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sabato 11 Ottobre 2025
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GIORDANI DI SABINA RADICALE SULL'IMPIANTO DI CREMAZIONE DI POZZAGLIA

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Il presidente Fabio Melilli ha espresso, alla vigilia della Pasqua, perplessità per la costruzione dell’impianto di cremazione nel comune di Pozzaglia; la perplessità sembrerebbe dovuta al fatto che la cremazione non sarebbe rispondente alla vocazione del territorio.

Il presidente della provincia si stupisce poi della possibilità di un finanziamento che possa arrivare dalla Regione; eppure la cremazione interessa oggi nell’Italia Centrale già il 10% delle scelte di "post-vita"; è così inconcepibile un interessamento pubblico per una esigenza di pubblico interesse?

Non ci è piaciuto poi il tempismo della presa di posizione, per una cosa di cui si parla da mesi: perché correre il rischio di farla pensare legata al cambio di giunta regionale, per cui "non essendo ancora chiaro se siano più gli oppositori o i favorevoli, e non potendo finanziare, meglio schierarsi con gli oppositori"?

A nostro avviso più utilmente il Presidente, per le capacità che gli vengono riconosciute e per di più nella veste di "vicino" poggiomoianese, avrebbe potuto porsi come mediatore tra i pozzagliesi, cercando di capire quali siano i reali problemi che l’impianto genererebbe.

Non ci risulta infatti che esistano territori vocati alla cremazione, così come territori vocati alla inumazione; quindi andrebbe fatto un discorso su che danno l’impianto apporterebbe.

Sappiamo che dei 45 impianti funzionanti in Italia, oltre la metà non effettuano neanche mille cremazioni l’anno; i 2-3 carri giornalieri che si possono quindi immaginare per Pozzaglia, difficilmente rappresenterebbero questo andirivieni di tristi carri di cui si legge; tanto più che presumibilmente essi arriverebbero via autostrada-turanense, sfiorando la sola frazione di Pietraforte. Né un tale impianto si può considerare così inquinante, se altrove si trova in cimiteri molto più vicini a centri abitati; certo, ci sono delle leggi che ne regolano le emissioni, e compito della politica è anche operare affinché i controlli vengano effettuati e le leggi vengano rispettate; ma per fortuna sembra che i NAS siano solerti in questi controlli.

Per quanto riguarda poi il turismo che ne fuggirebbe, ma siamo così certi che un crematorio, che nemmeno funziona di domenica, faccia questo effetto? Più che i normali cimiteri, che da tempo non sono più in Italia quei romantici luoghi di un tempo? Eppure non sembra che località turistiche come San Benedetto del Tronto o La Maddalena, Sanremo o Pallanza, Aosta o Bolzano ne soffrano.

Il Presidente chiude la sua nota con un invito al sindaco ad un riflettere, che sembra intendere un "ripensarci"; noi preferiremmo che se ne parlasse, senza allarmismi ed ideologismi.

PIERLUIGI FELLI DI SEL: IN MEMORIA DEL 7 APRILE 1944, LE STRAGI NAZISTE NEL REATINO

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Dalla primavera del 1944 sono trascorsi 66 anni. Oltre mezzo secolo. Un tempo lungo che non può però portare alla cancellazione della memoria storica ed alla rimozione dei crimini commessi nella nostra provincia dai tedeschi.

In Italia le truppe di occupazione naziste, nella lotta contro le formazioni partigiane, attuarono strategie di combattimento riconducibili alla direttiva “Merkblatt 69/1”, già utilizzata nelle operazioni poste in essere nei paesi dell’Est Europa. Questo strumento operativo dava una definizione assolutamente generica della categoria del nemico, non rendendo marcati i confini tra partigiani e civili, tra prima linea e retrovia, tra combattimento regolare e forma di guerra irregolare.

Fu il mezzo che servì a molti reparti per giustificare i massacri contro la popolazione civile. Condotte tanto più brutali quando ad operare furono reparti a forte caratterizzazione ideologica. I massacri di persone inermi, in provincia di Rieti, furono una costante nelle operazioni militari poste in essere sul territorio dalle unità tedesche. Uccisioni a sangue freddo non legate , in un rapporto di causa-effetto, ad azioni di combattimento e lontane da queste sotto il profilo temporale.

