Sinistra Italiana – Federazione Provinciale di Rieti: “Saprodir e APS, come non funzionano le società partecipate dalla provincia”

“Dopo APS, ora è il turno di Saprodir. In questi giorni i cittadini di alcuni comuni della Bassa Sabina stanno verificando de visu un peggioramento del servizio a cui corrisponde un aumento delle bollette; cosa che già avevano sperimentato col servizio idrico.

Questo imporrebbe alla politica tutta ma, in particolare alle forze politiche che si rifanno all’area progressista, una riflessione. Nonostante abbiamo provato più volte a pungolare, notiamo che tutti i ragionamenti si limitano all’analisi della situazione esistente ed alle carenze di gestione e di governance, mentre invece, a nostro avviso, il problema è a monte. Le società, nonostante siano partecipate dai comuni che la Costituzione vuole che siano gli enti di prossimità delle istanze dei cittadini, nella realtà agiscono in maniera avulsa dal contesto, guardando solo ai bilanci. Ciò è dovuto soprattutto alla mancanza di una visione politica e prospettica da parte della maggioranza degli amministratori locali.

Questa situazione, già di per sé brutta, verrà ulteriormente aggravata dal cosiddetto DL concorrenza che imporrà la privatizzazione dei servizi pubblici. Quale potere di contrattazione avranno i piccoli comuni, di fronte ad una multinazionale? Quello che già avviene nel rapporto tra ACEA ed APS, elevato a potenza.

Ci aspettavamo una levata di scudi da parte di ANCI e UPI che non abbiamo visto, al pari del silenzio di quasi tutti gli amministratori locali dell’area di centrosinistra.

Noi, da parte nostra, questi temi li faremo entrare nei programmi delle coalizioni che andremo a costruire per le prossime amministrative, a cominciare dal capoluogo e continueremo nella politica di stimolo nelle istituzioni dove siamo già presenti, in maggioranza o all’opposizione”.

Sinistra Italiana – Federazione Provinciale di Rieti