lasciarle deperire sarebbe un grave errore”.

“Tutti questi temi – conclude Paolucci – sono stati al centro del mio intervento durante i lavori del congresso. Il segretario Carmelo Barbagallo li ha condivisi e ci ha spinto ad andare avanti a testa bassa. Lo faremo, perché è la nostra natura. Senza esitazioni e senza sconti a nessuno. Nuove sfide ci attendono adesso che il distretto della Uil di Rieti estende i suoi confini fino a Monterotondo. Noi ci siamo e ci saremo, sempre dalla parte giusta. Sempre dalla parte dei lavoratori”.