“Il Reate Festival è stato una grande occasione di rilancio del nostro territorio non solo a livello culturale e musicale ma anche dal punto di vista delle attività commerciali, e turistiche legate alla ristorazione ed alla ricettività”. A stilare un bilancio del Festival dedicato a Belcanto, Danza e Jazz che ha animato il capoluogo reatino dal 20 agosto al 1 settembre 2010 è il presidente di Ascom-Confcommercio, Antonello Castellani.
“Questa edizione ha compiuto un ulteriore passo in avanti rispetto alla prima e gli operatori economici del territorio hanno confermato che l’investimento compiuto in promozione da parte degli organizzatori della Fondazione Flavio Vespasiano ha avuto un buon ritorno attirando anche visitatori ed appassionati da tutto il Centro Italia, ed in particolare da Terni, L’Aquila, Pescara, Roma, Viterbo”, ha spiegato. “Buona è anche l’idea lanciata dalla Fondazione e molto apprezzata dagli operatori economici di non lasciare che il Reate Festival resti un evento isolato – ha aggiunto – ma una manifestazione inserita in un calendario di appuntamenti che si snodano lungo tutto l’anno”.
Tra i segnali positivi registrati dalla Confcommercio di Rieti in merito al Festival, quelli resi noti dalla Federalberghi. “Gli alberghi sono stati tutti pieni per i venti giorni del Reate Festival – ha detto Francesco Marinetti, presidente provinciale di Federalberghi – soprattutto grazie al grande afflusso di artisti e visitatori. Ogni anno la situazione migliora visto anche l’ottimo investimento in promozione fatto sui principali quotidiani, negli Autogrill e su altre direttrici strategiche”. “Buono anche il risultato dei ristoratori e dei bar”, ha aggiunto.
Soddisfatta anche la presidente dei Giovani Imprenditori Confcommercio, Antonella Torda. “In via Roma l’afflusso nei negozi è aumentato con il Reate Festival – ha detto – e personalmente posso affermare di aver servito molti artisti in cerca di acquisti”.
Per Leonardo Tosti, presidente del Comparto Tessile-Abbigliamento di Confcommercio, “manifestazioni come il Reate Festival rappresentano per i commercianti un’ottima opportunità, basta saperla cogliere, non aspettando che i clienti entrino nei negozi, ma facendoli entrare destando la loro curiosità e cercando di prevenire le loro esigenze”. “Io ad esempio con il mio negozio ho lavorato tanto con molti dei 500 artisti che sono sbarcati a Rieti per la manifestazione – ha spiegato – per i quali ho studiato delle promozioni ad hoc, ad esempio sugli smoking per i musicisti che ho fatto arrivare appositamente per loro e che ho venduto a prezzi concorrenziali. Stessa cosa per alcune tipologie di camicie o per particolari vestiti per le cantanti”. Quanto al coordinamento dei negozianti durante il Festival per quanto riguarda le aperture, Tosti rilancia: “la Confcommercio può fare tanto per trasformare Rieti in una vera città turistica, facendo capire a tutti l’importanza di un’apertura congiunta e della partecipazione ad iniziative di animazione per valorizzare economicamente al massimo iniziative come il Reate Festival”.