Melilli: "Mia vittoria a livello personale conta poco, la sconfitta del PD alle Politiche è indiscutibile"

Anche Fabio Melilli è intervenuto ai microfoni di Radiomondo e ha fatto il punto della situazione sulla sua vittoria, sulla sconfitta del PD e sul futuro del territorio reatino:
“La mia vittoria a livello personale conta poco, ma la sconfitta alle Politiche è stata indiscutibile. Su Renzi è indubbio che la fase è molto critica. E’ il segretario che decide il da farsi sul Partito. Ci avviamo ad un Parlamento senza maggioranze, una stagione difficile che spero non si ripercuoterà sul territorio.
Abbiamo impostato il lavoro sulla Salaria e la ferrovia, su questo possiamo essere tutti d’accordo, non rimane che pungolare il Governo per superare la burocrazia.
Faccio un in bocca al lupo a Trancassini e Lorenzoni. La seconda questione è l’accelerazione dello sviluppo aree del terremoto. Difficile costruire una maggioranza che abbia una sua coesione. Il Presidente della Repubblica – ha proseguito ai microfoni di Radiomondo Fabio Melilli – ascolterà i partiti e le forze politiche e vedrà come muoversi.
Mattarella potrà dare un incarico esplorativo o potrà dare un incarico pieno, non è facile conoscere il futuro. In Germania sono persone molto precise, si mettono attorno ad un tavolo e fanno le dovute verifiche. Non voglio esprimere una preferenza, però di fronte ad una campagna elettorale molto gridata che ha sollevato le paure, mi piacerebbe vederli all’opera, da osservatore politico e non da soggetto che vive la vita parlamentare.
Chi ha detto che ci sarà la flax-tax o il reddito di cittadinanza, credo abbia creato aspettative eccessive. In politica queste aspettative se non vengono realizzate creano malcontento.
Sulla non elezione di Minniti è il segno di una protesta andata al di là dell’ottimo operato dello stesso Minniti o di Franceschini. Dove soffia il vento della protesta non c’è scampo per nessuno.”