Scuola, UIL: “Sindacati convocati tardivamente dal Ministero. Situazione seria”

“Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha convocato per domani i sindacati ma per la Uil Scuola la convocazione è tardiva a detta del Segretario generale della Uil scuola, Pino Turi, commentando l’invio di questa mattina ai sindacati della scuola per discutere sulla Legge di Bilancio. “Apprezziamo che il Ministro abbia risposto alle sollecitazioni che abbiamo posto in queste settimane, l’ultima ieri, nella quale lo chiamavamo ad una responsabilità politica. Nei giorni che il Governo ha impiegato per trasformare la bozza del 28 ottobre nel testo ufficiale inviato alla Camere per l’approvazione, il quadro della scuola è rimasto invariato perché si è deciso di non investire.

Si annunciano investimenti miliardari per la scuola (quelli del PNRR) ma nella Legge di Bilancio (bollinata) dove si stanziano le risorse per il personale si mantiene una inconciliabile disparità di trattamento tra settori dello Stato (Scuola e PA) e nello stesso settore di negoziazione (tra Scuola, Università e Ricerca).

Il punto – ha osservato Turi – è che non si vogliono nemmeno fare interventi a costo zero, quelli che offrirebbero al personale della scuola migliori condizioni di lavoro. Perché non togliere i vincoli a migliaia di docenti che, per ragioni disparate, sono rimasti bloccati in una determinata scuola?  Perché non superare la logica degli stereotipi consentendo i passaggi di qualifica? Perché le burocrazie ministeriali si ostinano a non definire testi più rispettosi del lavoro delle persone? Il Governo Draghi sta disegnando un sistema scuola faraonico: palestre, scuole, digitale, transizione. Ma nelle scuole, nelle classi – ha denunciato Turi – non c’è traccia di questo. Gli insegnanti hanno vincoli, strettoie burocratiche, esiti concorsuali ballerini, graduatorie sbagliate, stipendi inadeguati. Ci sarà qualcuno che darà loro la voce?

I dirigenti scolastici ‘sono in solitudine’ – lo dice la relazione tecnica alla manovra di Bilancio, ha precisato Turi –  perché costretti all’esercizio della loro professione attraverso mille circolari, adempimenti, misure di controllo. Le Segreterie sono al minimo storico del personale. Molti sono gli impiegati con contratti a tempo. E’ la comunità educante che tiene le briglie delle scuole e le fa funzionare con successo”.

“Ministro, questa scuola che lei vuole ‘affettuosa’ – ha aggiunto Turi – ha bisogno di misure urgenti: sia quelle che richiedono un braccio di ferro con il Tesoro (il rinnovo del contratto) sia quelle a costo zero (ad es. il vincolo per i docenti). Il personale della scuola ha pensato a lungo che una svolta stesse arrivando – ha sottolineato Turi – ora quella svolta non si vede, anzi i burocrati di palazzo fissano anche le regole professionali. Senza soldi non si fanno né le riforme né si modernizza il Paese. Nella scuola, invece di invertire le politiche neo liberiste degli ultimi anni, assistiamo ad un quadro di interventi regressivi che accentuano le divergenze sociali ed economiche, quelle che il mondo della scuola ha contribuito con il suo impegno a limitare. Trasformare la scuola in un grande centro di formazione professionale non è una buona idea per il futuro del Paese. Siamo pronti ad alzare il livello della protesta ed alla mobilitazione”.

Pino Turi (Segretario generale Uil Scuola)