PIANA REATINA, MARCELLETTI: OTTIMO IL LAVORO CHE SVOLGE IL CONSORZIO DELLA BONIFICA

Piana reatina

Negli ultimi giorni nei quotidiani locali sono usciti degli articoli profondamente lesivi dell’immagine del Consorzio e del suo operato.

Il Presidente del Consorzio della Bonifica Reatina, Primo Marcelletti, a nome di tutto il Comitato Esecutivo dell’Ente, non può che respingere il contenuto di quanto riportato.
“Il Consorzio -spiega Marcelletti- opera esclusivamente nella Piana reatina dove nonostante le insistenti e continue precipitazioni dell’ultimo periodo non si sono verificati episodi importanti di alluvionamento dai corsi d’acqua gestiti e non ha attualmente competenze dirette nella gestione del denunciato dissesto idrogeologico provinciale, della gestione delle dighe e dei principali fiumi (Velino, Turano, Salto, Farfa ecc.)”.

Marcelletti precisa che il Consorzio “è impegnato costantemente nella difesa idraulica del comprensorio di contribuenza in nome di una vera “politica del fare”, che ci vede sempre in prima linea nel garantire sicurezza a cittadini ed agricoltori in un’ottica di collaborazione nonostante le continue e progressive difficoltà economiche dovute alla riduzione dei trasferimenti pubblici e alla grave crisi economica che coinvolge il mondo agricolo”.
Per questo il presidente rigetta “tutte le strumentalizzazioni di coloro che sembrano più interessati al risvolto propagandistico piuttosto che alla reale difesa idrogeologica del territorio”.

“L’attività del Consorzio della Bonifica Reatina in quest’ultimo anno – conclude – è stata e continua ad essere intensa, e si è articolata in numerosi interventi sia di ordinaria sia di straordinaria manutenzione. Il territorio consortile è un territorio presidiato quotidianamente nell’ottica della prevenzione, nonostante la cultura della prevenzione stenti ad affermarsi realmente ed anzi ad essere strumentalizzata da troppi ‘in tutt’altre faccende affacendati’.

Allo stesso tempo siamo pronti ad affrontare e collaborare nella gestione delle emergenze, nonostante le nostre affermate competenze vengano sistematicamente ignorate nei tavoli pubblici”.