Piscina comunale di via Micioccoli, NOME: “Un susseguirsi di apri e chiudi”

Piscina comunale di via Micioccoli: un susseguirsi di “apri e chiudi” La curiosa gestione degli impianti comunali, dallo stadio alle palestre agli impianti, è a giudizio di NOME Officina Politica ben rappresentata dalla ultima cronistoria della gestione della piscina comunale di via Micioccoli.

Si riepilogano i fatti di conoscenza pubblica, sufficienti per farsi un’idea. Ad inizio stagione – l’8 Settembre 2022 – una nota stampa della SSD Centro Italia Nuoto comunicò l’intenzione di non partecipare al bando annuale di gestione, riferendo anche la necessità di interventi strutturali ed energetici per consentire una migliore fruibilità del servizio. Il tutto in attesa di un prossimo bando di affidamento pluriennale. La piscina restò chiusa in assenza di un gestore. Il 16 Novembre 2022 il sindaco Daniele Sinibaldi e la vicesindaca e assessora allo Sport Chiara Mestichelli visitarono la struttura in occasione della riapertura delle attività, di cui non si aveva precedente notizia alcuna, con affidamento della gestione alla medesima SSD Centro Italia Nuoto Rieti, che come detto precedentemente aveva manifestato l’intenzione di non partecipare al bando di gestione annuale. 

A distanza di 4 mesi, il 23 Febbraio 2023, una nota stampa informa che la struttura è chiusa “da alcuni giorni” per interventi di tinteggiatura, la collocazione di pedane e la sostituzione di alcune griglie dell’impianto di aerazione. Da informazioni apprese, la chiusura parrebbe risalire ad almeno due settimane fa. 

Posto che la chiusura di una attività non si dispone, verosimilmente, in piena stagione di utilizzo per mere esigenze di “tinteggiatura” o “decoro”, ci chiediamo se invece tale situazione non derivi da specifiche prescrizioni cui il Comune sta adempiendo, a proprio carico, solo oggi e a mesi dall’affidamento della struttura. 

NOME Officina Politica inoltre, vista l’intenzione dell’amministrazione, per il futuro, di attivare un bando di gestione pluriennale, pone il tema dell’esatta definizione dei lavori straordinari occorrenti per la gestione della struttura, senza il trascinarsi di situazioni pregresse, come già avvenuto per la piscina di Campoloniano, con lavori durati per anni.