Bastava essere qualificato come “bandito” per essere ucciso. Gli eccidi compiuti rappresentano una forma di guerra contro la popolazione, basata sulla cieca violenza. Nessuna distinzione venne fatta tra persone “atte alle armi” e non. Un elemento comportamentale, che lega tutte le stragi, è da individuarsi nella volontà dei reparti tedeschi di ricorrere alle fucilazioni dei civili, pur avendo i loro comandanti un margine discrezionale per decidere se disporle o meno.

La condotta delle unità della Whermacht non fu difforme da quella dei reparti delle SS .La violenza e la brutalità delle azioni non erano in alcun modo riconducibili ad un pericolo reale .

Le iniziative repressive, attuate nel territorio della provincia di Rieti dalle truppe tedesche, furono caratterizzate da uno sconvolgente stillicidio di morti, la cui geografia è disegnata dai tanti luoghi della memoria che tutt’ora sono testimoni di quelle atrocità.

I nazisti uccisero civili a Rieti, nel Leonessano, nella Valle del Velino, nella Piana Reatina,in Sabina, nella Valle del Turano, nel Cicolano.

Le stragi furono consumate in fase di rastrellamento, a Leonessa, Poggio Bustone, Morro, Rivodutri Monte San Giovanni e Vacone, durante la ritirata a Poggio Fidoni a Collebaccaro, Orvinio, per rappresaglia a Monteleone Sabino e Roccaranieri, per scopi terroristici a Quattro Strade.

Negli ultimi quattro anni ho svolto un’attività di ricerca per poter delineare, seppur parzialmente, un quadro di quanto accade. Un lavoro da completarsi che fornisce comunque una visione indicativa dello stragismo nazista.

Dall’ottobre del 1943 ai primi di giugno del 1944 nella nostra provincia si ebbero oltre 38 eventi classificabili come stragi, eccidi e singole uccisioni.La maggior parte di essi ebbe luogo nella primavera del 1944 ed in particolare nei mesi di marzo (19 morti) , aprile (124 morti) e metà giugno (47 morti). Si ebbero inoltre 2 morti ad ottobre del ’43, 1 a gennaio ed 1 a maggio del ‘44.

Furono massacrati 172 uomini, 15 donne e 7 bambini. Oggi sono qui per onorarne la memoria e ricordarli tutti, perché ognuno di loro, col proprio sacrificio, ha dato un contributo affinché nel nostro paese tornasse la libertà.

SODDISFAZIONE PER IL 18mo TORNEO INTERNAZIONALE DI CALCIO "CITTA' DI RIETI"

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Soddisfazione in seno al Comitato Organizzatore del 18° Torneo Internazionale di Calcio " Citta’ di Rieti", memorial Manlio e Loris Scopigno , per l’ottima riuscita della manifestazione nonostante le enormi difficoltà economiche incontrate nelle realizzazione . 

Il Torneo che ha visto la vittoria della ADO DEN HAAG, che nella  finale arbitrata da  Calvarese Gianpaolo di Teramo della CAN A  e ripresa in diretta da RAI SPORT PIU’, si e’ imposto per 2-0 sulla A.S. Roma . 

Buono sia il livello tecnico che tattico , delle squadre partecipanti con calciatori dei quali sentiremo parlare a breve nelle cronache sportive nazionali ed internazionali , presenti nelle varie squadre come i centrocampista e capitano della A.S. Roma e della Nazionale Italiana  Matteo Verre eletto tra l’altro miglior giocatore del torneo, l’attaccante della S.S. Lazio   Matteo Monteforte, ed i calciatori dell’Ado Den Haag  CAGLAR ATIS capocannoniere del torneo e Thomas Tavilla, nonchè il centrale di centrocampo del CAGLIARI   e della nazionale Italiana Alberto Melis.

