Occupazione al Rosatelli, Controvento chiede le dimissioni dei rappresentanti di Blocco Studentesco e chiama in causa Daniele Sinibaldi

“Dopo che nella giornata di giovedì gli esponenti di Blocco Studentesco hanno guidato la distruzione di beni appartenenti a tutti e mantenuti con soldi pubblici, ieri hanno scaricato la colpa su forze dell’ordine intervenute e giornalisti.

Che la smettano di nascondersi dietro un dito, non è giusto che gli studenti paghino con il loro tempo e i loro soldi questa inciviltà. La loro incapacità di gestire l’occupazione non è causata da giornalisti che hanno riportato i danni delle azioni vandaliche, né tantomeno dalle forze dell’ordine, che sono sempre presenti ai cancelli in tutte le altre occupazioni. 

Ci stupisce invece il silenzio del Vicesindaco Daniele Sinibaldi, candidato del centrodestra alle prossime elezioni, che si è limitato alla mera condivisione sui social di un comunicato istituzionale del Comune. Saremmo invece curiosi di sapere se davvero prende personalmente le distanze da questo gesto incivile oppure preferisce tacere pur di non attaccare i camerati.

Quel gruppo studentesco neofascista ha coperto di vergogna la nostra scuola. Se davvero, come dichiarano, non sono interessati alle poltrone istituzionali allora colgano l’occasione per fare un bel gesto: si dimettano da quelle “poltrone” che attualmente occupano nel Consiglio d’Istituto e nel Comitato Studentesco, lasciando spazio a chi ha sempre difeso, prima di ogni altra cosa, gli interessi degli studenti. 

Le occupazioni vanno decise e discusse dagli studenti, non da un gruppo di quattro esaltati che unilateralmente scelgono di occupare, ledendo il diritto allo studio. Chi sono loro per decidere quando far entrare gli studenti a scuola? La nostra è una repubblica democratica, creata da persone che hanno lottato per un mondo libero e giusto. 

E come in passato, non sarà l’intimidazione, non sarà la distruzione insensata di beni pubblici ma soprattutto non saranno loro a farci tornare ad un’epoca di prepotente imposizione di un’ideologia sbagliata e criminale”.

Controvento