SEBASTIANI: IL RISPETTO DELLA PRIVACY NON PRESUPPONE LO “SVUOTAMENTO” DELL'ATTO

Opposizione in comune

Con colpevole ritardo, peraltro scusandomene, mi corre l’obbligo di replicare al comunicato licenziato sulla stampa dall’Associazione Rieti Virtuosa in risposta ai dubbi sollevati dal sottoscritto circa la determina dirigenziale n° 2832 del 11/12/2012.

A dire il vero mi sarei aspettato una replica da parte dell’Amministrazione e non un intervento di Rieti Virtuosa, non perchè disconosca nell’associazione stessa un valido e qualificato interlocutore, quanto perchè appena pubblicato l’atto stesso sull’albo pretorio avevo inviato via mail, con posta certificata, richiesta di chiarimento agli uffici dei Servizi Sociali, senza aver ricevuto, ad oggi, risposta alcuna.

Tornando al dunque, è vero che il garante per la privacy ha disposto, nel procedere alla pubblicazione on line, la cancellazione dei dati anagrafici identificativi dei soggetti destinatari di provvidenze economico sociali, sostituendo, spesso, al nome e cognome le iniziali del beneficiario e oscurando luogo e data di nascita. Ovvero l’identificazione del fruitore attraverso una numerazione a cui corrisponda, in un apposito elenco tenuto dagli uffici, un nome e un cognome. Ciò per l’ovvia ragione che l’dentificazione stessa determinerebbe la diffusione indiretta di dati sensibili (ad. es. l’invalidità) ovvero strettamente personali (condizioni economiche precarie).

Tuttavia nel caso di specie la detta esigenza deve adeguatamente contemperare anche l’altra, pure fondamentale, del diritto dei cittadini al controllo di legittimità degli atti amministrativi. Controllo cui la pubblicazione appunto è finalizzata, fornendo al cittadino che dimostri di essere titolare di un interesse qualificato la possibilità a visionare ed estrarre copia degli atti. Il provvedimento pubblicato on line, quindi, deve essere, il più possibile, conforme a quello giacente presso l’ente, anche in ragione del fatto che la pubblicazione stessa ha funzione integrativa dell’efficacia di un atto amministrativo, adottato e valido. Nella determina de quo non c’è alcun elemento, se non la motivazione, che possa fornire a chiunque abbia interesse, spunti di valutazione sulla legittimità o meno dell’atto stesso e sul proprio interesse all’accesso agli atti.

A questo punto mi chiedo dov’era Rieti Virtuosa quando la precedente giunta pubblicava sul sito istituzionale i diversi beneficiari di contributi pubblici con l’indicazione accanto ai dati anagrafici, completi di data di nascita, degli importi corrisposti? Così come avveniva per i minori e le associazioni. Altrettanto dicasi per i buoni alimentari e il contrasto alla povertà. Peraltro  di questo albo pubblicato on line ne è stato dato ampio risalto da diverse associazione come l’ARI (http://www.arionlus.com/2010/09/finalmente-pubblicato-lalbo-dei.html)

Riguardo all’invito rivolto al sottoscritto circa l’azione di controllo in merito alla presunta irregolarità di atti amministrativi adottati dalla precedente gestione, stia pur tranquilla Rieti Virtuosa perchè non avendo timori reverenziali di sorta nei confronti di alcuno, insieme a qualche altro consigliere di minoranza ho già provveduto ad interessare gli organi competenti, di vizi di legittimità di più di un atto amministrativo adottato, anche dall’attuale giunta. E’ quanto dichiara in una nota il consigliere comunale Andrea Sebastiani.