Molti i personaggi illustri presenti allo Stadio " Manlio Scopigno "  , tra i quali ; Giuseppe Giannini  ex capitano e bandiere della A.S. Roma  ,l’ex campione mondiale di tuffi Klaus Di Biasi, Agostino Abbagnale , Roberto Brunamonti, Francesco Vergovich ( Radio Radio ) e l’ex portiere della Lazio campione d’Italia  Felice Pulici che ha dato il calcio d’inizio della finale.

Inoltre ringraziamenti sono giunti al Comitato per l’organizzazione  della manifestazione e per le visite guidate  nei luoghi piu’ ameni della ns. Citta’ e Provincia , che hanno permesso ai giocatori ed ai dirigenti ,di apprezzare le nostre bellezze artistiche e culturali ;commoventi infine la visita all’ Ospedale di Rieti San Camillo de Lellis ,da parte delle squadre partecipanti nei reparti Pediatria e Radioterapia.

Soddisfatto infine il Comitato Organizzatore per la vendita delle uova di pasqua dell’ALCLI Giorgio e Silvia vendute allo stadio prima della finale tutte esaurite, per un connubio Sport-Solidarieta’.
Al torneo seguiranno a Rieti la premiazione di Massimiliano Allegri  e Giuseppe Pillon  che a Rieti nei prossimi giorni ritireranno il Premio Manlio Scopigno rispettivamente quale miglior Allenatore di serie A e di serie B.

Si ricorda infine  Inoltre grazie alla WEB TV del memorial Scopigno è possibile prendere visione di tutte le immagini del torneo , i goal e gli highlights , del 18° Torneo Internazionale di Calcio " Citta’ di Rieti ", memorial Manlio e Loris Scopigno. collegandosi al sito www.memorialscopigno.it , un’ iniziativa che ha fatto crescere ancor piu’ il livello organizzativo del memorial Scopigno e che consentirà a tutti gli  sportivi , ma soprattutto a tutti i media tv e internet nazionali e locali di prendere visione di tutte le immagini del torneo , i goal e gli highlights , un importante iniziativa che verrà senz’altro messa a regime per le prossime edizioni.

La buona riuscita del memorial si deve oltre che alla buona volontà e passione degli organizzatori, alla collaborazione del Comune di Rieti all’ Assessore allo Sport Marzio Leoncini e  tutti gli enti che hanno collaborato e allo sforzo economico del Platinum Sponsor  CARIRI gruppo intesa San Paolo, e
degli sponsor Cecilia Autotrasporti, Gesc e Sogea nonche’ a  tutti gli altri sponsor  ivi compresi gli sponsor tecnici Errea  e Sixtus; non da sottovalutare infine l’aiuto prezioso di  tutta la stampa locale e nazionale .Il Comitato Organizzatore e’ gia’ proiettato all’edizione del 2011 , alla quale di cerchera’ di dare un taglio ancor piu’ internazionale con nuove iniziative. 

SIMEONI: QUALI SONO LE MOTIVAZIONI CHE HANNO SPINTO TITTONI A RISPONDERE ALLE MIE DICHIARAZIONI?

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Innanzitutto vorrei rassicurare il vice coordinatore Enrico Tittoni che il presente comunicato, come ogni altro inviato agli organi di stampa finora, è del sottoscritto.
A seguito delle sue dichiarazioni, prendo atto che la mia posizione all’interno del Pdl è da considerarsi burocraticamente non del tutto completa, in quanto la mia nomina, essendo stata firmata “solo” dal coordinatore provinciale, senatore Angelo Maria Cicolani e non anche dal vice coordinatore, non può essere considerata definitiva. Sarà quindi mia cura, ora in poi, firmarmi, come farò con il presente comunicato, con la dicitura “semi responsabile del Dipartimento delle Politiche del lavoro e dello sviluppo”.

Resto, però, un po’ perplesso riguardo all’atteggiamento palesato e alla presa di posizione del vice coordinatore che ha affermato, forse per giustificare un intervento di tipo personale nei miei confronti, che le mie affermazioni erano state fatte in nome e per conto dell’intero Pdl locale, quando è invece evidente che le mie affermazioni sono e restano dichiarazioni da imputare alla mia persona.

