M5S: “Attraverso i PUC chi ha il Reddito di Cittadinanza dovrà lavorare, pena revoca assegno”

Prende il via la fase due del Reddito di Cittadinanza attraverso i cosiddetti PUC, progetti utili per la collettività dove potranno essere impiegati i cittadini percettori del Reddito di Cittadinanza.

A tal proposito,  per sollecitare gli Enti Locali a non perdere questa opportunità visto che tali progetti sono interamente finanziati dallo Stato, come consiglieri del Movimento 5 stelle nei Comuni di Rieti, Fara in Sabina, Montopoli di Sabina, Poggio Moiano e Selci, abbiamo presentato una mozione da sottoporre ai rispettivi Consigli Comunali al fine di impegnare Sindaco e Giunta a mettere in atto tutte quelle iniziative volte a far partire i PUC, mozione già approvata dal comune di Selci e di Montopoli di Sabina.

I percettori del Reddito di Cittadinanza dovranno, a pena di revoca “dell’assegno mensile”, dare disponibilità per almeno 8 ore settimanali e fino ad un massimo di 16, a svolgere attività non retribuite negli ambiti sociale, culturale, ambientale, artistico, formativo e di tutela dei beni comuni, il tutto al fine di costruire una comunità migliore da una parte e dare dignità alle persone fino a che non verranno inserite nel mondo del lavoro. Ad esempio aiuteranno gli operatori che forniscono assistenza domiciliare alle persone anziane, oppure faranno da supporto a chi si occupa della manutenzione del verde pubblico, oppure ancora in ambito culturale, il controllo e la cura delle biblioteche.

A differenza dei lavoratori socialmente utili impiegati in passato dalle amministrazioni per supplire alle perenni carenze di personale e avere serbatoi di voti utili all’occorrenza, in questo caso i percettori del reddito non possono svolgere attività in sostituzione di personale dipendente dall’ente pubblico proponente o dall’ente gestore nel caso di esternalizzazione di servizi, né possono sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie e altri istituti, né possono essere impiegati per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro.

Il successo di tali iniziative dipenderà dalla lungimiranza e la serietà delle amministrazioni che possono impiegare queste persone per lavori veramente utili alla collettività, mentre se sceglieranno di boicottare perderanno solo i finanziamenti e la credibilità nei confronti della cittadinanza.”

I CONSIGLIERI DEL MOVIMENTO 5 STELLE DELLA PROVINCIA DI RIETI PROMOTORI DELLA MOZIONE