MOVIMENTO GIOVANILE RINNOVAZIONE: L'ACQUA RESTI PUBBLICA

Rinnovazione, acqua pubblica

Il 18 novembre 2009 la Camera ha concesso la fiducia sul decreto “Ronchi”, che disciplina l’esternalizzazione da parte degli enti locali dei servizi suscettibili di rilevanza economica. In parole povere l’Italia si uniforma alle direttive Europee per quanto riguarda il conferimento dei servizi pubblici locali a favore di imprenditori, società private e società di partecipazione mista pubblica e privata.

Contestualmente il governo sta procedendo sulla strada del federalismo rendendo le Regioni enti sempre più importanti e con maggiori competenze…tra le altre, sarà trasferita alle Regioni la competenza a decidere sulle sorti della gestione delle reti idriche, oggi in larga parte competenza degli ATO. Nella Regione Lazio la linea che ci è sembrata venir fuori in campagna elettorale, sia dalla Bonino che dalla neo eletta Governatrice Renata Polverini, è quella di dare piena attuazione al decreto Ronchi, considerando nelle fattispecie di servizi suscettibili di rilevanza economica anche il servizio di distribuzione idrica.

Il decreto Ronchi parla di servizi suscettibili di rilevanza economica ed è proprio questo il punto centrale della questione.

L’accesso all’acqua pubblica così come siamo abituati a conoscere, rappresenta un bene che può essere oggetto di mercato?

La gestione privata di servizi non è cosa nuova, se pensiamo alla telefonia, all’elettricità, all’energia e ai rifiuti, ma in questo caso stiamo parlando di quanto di più necessario alla nostra sopravvivenza biologica. È evidente che la gestione degli acquedotti e dei servizi connessi alle reti idriche abbia dei costi, ma per quale motivo dovremmo affidare una risorsa così preziosa e fondamentale a privati che, come è normale che sia, sono mossi dall’interesse per il lucro e non dal dovere di assicurare un servizio ai cittadini?

Alla mala gestione pubblica non possiamo rispondere rifugiandoci totalmente nel privato, ma reimpostando l’organizzazione della “cosa pubblica” in modo EFFICACE.

Il movimento per l’acqua pubblica non nasce oggi ovviamente, né è nostra intenzione “mettere il cappello” su una battaglia…al contrario, abbiamo ritenuto un obbligo morale prendere una posizione forte su questo tema fondamentale per non farlo passare in sordina per poi scoprire fra due o tre anni che le bollette dell’ acqua sono aumentate del doppio, proprio come è successo in qualche città italiana, non ultime Latina ed Arezzo, e che il servizio non è migliorato minimamente.
Abbiamo preso una posizione oggi, perché è ora che la gestione pubblica viene realmente messa in discussione..qualche anno fa, a nostro avviso, non c’ erano le condizioni per un cambiamento di rotta verso il privato nella gestione delle reti idriche, oggi purtroppo i presupposti ci sono tutti.

Abbiamo iniziato qualche giorno fa con una piccolo affissione di manifesti e di striscioni; continueremo la nostra battaglia con volantinaggi a tappeto sulle scuole, affissioni decise, banchetti in piazza e una raccolta firme da presentare all’Amministrazione Comunale e ai Consiglieri Regionali neo eletti; abbiamo già portato la nostra proposta in Consiglio dei Giovani del Comune di Rieti dove ha trovato la massima apertura di tutti i consiglieri che si sono detti disponibili a redigere un documento da presentare in Giunta e in Consiglio Comunale; prenderemo contatti con le altre associazioni del territorio che si sono già attivate e con il Forum Italiano dell’ acqua pubblica.

Questa è una battaglia di tutti e per tutti e noi vogliamo esserci.

Vogliamo la gestione pubblica dei servizi idrici.

Vogliamo che il servizio idrico non venga considerato come un bene suscettibile di rilevanza economica da sottoporre alle leggi del mercato.

Chiediamo al Comune di Rieti di sottoscrivere un impegno affinché in futuro si escludano tutti i provvedimenti che possano in qualche modo agevolare l’ingresso di privati nella gestione del servizio idrico.

Chiediamo un forte impegno al Comune per mantenere la parte pubblica di Sogea Spa, società partecipata al 51% dal Comune di Rieti che gestisce il servizio idrico nellla nostra città.

Chiediamo ai Consiglieri regionali neo eletti Cicchetti, Nobili, Gatti e Perillidi sottoscrivere un impegno comune in questa direzione, da sottoporre all’ attenzione del Consiglio Regionale.