Inoltre, non riesco a comprendere come mai altre constatazioni fatte da esponenti del Popolo della libertà, di certo non distanti dalle mie, né verso né contro altri componenti del partito, non abbiano provocato al vicecoordinatore la stessa reazione. Non mi appaiono chiare, ed è l’aspetto più grave, quali siano le motivazioni che lo hanno indotto a sentirsi in dovere di rispondere in nome e per conto di qualcuno che, al contrario, doveva, come ho fatto io, metterci la faccia e dichiarare ciò che meglio preferiva. Colgo comunque l’occasione per fare gli auguri di buona pasqua a tutti. Il “semi responsabile del Pdl”.

CICOLANI: RIPARTIAMO DA UNA VITTORIA STORICA

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“Il Popolo della libertà ha raggiunto un risultato storico con la netta e ampia vittoria a Rieti e provincia. Un successo ottenuto con il contributo di tutti, ciascuno con le forze di cui dispone.
Per questo dobbiamo essere soddisfatti e occorre evitare ogni forma di polemica interna che, in questo momento di entusiasmo e gioia per il successo conseguito, non deve e non può trovare alcun spazio, poiché ingiustificata”.
Lo dichiara il senatore Angelo Maria Cicolani, coordinatore provinciale del Popolo della libertà.

“Il partito – aggiunge – è riuscito a convogliare il consenso di migliaia di cittadini, i quali ci chiedono di lavorare da subito per un rilancio del territorio, dopo cinque anni disastrosi di centrosinistra alla Regione Lazio. Su questo punto dobbiamo concentrare la nostra azione politica, forti della presenza, nell’amministrazione regionale, di diversi rappresentanti del territorio. Abbiamo, quindi, un obiettivo comune e a questo dedichiamo le nostre energie.
Chiedo a tutti di evitare attacchi personali e nei confronti di chi ne è stato oggetto in questi giorni esprimo sincera solidarietà e apprezzamento professionale”.

MELILLI: BISOGNA RIFLETTERE SULL'IMPIANTO DI CREMAZIONE A POZZAGLIA

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“Ho appreso dalla stampa dell’intenzione del Comune di Pozzaglia di realizzare un impianto di cremazione che ha suscitato una raccolta di firme e la protesta dei cittadini.

So che domani mattina è stata organizzata una manifestazione pubblica per testimoniare la  contrarietà al progetto. Se numerosi cittadini scelgono di sacrificare la giornata di Pasqua per protestare credo sia doveroso che l’amministrazione rifletta sulle scelte che sta per compiere.

Mi dicono che ci sia anche un finanziamento regionale che non so bene come possa conciliarsi con un operazione che ha bisogno dei privati per essere realizzata; capisco che i Comuni abbiano bisogno di raggranellare risorse in tempo di magra ma non mi pare che l’iniziativa sia annoverabile tra quelle che possano produrre turismo e sviluppo.
Tra l’altro è sempre rischioso avventurarsi in operazioni che, qualora la popolazione non fosse d’accordo, potrebbero essere messe in discussione da un semplice referendum, lasciando sul terreno un aumento di conflittualità di cui le nostre comunità non hanno di certo bisogno.

Spero che il sindaco di Pozzaglia voglia riflettere a fondo su tale scelta e naturalmente sono a sua disposizione per contribuire ad individuare i progetti di sviluppo che, come abbiamo fatto con il recente finanziamento della chiesa di Santa Maria del Piano, siano realmente rispondenti alle vocazioni dei nostri territori”.

TITTONI: COSTINI FA CONFUSIONE SUL RISULTATO ELETTORALE

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"Esprimo anch’io stupore equivalente a quello di Costini nel constatare la necessità di una sua ‘tutela’ per Matteo Simeoni, sul cui impegno nella campagna elettorale non ho nulla da eccepire. Forse il comunicato l’aveva scritto Costini stesso?". Così il vice coordinatore vicario del Pdl, Enrico Tittoni.

