Parco della Musica, il M° Arturo Sacchetti plaude alla richiesta avanzata dal consigliere Carlo Ubertini

Di seguito riportiamo la lettera aperta inviata alla redazione di Rietinvetrina a firma del M° Arturo Sacchetti, nel quale lo stesso plaude alla proposta del consigliere Carlo Ubertini:

“Caro consigliere Carlo Ubertini, plaudo senz’altro alla sua nobilissima intenzione di dedicare il “Parco della Musica” di Rieti a Giuseppe Ottavio Pitoni. Se è vero che “gutta cavat lapidem” (la goccia scava la pietra!) confidiamo che il volgo reatino suoni la “tromba intrepido”!

E poi, se l’intento andrà a buon fine, occorrerrà organizzare un concerto a Rieti, dedicato all’illustre “Maestro dei  Maestri”.
Ecco perché, la sua proposta merita una particolare attenzione: Giuseppe Ottavio Pitoni, l’araba fenice. “Ei fu siccome immobile”, così si potrebbe citare l’epopea storica del “Maestro dei maestri”, “Massima espressione del barocco polifonico romano”, venuto alla luce in quel di Rieti (18 marzo 1657), e scomparso a Roma (1° febbraio 1743). E la sua fu ‘vera storia’, testimoniata da un portato creativo imponente, che godette l’ammirazione del mondo musicale, testimoniato dai suoi allievi, Francesco Antonio Bonporti, Francesco Feo, Francesco Durante, Antonio Teixeira, e Girolamo Chiti.

La fama di Pitoni è legata non solo alle sue composizioni, ma anche alle sue opere storiografiche, “Guida Armonica”, e “Notitia de’ contrappuntisti e compositori di musica, degli anni 1000 dell’era cristiana fino al 1700” (“Opera de’ monumenti” :  studi di contrappunto in 41 volumi).

Tuttavia, affinchè sia resa giustizia al genio reatino, seppure tardivamente, per consentire la completa individuazione della sua creatività è necessario avviare un’azione di ricerca e di approfondimento tra gli ingenti materiali inediti, ancora inesplorati, giacenti, presso archivi religiosi romani, vaticani ed internazionali, sia musicali, sia didattici.

Nel periodo precedente, sin dagli anni 1979, delle musiche del Pitoni sono state realizzate rarissime registrazioni musicali a cura del Coro da camera della RAI-Radiotelevisione Italiana, da me diretto, ed organizzati prestigiosi convegni musicologici, illuminati da musicisti e musicologi di vaglia. Distinti saluti”.