Ad onor di cronaca non si può dire che in questa tornata delle primarie ci siano stati più votanti rispetto alle primarie del 25 Marzo 2007, come tanti affermano, in quanto nel 2007 (voti validi 4.918) erano soltanto due i candidati a concorrere (Calabrese e Papalia), nelle attuali primarie (voti validi 5.618) sono stati ben quattro i candidati (Petrangeli, Massimi, Simeoni e Bizzoca) e questo ha portato indubbiamente ad un maggior movimento. Inoltre nelle primarie del 2007 non era permesso il voto agli extracomunitari ed ai giovani dai 16 ai 18 anni.
Entrando nel vivo del risultato, queste primarie per tanti sono state una sorpresa, forse molti non si aspettavano l’exploit di Simone Petrangeli, ma non per noi addetti alla comunicazione.
Simone Petrangeli (il più votato anche nel sondaggio di Rietinvetrina) ha fatto una vera, intensa e capillare campagna elettorale, è stato presente in tutti i mezzi stampa, dalla radio alla tv, dai manifesti ai depliants, senza tralasciare gli incontri giornalieri con i cittadini. Una campagna elettorale a 360 gradi che ha ricompensato il candidato di SEL con una strepitosa vittoria, superando Francesco Simeoni (secondo posto) di 53 voti, voti che non si possono leggere in maniera semplicistica, in quanto Petrangeli ha corso alle elezioni da solo mentre il candidato Simeoni aveva l’appoggio di CGIL, CISL e UIL, parte del PD, parte dell’IDV e Rietiviva.
Forse a penalizzare il candidato Simeoni è stata una campagna elettorale poco efficace, mancante di quella pubblicità che raggiunge l’elettorato comune fuori dagli schemi di partito. Gli ascoltatori della radio sono stati esclusi, lo stesso vale per i giornali on-line, la cartellonistica ha permesso di vedere la faccia del candidato soltanto gli ultimi giorni, prima si è voluto giocare sull’effetto sorpresa con le scritte “SE VUOI DIRE BASTA” e “VOTA ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA”. A nostro dire è stata una campagna elettorale monca, quando invece Simeoni avrebbe dovuto, essendo da tempo fuori Rieti, farsi vedere più degli altri e soprattutto farsi sentire più degli altri.
Adesso comunque le primarie sono finite e per il centrosinistra si tratterà di rimboccarsi le maniche e cominciare a pensare alle amministrative. Magari ricompattando un gruppo sfaldato da più parti. Perché oltre alla spaccatura creatasi con le candidature della Massimi e di Simeoni ci sarà da fare i conti con chi, magari senza esplicitarlo, sin dall’inizio non è mai stato contento delle due candidature. E anche questo non sarà facile.