"Lo vedo, inoltre, piuttosto in confusione – aggiunge – quando fa sembrare una sconfitta la più eclatante vittoria del centrodestra negli ultimi sedici anni, soprattutto se paragonata ai recenti risultati delle elezioni provinciali di appena dieci mesi fa.
E maggiore confusione dimostra quando accusa il Pdl di non aver combattuto adeguatamente la battaglia delle consultazioni provinciali dello scorso anno. All’epoca il Popolo della libertà non esisteva e Costini dimentica di aver gestito in piena e totale autonomia tale campagna elettorale decidendo, da presidente di An, la scelta del candidato (e non ci fu possibilità di discuterla), le liste collegate, le alleanze, addirittura gli avversari e tutto il resto. Con i noti risultati".

"Costini – prosegue Tittoni – dovrebbe conoscere la mia posizione critica, ormai nota, nei confronti di chi ricerca solo il proprio tornaconto o storiche e inutili vendette. Sono abituato a chiarire la mia posizione nelle sedi opportune e non sui giornali, poiché non mi interessa apparire più bravo o più politico. Costini sa anche bene che mi auguro un congresso in tempi rapidi, affinché si giunga alla elezione democratica e popolare del gruppo dirigente del Pdl".
"Sono semplicemente un commissario – spiega Tittoni – forse anche ‘superficiale’ e ‘inesatto’, che sta traghettando il Popolo della libertà verso il congresso provinciale. Nel frattempo sono convinto di aver modestamente contribuito al risultato delle elezioni regionali (e non mi serve un coro di plaudenti). Ritengo, però, che la paternità del risultato di queste consultazioni, vista l’ampiezza dei consensi, debba essere attribuito, oltre che ai candidati, anche ai molti dirigenti del Pdl, a cominciare dal sindaco Emili, e ai simpatizzanti che si sono impegnati al massimo per il partito, per Renata Polverini, per Antonio Cicchetti e Michele Nicolai".

"Ovviamente – conclude – sono conscio che ciò non valga per tutti e che alcuni hanno remato contro o non hanno remato affatto. Qualcuno non ha neanche più i remi elettorali. Auspico, quindi, un confronto serrato senza ulteriori sterili polemiche e strumentalizzazioni. Tutti i chiarimenti necessari saranno fatti nelle sedi opportune, per il bene del Pdl e della nostra provincia. Tornando alla nomina di Simeoni, questa sarebbe valida solo se firmata congiuntamente da Cicolani e Tittoni. E la mia firma non c’è".

"L'ANGELO" DI TITTY SALETTI PER IL PROGETTO MUSICA IN OSPEDALE

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La storia dell’Alcli “Giorgio e Silvia”di Rieti – la storica Onlus  reatina che si occupa di cura delle leucemie infantili e di assistenza ai malati oncologici ed alle loro famiglie – è stata ripercorsa nella serata benefica promossa dal Rotary Club di Rieti, giovedì scorso a Villa Potenziani.

La pittrice reatina Titty Saletti ha voluto realizzare “L’Angelo del Rotary per l’Alcli” una serie di litografie prova d’autore – offerta per beneficenza ed il cui ricavato sarà destinato al progetto Musica in Ospedale che è parte del programma di umanizzazione del  reparto di Radioterapia dell’Ospedale reatino S. Camillo De’ Lellis di Rieti.

Presenti il Prof. Mario Santarelli, primario del reparto, P. Lucio Boldrin, Santina Proietti ed Emilio Garofani dell’Alcli “Giorgio e Silvia”; è Intervenuto anche Antonio Sacco, responsabile dell’Associazione Musikologiamo che coordina il progetto di musicoterapia.

Santina Proietti Presidente dell’Alcli,  ha anche presentato il progetto della Casa di Accoglienza per malati oncologici in corso di costruzione a Rieti nel quartiere di Campoloniano che è divenuto realtà grazie all’aiuto delle Istituzioni ed alla straordinaria generosità dei reatini, ribadendo l’impegno dell’Alcli nella raccolta fondi da destinare al potenziamento della ricerca scientifica reatina, con particolare riferimento alla biologia molecolare. Presenti anche Gaetano Falcocchio – Responsabile del laboratorio – Silvio Gherardi Presidente di Baxter Italia spa  e Daniele Mitolo, direttore del Polo Universitario reatino. Ribadito da Marchioni – Presidente del Rotary – la disponibilità del Club nel dare voce e sostegno alle migliori espressioni del volontariato e del mondo associativo, quale servizio rotariano alla comunità civile ed al territorio.

