SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL TEATRO POPOLARE, IN SCENA 27 SPETTACOLI

Teatro

Dal 5 al 30 settembre prenderà il via la II edizione del Festival del Teatro Popolare, organizzato dalla Provincia di Rieti in collaborazione con la Fondazione Varrone con il patrocinio della Federazione Italiana Teatro Amatori, dell’Apt e Rieti turismo.

La manifestazione prevede 27 spettacoli messi in scena presso il Chiostro di San Francesco, in piazza San Francesco a Rieti (in caso di maltempo gli spettacoli si svolgeranno presso il Teatro dei Condomini in via di Mezzo), da compagnie teatrali dell’intera provincia di Rieti cui sarà possibile assistere gratuitamente.  

“Con questa seconda edizione del festival del Teatro popolare – commenta il presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli -continua l’opera di valorizzazione del teatro messa in atto dell’Amministrazione, dando però spazio in questa occasione alle compagnie che vivono e operano sull’intero territorio provinciale dando loro la possibilità di esibirsi nel capoluogo. E’ un programma intenso che si svolge in un luogo importante come il Chiostro di San Francesco. Il nostro obiettivo è quello di far crescere questa manifestazione magari  creando un luogo adatto alle esigenze del teatro all’aperto dietro il Palazzo degli studi, dove abbiamo deciso di intervenire per restituire al Liceo Classico e Magistrale ma anche alla città uno spazio importante, ma soprattutto è nostra intenzione, con l’aiuto di tutte le compagnie teatrali, far sì che questo nostro patrimonio culturale possa essere conosciuto fuori dalla nostra provincia”.

“Lo scorso anno abbiamo scommesso su un Festival del Teatro popolare che coinvolgessetutte le compagnie teatrali di Rieti – ha invece dichiarato l’assessore alle Politiche culturali Alessandro Mezzetti –  Essere qui a presentare la seconda edizione che vede una forte presenza anche della Fondazione Varrone significa che la strada intrapresa è giusta. Anche quest’anno siamo riusciti ad allestire un ricchissimo cartellone di spettacoli aperti gratuitamente al pubblico reatino. Ciò è stato possibile grazie alle compagnie teatrali che hanno deciso di aderire all’iniziativa accettando solo un piccolo rimborso spese, e a molte altre persone che in pratica hanno partecipato per passione”.

“Ritengo questo tipo di iniziative, oltre che fondamentali a svolgere una funzione di aggregazione sociale – ha invece affermato Domenico Scacchi, consigliere delegato alle Politiche culturali –  il veicolo ideale di trasmissione della cultura popolare. Ed con questa  finalità abbiamo inserito il convegno sul Canto a braccio, che a prima vista può sembrare un’iniziativa avulsa dal contesto. Con questo festival abbiamo voluto sviluppare un percorso che servisse  a favorire il recupero delle tradizioni popolari in senso pieno dove il linguaggio dialettale è la forma di espressione principale”.