TRA GENERAZIONI SERVE UNA "RICONCILIAZIONE"

Il Ministro RiccardiRiportiamo il messaggio inviato dal Ministro Riccardi per il concorso al quale partecipa l’Istituzione Formativa di Rieti con le terze classi del corso di Acconciatura ed Estetica di Rieti e 11 "Nonni" con età che va dai 65 ai 75 anni.

Cari Amici,
volentieri rivolgo un saluto a tutti voi, riuniti per la premiazione del concorso "Volontari della conoscenza 3.0". Un concorso che mette al centro la comunicazione in tutte le sue forme, l’incontro fra le generazioni, la solidarietà. La solidarietà. Sì, l’evento di oggi – e l’impegno, e le esperienze di condivisione che l’hanno preparato – aprono uno squarcio sul mondo come potrebbe essere, come speriamo sarà, come voi avete già in parte contribuito a costruire. Un mondo solidale.

Tanti di voi sono studenti. Ma tanti di voi si sono fatti maestri di qualcun altro – di qualcuno più anziano di lui, o di lei – e gli (le) hanno insegnato qualcosa. Voi avete cioè condiviso le vostre conoscenze, le avete utilizzate per vivere una nuova avventura e – perché no? – un nuovo sogno. L’avventura di allargare lo spazio della cultura digitale, certamente. Ma anche il sogno di rimpicciolire la distanza che separa tante volte le generazioni. In questo modo avete guardato lontano, e avete compreso nel profondo il cuore del messaggio di questo Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale.
Parole grandi, che rimandano a un’esperienza bella e concreta.

Quella dì una visita, di un incontro, che hanno arricchito tutti, giovani e anziani. Gli anziani hanno realizzato che c’è posto per loro nella nostra società, che il futuro è anche nelle loro mani, e che c’è ancora molto da dare in affetto, amicizia, senso della vita. I giovani hanno scoperto che la longevità è uno dei frutti migliori del nostro tempo, che non ci sono frontiere che non possano essere oltrepassate, che nel mondo che a loro spetterà di costruire non ci dovrà mai essere nessuno messo da parte, ai margini, nel dimenticatoio.

La popolazione anziana è in crescita, in Europa, nel mondo, dovunque c’è pace e progresso. Emerge come un nuovo continente: il continente Anziani. Bene, ognuno di voi ha raccolto la sfida umana e culturale dell’oggi. Quella di ricollocare gli anziani a pieno titolo in quella grande famiglia umana in cui tutte le generazioni hanno un posto, un ruolo, una missione.

E’ necessaria una "riconciliazione" tra generazioni diverse. Gli anziani hanno bisogno dei giovani e viceversa. I giovani hanno bisogno degli anziani per capire il valore della vita. Che è dono, che è condivisione. L’incontro fra le generazioni richiama l’attenzione di tutti sulla natura sociale dell’uomo e sulla necessità di ritessere un tessuto umano troppo spesso disgregato. Reinserire gli anziani nella società – anche nella società digitale! – è un servizio a quella che potremmo definire un`ecologia umana", un equilibrio sociale in cui tutti possono vivere meglio.

La solidarietà nel suo senso più vero, è una chiamata a vivere insieme. È un’idea grande, una parola buona, qualche ora di tempo, una visita, è insegnare a usare il computer, è farsi raccontare della guerra… In sostanza è pensare e vivere con questa convinzione: che non si è felici da soli, e che la vita va sempre partecipata con gli altri. La solidarietà è una sfida, anzi un’opportunità, che bisogna cogliere al volo. Tutti insieme.  Auguro pertanto alla vostra manifestazione tutto il successo che merita e rivolgo a ciascuno il mio cordiale saluto.