PETRANGELI: SULL’IMPIANTO DI CAMPOREATINO E’ NECESSARIO IL MASSIMO DELLA TRASPARENZA

Il sindaco di Rieti Petrangeli

La vicenda legata all’impianto di “trattamento delle acque reflue urbane di Rieti e del Nucleo industriale e di parte con trattamento di reflui speciali non condottati e non pericolosi” ubicato nel capannone dove è situato l’impianto di depurazione a servizio della città di Rieti e del Consorzio Industriale, in località Campo Reatino nel quartiere di Molino della Salce a Rieti, suscita comprensibili e condivisibili preoccupazioni da parte della popolazione e per questo esige trasparenza e corretta comunicazione da parte delle Istituzioni coinvolte.

La cosa che sta creando allarme e preoccupazione è la circostanza che all’interno del capannone principale dell’impianto di proprietà del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della provincia di Rieti (ASI) e gestito dalla Società Acque Rieti sarebbe stato realizzato un termovalorizzatore per il trattamento, tra gli altri, dei fanghi stabilizzati ed essiccati provenienti dall’impianto di depurazione e da altri impianti di depurazione che possono essere essiccati e bruciati nel termovalorizzatore.

Non c’è dubbio che diversi aspetti della vicenda appaiono oscuri e dunque fonte di comprensibili preoccupazioni: perché il Comune di Rieti non ha ritenuto di comunicare al Consiglio comunale ed alla cittadinanza che era in itinere l’autorizzazione di un tale impianto nel territorio del Comune dato che in data 09.12.2004 e 18.01.2005 si sono tenute due Conferenze dei Servizi sul tema? E in sede di
Conferenza dei Servizi quale è stata la posizione espressa dal Comune di Rieti?
La cosa maggiormente preoccupante è che la vicenda è stata resa pubblica solo al termine dell’iter autorizzativo e che l’impianto di termovalorizzazione dei fanghi è presente da diversi anni all’interno del capannone del depuratore.

Oltre a ciò emerge dalla vicenda una evidente contraddizione con il percorso di integrazione dei servizi idrici portata avanti dall’AATO 3 e dalla Conferenza dei Sindaci: per quale motivo il depuratore che serve la Città di Rieti ed il Consorzio Industriale non è ricompreso nel Piano d’Ambito dell’AATO 3 e per quale motivo la Società che lo gestisce, la Acque Rieti, non è ricompresa tra quelle entità che verranno assorbite dal gestore unico del servizio idrico nell’Ambito territoriale provinciale?
In qualità di Consigliere del Comune di Rieti faccio un accorato appello alle istituzioni coinvolte affinchè si chiariscano al più presto i contorni della vicenda e si coinvolga la popolazione al fine di scongiurare la messa in funzione di un impianto discutibile e le cui funzioni non sono state meglio precisate.