Sosta de Lellis, CISAL Rieti: “Contenti di essere rompiscatole se non otteniamo risposte”

“Quando le questioni prendono un certo andazzo, siamo compiaciuti essere considerati degli scomodi rompiscatole, purtroppo siamo costretti a diventarlo, quando non riceviamo risposte alle domande che poniamo a chi avrebbe l’obbligo di darle, come nel caso alla ribalta delle cronache locali riguardo alla sosta e alla viabilità nel perimetro dell’ospedale provinciale. E’ proprio per questa ragione che ci rivolgiamo agli organi di stampa, nella speranza che qualcuno di buonsenso si decida a chiarire alcune scomode questioni. Lo dichiara Marco Palmerini, Segretario del Cisal di Rieti.

La posizione della Cisal, continua il Sindacalista, non è stata mai contraria alla sosta a pagamento, non compete neanche a noi accertare se quell’area doveva essere utilizzata per un diverso tipo di sosta, perché magari su quel parcheggio insistevano precedenti investimenti pubblici. Ci sono organi autorevoli che faranno le opportune verifiche.
Sicuramente è competenza di una Confederazione Territoriale, prosegue Palmerini, chiedere come mai nel perimetro di un cantiere e oltre, nascono come funghi dissuasori alla sosta e barriere per regolare la viabilità. Il motivo delle nostre richieste è chiaro, i manufatti installati lungo Viale Kennedy e Via Baroni creano disagi ai lavoratori impiegati nell’ospedale, a quelli addetti al trasporto pubblico e al soccorso in emergenza, oltre che agli utenti e visitatori del nosocomio. Alcune delle domande che poniamo invano da tempo sono:

Il posizionamento dei manufatti sul suolo pubblico e la segnaletica hanno ricevuto tutte le preventive autorizzazioni e da chi? Il perimetro del cantiere in corso qual è?

Le eventuali autorizzazioni hanno tenuto conto delle prescrizione tecniche atte a garantire i requisiti minimi di una strada comunale, in termini di dimensioni comprese quelle delle vie riservate ai pedoni? Chi ha verificato la garanzia di accesso al nosocomio per i diversamente abili non automuniti, provenienti da via Baroni o viale Kennedy?

Altra questione spinosa, afferma Palmerini, è la garanzia della lunga sosta seppur a pagamento, fino a oggi assicurata dal parcheggio privato di viale Kennedy al costo giornaliero di 1,50 euro. Leggiamo dalla stampa locale che dopo anni dalla sua costruzione, solo oggi si scopre qualche problema circa la regolarità delle autorizzazioni. Non entriamo nel merito, ma chiediamo che nel perimetro dell’ospedale oltre ad una percentuale di parcheggi liberi siano previsti una quota di parcheggi a pagamento per la lunga sosta a costi ridotti come accade oggi in Viale Kennedy.

Non stiamo parlando della viabilità e della sosta intorno a un luna park, conclude il Segretario della Cisal Rieti, ma d’infrastrutture che consento di accedere al luogo dove si dovrebbe garantire il diritto alla salute di ogni cittadino che è già pesantemente tassato. Pertanto l’approccio alla questione dovrebbe avere fini diversi dal business, l’attenzione all’aspetto sociale deve essere dettata dalla coscienza degli amministratori e non dalle norme. Nella speranza che in futuro la sosta costi meno del ticket per le visite mediche, attendiamo fiduciosi risposte!”

CISAL Rieti