Nella mattinata odierna la Squadra Mobile della Questura di Rieti, a conclusione di un’articolata indagine effettuata anche con presidi tecnologici, ha dato attuazione all’operazione denominata “TravelDrug” volta al contrasto dei reati specifici in materia di sostanze stupefacenti eseguendo nr. quattro ordinanze di custodie cautelari, di cui una notificata in carcere e tre agli arresti domiciliari, a carico di altrettanti giovani reatini, tra cui una donna, emesse dal GIP di Rieti, dottor Roberto Saulino, responsabili, a vario titolo, dei reati di procacciamento, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina, cocaina e hashish.
Le indagini, coordinate dal Sost. Proc. Dott.ssa Lucia De Santis, sono iniziate il 5 marzo u.s. a seguito di un’overdose da oppiacei occorsa ad un tossicodipendente e pregiudicato locale che proprio in quei giorni aveva fatto ritorno in questo Capoluogo dopo aver passato un periodo di disintossicazione in una comunità terapeutica.
Dai primi accertamenti esperiti, emerse il possibile coinvolgimento di un ventiduenne reatino, B.D., già conosciuto alle forze dell’ordine per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, il quale venne sospettato di aver ceduto la dose di eroina che aveva provocato il malore al tossicodipendente.
Al fine di suffragare le ipotesi investigative, nei giorni a seguire iniziò un servizio di intercettazione telefonica delle utenze cellulari in uso al ventiduenne che confermò immediatamente la circostanza che il giovane fosse dedito all’illecita attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina.
Venne accertato, infatti, che lo stesso aveva importanti contatti con alcuni pusher di origine extracomunitaria, residenti nella città di Perugia che venivano raggiunti dal giovane con una cadenza di due, tre viaggi alla settimana. Rientrato in città e dopo aver effettuato il taglio delle dosi, il giovane riforniva dai trenta ai quaranta acquirenti locali, alcuni di fatto sconosciuti ed insospettibili ai vari organi di polizia, dando loro appuntamento sempre in una precisa zona di questo Capoluogo, al fine di operare nella maggiore tranquillità.
Il giovane, inoltre, evitava di detenere lo stupefacente presso la propria residenza tanto che, inizialmente, nascondeva il grosso della sostanza reperita all’interno di un garage pertinente ad una struttura sanitaria in disuso, salvo cambiare repentinamente il luogo di occultamento al momento della riapertura al pubblico del citato edificio.
In tale frangente, venne accertata la nascita dell’illecita collaborazione del ragazzo con un altro giovane reatino, T.M. appena diciottenne, il quale, oltre a coadiuvare il complice nello spaccio di dosi di eroina aveva messo a disposizione addirittura un appartamento, in zona Campoloniano, utilizzato poi come base logistica da entrambi gli indagati i quali, al rientro dal Capoluogo umbro, dopo i viaggi effettuato per il reperimento delle sostanze stupefacenti, vi si portavano e, preparate le dosi da spacciare, attendevano il viavai dei clienti tossicodipendenti.
Una volta accertatone il modus operandi, in data 3 aprile u.s. gli agenti della 4^ Sezione Antidroga, monitorando l’ennesimo viaggio dei giovani nella città di Perugia, operavano il controllo degli stessi una volta rientrati in questa Provincia: B.D., al fine di eludere il controllo, tentava addirittura di ingoiare un grosso involucro di cellophane, tentativo, per fortuna, andato a vuoto grazie al repentino intervento degli operatori che consentì di evitare al giovane gravi ulteriori conseguenze, attese le dimensioni dell’involucro stesso.
A seguito del controllo si accertò che quest’ultimo conteneva oltre dieci grammi di cocaina e oltre cinque grammi di eroina: la perquisizione effettuata all’interno dell’appartamento utilizzato dai due giovani consentì di rinvenire oltre trenta grammi di hashish, già suddivisi in dosi pronti per essere spacciati, nonché bilancini di precisione elettronici, sostanza da taglio e materiale idoneo al confezionamento di dosi di sostanza stupefacente.
Una volta terminati gli accertamenti di rito, i due ragazzi venivano tratti in arresto e trasferiti presso la locale Casa Circondariale Nuovo Complesso.
Nell’ambito della stessa attività di indagine sono stati identificati altri soggetti che, a vario titolo, collaboravano con i principali attori arrestati, tra cui tali V.C., di anni 26 e A.M. di anni 28, i quali circa una settimana dopo il suddetto arresto effettuavano un viaggio nel capoluogo umbro per reperire ulteriore sostanza stupefacente: una volta rientrati in questa Provincia gli stessi venivano sottoposti a controllo e trovati in possesso di quasi 5 grammi di eroina.
Merita particolare menzione la qualità delle sostanze sequestrate dato che all’esito degli accertamenti tossicologici esperiti presso la Polizia Scientifica di Roma è stato riscontrato un alto grado di purezza sia della cocaina che dell’eroina che avrebbe consentito, agli spacciatori locali, di confezionare un elevato numero di dosi da immettere sul mercato locale, una volta effettuato il taglio delle sostanze.
Gli elementi probatori raccolti consentivano quindi di deferire 4 persone in stato di arresto e 4 persone in stato di libertà per i reati specifici in materia di sostanze stupefacenti con la contestuale richiesta di emissione di quattro O.C.C. eseguite, come detto, nella mattinata odierna, unitamente a quattro perquisizioni personali e domiciliari effettuate nei confronti di altrettanti soggetti, che hanno consentito il rinvenimento di dosi di sostanze stupefacenti, bilancini di precisione ed altro materiale ritenuto di interesse investigativo.
Veniva, altresì, deferito in stato di libertà anche un altro soggetto il quale all’atto dell’esecuzione dei provvedimenti, veniva trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Si ritiene, in merito, di aver disarticolato un nuovo fiorente canale di approvvigionamento di diverse tipologie di sostanze stupefacenti con a capo il predetto B.D. il quale, nonostante la sua giovane età, aveva posto in essere un’articolata illecita attività che, stando a quanto accertato nel breve periodo di monitoraggio, gli consentiva un guadagno di oltre duemila euro per ogni viaggio effettuato.
Si precisa, infine, che tutti gli acquirenti individuati verranno successivamente segnalati alla locale Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacente.