SPECIAL OLYMPICS, ANDREA GIORDANI AL CONVEGNO ALP’S DI MONZA

Andrea Giordani al convegno ALP'S di Monza

C’era anche Andrea Giordani tra i sei atleti Special Olympics chiamati a portare il proprio intervento al Convegno “Alp’s” che ha anticipato la cerimonia inaugurale dei XXVI Giochi Nazionali Estivi di Special Olympics.

Nella sala stampa dell’Autodromo di Monza il giovane rappresentante della Polisportiva Noi con Voi è stato tra i protagonisti del primo, storico, appuntamento italiano per gli Athletes Leadership Programs, chiamati a confrontarsi sul tema “La scuola che vorrei”.

Un evento del tutto inedito, quello che ha visto gli Atleti speciali protagonisti di un momento di confronto e riflessione sul mondo della scuola, in base alle loro idee e alle esperienze maturate sui banchi. Moderatrici di questo storico appuntamento sono state Giulia Feltrin, atleta del Team Veneto e Lina Sotis del Corriere della Sera, una delle penne più importanti del giornalismo italiano.

Il progetto di Leadership intende creare un percorso formativo per sviluppare la capacità di autodeterminazione degli atleti, potenziandone le capacità espressive e linguistiche. Per gli ALP’s italiani si è trattato di un vero e proprio debutto, capace di sorprendere ed emozionare. Un dialogo aperto ha messo a nudo le criticità della nostra scuola: quando questa diventa luogo di esclusione, di pregiudizio, d’isolamento, d’umiliazione e di sconfitta.

“Ho parlato della mia esperienza all’istituto professionale alberghiero  e nelle altre scuole che ho frequentato – dice Andrea Giordani, che ha preparato la propria relazione con Elisa Mariantoni, del team Special Olympics Rieti – Sono stati anni molto belli, perché mi hanno portato tantissime amicizie e ho potuto imparare molte cose.

Ma i problemi non mancavano. Uscivo spesso dalla classe e stavo da solo con l’insegnante di sostegno, mentre avrei preferito restare con i miei compagni. La palestra negli anni delle superiori era lontana e ho perso tante ore di lezione per arrivarci col pullman. Avrei preferito che le materie venissero studiate di più dal lato pratico che teorico. Mi piacerebbe una scuola con un computer per ogni alunno, perché questo è importante per comunicare. Vorrei che tutti gli insegnanti fossero appassionati del loro lavoro e che non cambiassero ogni anno. Infine sarebbe bello se tutte le scuole aderissero a Special Olympics. E’ stato un peccato, per me, conoscerlo soltanto a 24 anni”.

Molti applausi hanno accompagnato l’intervento di Andrea, per la spontaneità, la simpatia e l’ottimismo con cui ha toccato argomenti complessi e di grande importanza per il futuro della scuola. Tra questi, anche quelli di Morena De Marco, direttore di Special Olympics della provincia di Rieti.

Nel convegno, il giuramento dell’Atleta (Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze) è diventato un motto di rivendicazione e insieme una sfida per migliorare la scuola, rendendola più stimolante e attenta ai bisogni di tutti.
I
l peso delle parole con cui si affrontano i temi legati alla disabilità è stato un altro argomento chiave del convegno, insieme a quello dell’abbattimento delle barriere culturali attraverso l’aiuto dei media per una diffusione più capillare dei messaggi e dei valori di Special Olympics. 

Insieme ad Andrea e Giulia, che nella sua relazione ha parlato della dignità come diritto assoluto, altri quattro atleti hanno raccontato le proprie storie di studenti e atleti: Silvia Preti (Team Lombardia), Luca De Pieri (Team Piemonte), Luca Tedeschi (Team Liguria) e Luciano Scandariato (Team Sardegna).

Prima dei loro interventi è stato letto il saluto del ministro all’Istruzione Maria Stella Gelmini, che ha espresso il proprio apprezzamento nei confronti dell’incontro, considerato come un prezioso momento di inclusione. In rappresentanza delle istituzioni, anche l’onorevole Elena Centemore, deputato della Repubblica e collaboratrice del ministro Gelmini. 
Sono intervenuti anche Alessandro Palazzotti (vicepresidente di Special Olympics Italia), Maria Conte Ambrosetti (membro del Board di Special Olympics) e Pierfranco Maffè (assessore all’Educazione del Comune di Monza).