IL MESSAGGIO DI PASQUA DEL VESCOVO DI RIETI MONS. LUCARELLI

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Il cammino impegnativo della Quaresima ci ha condotto alle feste pasquali nelle quali, come ogni anno, rivivremo il mistero del Cristo crocifisso e risorto per noi e per tutti.

Mediante la celebrazione quotidiana della Messa e del Breviario, i sacerdoti e anche i fedeli in molti casi hanno potuto approfondire spiritualmente il senso del deserto quaresimale e hanno sperimentato la lenta ma efficace pedagogia di Dio, che ci conduce per mano alla piena comprensione di suoi insegnamenti.

Anche attraverso le opere di carità, che abbiamo saputo compiere, noi ci siamo uniti più intimamente a Cristo e abbiamo corrisposto alla sua chiamata alla santità.

Il pio esercizio della Via Crucis che si svolge nei venerdì di Quaresima e a cui i nostri fedeli sono ancora tanto legati fa rivivere, quasi in maniera drammatica, gli ultimi eventi della vita di Gesù.

I frutti spirituali di questo percorso non sono sempre evidenti, ma ci sono e lo sanno bene coloro che non cessano di credere a questa scommessa che si basa sulla conoscenza di Dio attraverso la preghiera e le opere di carità fraterna.

La lettura di quanto accade intorno a noi ci fa spesso essere poco ottimisti, perché accanto alla malvagità degli uomini sperimentiamo la ribellione della natura che sembra fare quanto manca per incrementare la dissoluzione delle cose e delle persone.

Sono momenti duri nei quali ci poniamo tante domande su noi, sulla vita, su Dio; da questi interrogativi dobbiamo saper trarre la forza per cercare la risposta e attivarci per risolvere i problemi.

Noi credenti abbiamo proprio nella Pasqua la risposta: dopo la notte del peccato e del male, del buio della morte, vi è la grande luce della risurrezione, la possibilità di un nuovo inizio.

Ma che cosa genera la Pasqua, cosa produce la novità di vita, cosa vi è all’origine di una umanità nuova, finalmente redenta dal peccato e dalla morte?

Noi abbiamo una sola risposta: l’amore.

Per amore Dio si è rivelato all’uomo, per amore ha mandato il Figlio e lo ha donato per la redenzione dell’umanità, per amore lo ha risuscitato, per amore ha inviato lo Spirito Santo, che è l’Amore che unisce il Padre e il Figlio.  

Potrà a molti sembrare semplicistico, ma proprio l’amore è la soluzione a tante difficoltà, a tanti strappi nella vita familiare e sociale, alla trappola in cui sembrano essere imprigionate le relazioni umane, all’interno delle coppie, nelle amicizie, nei luoghi di vita e di lavoro.

L’amore, che è causa ed effetto della Pasqua, può trasformaci e renderci creature nuove, vive, portatrici di luce e di gioia vera e in grado di diffondere una speranza che non delude.

Le necessità della Chiesa e del mondo sono tante e tutti ne siamo consapevoli, si tratta di cercare soluzioni a problemi molto difficili e complessi: credere nell’amore  e quindi in Dio che è Amore, dà la direzione di marcia per incamminarci sulla via della vita.

In questa direzione auguro a tutti buona Pasqua!

STASERA A OLIVETO SABINO LA PASSIONE DI CRISTO

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Per stasera sabato santo 3 aprile alle ore 21 in Oliveto Sabino, Comune di Torricella in Sabina, le Confraternite Riunite hanno preparato una grandiosa rappresentazione della Passione di Cristo per le vie del paese, dall’ultima cena alla deposizione nel sepolcro.

 

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