Mercato coperto, assessore Emili: “L’attacco sferrato da PD e RietiinComune esempio di autolesionismo politico”

Di seguito una dichiarazione dell’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici del Comune di Rieti, Antonio Emili:

“Sorprende e non poco l’attacco sferrato dal Pd e da RietiinComune alla riqualificazione dell’ex Mercato coperto di via Potenziani. Un brutto esempio di autolesionismo politico per mano di una sinistra che pratica il contrario di ciò che predica ad ogni piè sospinto, in tema di recupero dell’esistente e di zero consumi di nuovo suolo.

Eppure il Governo Conte bis, del quale sono espressione anche i nostri oppositori locali, nell’accogliere la nostra richiesta di rimodulazione dell’originario programma d’intervento di Rieti 2020 ha premiato l’idea cara alla nostra Amministrazione di eliminare lo stato di degrado in cui versa l’ex mercato coperto da circa 40 anni. Certo, bene avrebbe fatto il Governo rosso–verde ad accogliere con immediatezza l’istanza formulata dalla giunta Cicchetti già nei primi mesi del 2018, anziché attendere sino allo scadere del 2020 per finanziare la progettazione che di conseguenza la nostra Amministrazione ha potuto avviare soltanto nel 2021 al fine di eliminare un punto nero del nostro centro storico e di sottrarre quest’ultimo all’isolamento in cui lo ha confinato anche il sisma del 2016.

Spiace anche per la natura un po’ sprezzante dei giudizi espressi dal Pd e da RietiinComune circa il profilo architettonico del nuovo mercato coperto, condito con il solito bla bla bla sulla partecipazione e la visione cui ci ha abituato certa sinistra sin dall’epoca in cui diede alla luce il mostro di cemento del Corviale di Roma, scorgendovi il progresso del proletariato anziché uno sfregio alla Civiltà del Rinascimento. Pazienza. Di là dalle polemiche di sapore preelettorale noi continueremo a lavorare a testa bassa al fine di investire quasi tre milioni di euro nella trasformazione di un posto buio e degradato, quale ad oggi è ancora l’ex mercato coperto, in un elegante luogo di intrattenimento, di esposizione e di somministrazione di prodotti tipici locali.

Opera, questa, figlia della volontà politica di rianimare le radici della nostra Storia e con esse il cuore pulsante del nostro centro storico, cui derivano anche i lavori in corso per restaurare Palazzo Aluffi, i fondi ottenuti per il recupero dell’ex Ospedale civile ed i 17 milioni di euro di finanziamento pubblico conquistati per migliorare la qualità dell’abitare e i tratti più logori del nostro territorio urbano”.