Terminillo, NOME: “Una montagna in alto mare”

“L’attuale condizione del Terminillo presenta profili inquietanti. Infatti l’Amministrazione Comunale, in contrasto con gli indirizzi che deriverebbero da un approccio organico al progetto TSM2, prima ha tergiversato nel promuovere un bando di gara per la gestione degli impianti attuali e di quelli futuri, poi ha abbandonato la strada per consegnare ad ASM la conduzione della stagione invernale.

Se nel primo anno, a seguito di una scelta di carattere temporaneo, avvenuta peraltro in emergenza ed in ritardo, le cose bene o male sembrarono aver tenuto, quest’anno, ad inizio di un contratto quinquennale di affitto degli impianti della soc. Funivie del Terminillo, la situazione sta risultando totalmente fallimentare. Gli investimenti di ASM sono risultati enormi per i bilanci aziendali, aggiungendo alle spese per il contratto di affitto ed altri costi generali, onerosi interventi su cabine elettriche mandate fuori uso. La assenza di precipitazioni nevose, come da prevedibile o possibile condizione in rapporto alla consapevolezza dei cambiamenti climatici in corso, si è sommata all’inefficace utilizzo dei cannoni da parte di ASM per l’innevamento artificiale, come duramente denunciato dalla scuola sci Terminillo.

Peraltro, parliamo di una società totalmente digiuna rispetto a specifici compiti professionali in tale ambito. A tal proposito suonano come beffa le dichiarazioni da Palazzo di Città tese a sottolineare l’esclusiva responsabilità di ASM nella vicenda in questione, quando da tempo la stessa Amministrazione Comunale sbandiera ai quattro venti l’avvenuta ripubblicizzazione di ASM, come società a tutti gli effetti “in house”.

Tutto ciò denuncia sia inadeguatezza amministrativa e gestionale, sia miopia strategica. Pensare che ASM, mai occupatasi del settore, con consolidate difficoltà strutturali, immersa in una complicata fase di transizione societaria, possa gestire adeguatamente il complesso ambito della stagione sportiva invernale, equivale a non possedere amministrativamente le pur minime condizioni di aderenza alla realtà, a garanzia dei cittadini e del territorio.

  Oltretutto, sul piano della sostenibilità economico-finanziaria dell’operazione, il danno prodotto all’Azienda e quindi al Comune e quindi ai Cittadini, rischia di condizionare pesantemente scenari futuri: anche su questo va misurata la inadeguatezza del management di ASM che pur di compiacere l’amministrazione comunale mette a rischio la sostenibilità della gestione aziendale.   NOME Officina Politica da tempo ha indicato la necessità, sul piano strategico, di lavorare per destagionalizzare la nostra montagna, alla luce degli effetti dei cambiamenti climatici, prima che la miopia programmatoria venga a frustrare anche le residue aspettative di rilancio territoriale.

Fu anche in ragione di tali considerazioni che NOME appoggiò il programma del candidato sindaco Carlo Ubertini, che sottolineava l’esigenza di compenetrare il miglioramento delle condizioni strutturali e funzionali della fruizione invernale del Terminillo, con il più decisivo impulso ad un processo di destagionalizzazione, anche attraverso l’istituzione di un Parco Naturale del Terminillo.  

Tale condizione offrirebbe l’opportunità di superare la gestione amministrativa della montagna oggi frammentata tra più Comuni, rendere “dinamici” i vincoli naturalistici esistenti a vantaggio di uno sviluppo sostenibile, armonico e diffuso. Sarebbe in grado di calamitare risorse importanti, soprattutto oggi, prevalentemente di provenienza europea. È da augurarsi, naturalmente, che la coda della stagionale invernale possa tamponare in parte gli effetti dei presenti fallimenti, ma, principalmente, che l’Amministrazione Comunale avverta con immediatezza l’esigenza di cambiare strada, imboccando le vie, gestionali e strategiche, che abbiamo richiamato proprio dal programma che presentammo”.  Così nella nota NOME Officina Politica