Il martirio di Santa Barbara si consumò, al tramonto del terzo secolo dell’era cristiana, in territorio sabino nelle campagne tra Scandriglia e Montorio Romano. Proprio qui, a Montorio, i Torresani affrescarono nel Cinquecento il catino absidale della chiesa di San Leonardo di Noblac.
Non poteva mancare, nel repertorio dei Santi, la bella immagine della fanciulla dalle ricche vesti che denotano il suo rango aristocratico, che regge nelle mani la torre simbolo della Trinità. Auguri ad ogni Barbara. Auguri a tutte le città di cui Santa Barbara è patrona, auguri ai lavoratori che si riconoscono sotto la sua tutela.
Ileana Tozzi