REPLICA DEL CONSIGLIERE MARRONI IDV AL SINDACO EMILI

Il consigliere IDV Marroni

Mentre Rieti affonda e il Sindaco prova a difendere l’indifendibile, una città che nell’ultimo decennio (Emili è stato eletto nel 2002), è ormai ridotta in uno stato comatoso, senza futuro, con i nostri figli costretti giornalmente a cercare un domani fuori di Rieti. In cui l’unico vero principio è preservare l’esistente, vale a dire l’assenza di futuro per la nostra città.

Ma guai a disturbare il manovratore nella rotta sonnolenta e mediocre di fine mandato del 2012, navigazione che interessa sicuramente solo il primo cittadino, ma che non può riguardare una città che ha un enorme bisogno d’avvenire, che quest’amministrazione puntualmente uccide in culla, considerato ormai l’assenza di politiche amministrative di un centrodestra proteso solo a difendere se stesso, e probabilmente i propri gruppi d’interesse.

E vengo al punto.
Sul piano d’indagine ambientale delle aree ex industriali sono in attesa di riscontri, passate le festività natalizie e il capodanno è probabile che arriveranno. Campa cavallo che l’erba cresce.
Per via Turilli, che è l’interrogazione evasa dal 30 Novembre, pubblico virgolettata la replica del primo cittadino, a tre pagine di quesiti con allegate anche sentenze della Cassazione, prodotte dal sottoscritto dopo la prima risposta del 30 Settembre (cui fa riferimento il Sindaco nel suo comunicato). Il riscontro del 26 Novembre 2010, a firma di Emili, che pubblico di seguito è un’autentica presa in giro.

“Con riferimento alla Sua interrogazione acquisita al protocollo generale del Comune con il n. 68284 del 22 Novembre 2010, nella quale chiede al Sindaco “una risposta politica”, Le faccio presente che condivido in toto l’interpretazione fornita dalla struttura amministrativa sulla vicenda oggetto della Sua precedente interrogazione datata 15 settembre u.s.

"Sono pertanto di opinione diametralmente opposta alla Sua pur legittima convinzione che sulla materia ci sia stata un’interpretazione molto, molto estensiva e fantasiosa.
Credo in questo modo di aver esaudito la richiesta rivolta al Sindaco di fornire una risposta politica.
Quanto al resto della sua interrogazione è il sottoscritto, invece, ad avere profonda e radicata convinzione che Ella abbia tentato di trasferire su carta un comizio propagandistico, con il quale cerca di fronteggiare la totale assenza di opposizione in seno al consiglio comunale, considerata la frantumazione nei numeri e nella sostanza delle forze di minoranza. Come documenta sistematicamente il corpo elettorale.”

Lascio ai cittadini la riflessione sulla non risposta del Sindaco alla mia interrogazione. E’ chiaro che questo mette in luce una sua scarsa conoscenza dei problemi amministrativi, rispetto a Via Turilli sollevati dal sottoscritto. Di fatto, non è stata fornita nessuna replica da parte dell’amministrazione comunale, e se rimarrà quella sciocchezza prodotta il 26 Novembre, è chiaro che per il sottoscritto sarà sempre più radicato e profondo il concetto di non risposta, e quindi il reato di omissione di atti d’ufficio rispetto all’interrogazione riproposta il 30 Novembre (protocollo 70003).