Liste di attesa, ASL: “Non abbiamo la bacchetta magica ma stiamo lavorando per abbatterle"

Priorità a chi ha più urgenza, nuove regole relative all’intramoenia, trasparenza e nuove regole nella gestione delle liste d’attesa, Recall per i pazienti che aspettano da troppo tempo di fare un esame. Sono queste le linee guida su cui la Direzione Aziendale si sta muovendo, sin dal suo insediamento, per abbattere i tempi per visite specialistiche ed esami diagnostici.
LO ABBIAMO RIPETUTO PIU’ VOLTE:
Separazione tra prime visite e prestazioni e visite di controllo non urgenti. Dall’aprile del 2017 le prestazioni non finiscono più in un unico flusso: dall’esame oncologico prescritto d’urgenza dal medico al richiamo per un paziente cronico con diabete, per una visita di controllo una volta l’anno. Adesso il primo accesso, cioè le prime visite e le prime prestazioni terapeutiche, è separato da tutte le visite di controllo che non hanno urgenza di essere effettuate e che possono essere programmate direttamente dai medici o dalle strutture, senza passare per le liste di attesa ma per liste di prenotazione. Ora ci sono quindi due flussi distinti, a beneficio delle aree relative alle prestazioni più urgenti e più critiche.
Per quanto riguarda la prima classe di prestazioni, quella relativa al primo accesso, il medico deve indicare il grado di urgenza della prestazione richiesta sulla base di criteri clinici condivisi:
u = urgente da eseguire entro 72 ore
b = breve 10 gg
d = differibile 30 gg per le visite 60 gg per le prestazioni strumentali
p = programmata 180 gg
RICAPITOLANDO:
Abbiamo rimodulato tutte le agende di prenotazione relative alle 46 prestazioni critiche regionali per distinguere le prime visite da quelle successive (si ricorda che i tempi di attesa sono naturalmente rilevati sulle prestazioni di primo contatto). Si è poi proceduto alla prioritarizzazione delle agende relative alle prestazioni critiche e non critiche della stessa branca: Così oggi il tempo di attesa delle prestazioni prioritarizzate non dipende più dal momento in cui l’utente prenota la prestazione ma dalle sue condizioni di salute, valutate dal prescrittore che deve riportare sulla ricetta la classe di priorità più appropriata (U,B,D,P) alla condizione clinica presentata al momento della visita e riferendosi alle linee guida regionali. Di contro, le prestazioni in continuità diagnostico-terapeutica vengono prese in carico dallo specialista che effettua la prima valutazione (di visita o di diagnostica).
ALTRI STRUMENTI MESSI IN CAMPO PER ABBATTERE LE LISTE DI ATTESA:
Sos Cup: per la presa in carico degli utenti con criticità di prenotazione, allo scopo di verificarne la causa, rimuovere l’ostacolo rilevato e soddisfare la richiesta non possibile allo sportello per errori prescrittivi o indisponibilità della priorità prescritta conseguenti alla prioritarizzazione che, come detto, ha modificato il sistema di prescrizione e di prenotazione.
Doctor Cup Aziendale: progetto previsto dall’accordo integrativo aziendale con i MMG che ricalca il Doctor Cup regionale: E’ stato attivato infatti un canale preferenziale di prenotazione dedicato ai soli medici di base aziendali per 5 prestazioni da loro individuate (ecografie internistiche, visita cardiologica ed elettrocardiogramma, Rx torace, Rx addome) se richieste in priorità U.
Progetti speciali ambulatori esterni: (SUMAI) per l’abbattimento delle liste di attesa: Finanziato con fondi regionali dedicati, attivato dal settembre 2015 e tutt’ora in corso: Partecipano 15 specialisti di tutte le branche critiche con un aumento del 20% dell’offerta di prime visite oltre quell’offerta ordinaria.
Racall aziendale: attivato in aggiunta al Recall regionale per 24 ore a settimana è effettuato a cura della segretaria Cup per le prestazioni con i tempi di attesa più critici e consente di abbattere circa il 50% dell’attuale droup-out.
Progetto straordinario per l’abbattimento delle liste di attesa: come da DCA 110/2017 tale progetto, finanziato dalla Regione allo scopo di abbattere le liste di attesa di 4 prestazioni tra le più critiche a livello regionale, è stato attivato, come da indicazioni regionali, a far data dallo scorso 3 luglio e secondo le modalità tecnico-operative riportate nel Decreto.
Ha interessato le visite cardiologiche, endocrinologiche e pneumologiche (le ultime due sono state individuate a livello aziendale) cui partecipano specialisti aziendali e per la diagnostica ecografica, uno specialista esterno.
Sono in corso interventi organizzativi per stabilizzare i risultati positivi ottenuti, anche grazie alla produttività aggiuntiva, primi tra tutti l’attivazione dei PDTA, i percorsi post ricovero, la presa in carico delle patologie croniche da parte degli erogatori compresa la prescrizione di tutte le prestazioni in continuità diagnostico-terapuetica in via di organizzazione.
I tempi di attesa rilevati (vedi allegato) mostrano che tutte le visite rientrano, sia per la fascia D che per la P nella tempistica fissata dalla normativa (30 giorni fascia D; e 180 per la P) . Da rilevare nel contempo, il buon risultato ottenuto dalla riorganizzazione del servizio di gastroenterologia che ha consentito di abbattere drasticamente i tempi di attesa per l’endoscopia con una tempistica ottima in entrambe le fasce di priorità.
La visita endocrinologia, critica nel 2017, oggi grazie al progetto sopra citato è in linea con la tempistica fissata dalla normativa.
PROSEGUE CON SUCCESSO il progetto ‘Abbattimento liste attesa DCA 110/2017’ per la diagnostica cardiologica e l’ecocolordoppler e per le ecografie. Per la diagnostica cardiologica il progetto è tutt’ora attivo (da 10 febbraio) per gli ecocardiogrammi presso l’ambulatorio asl nella giornata di sabato e per gli ECG da sforzo (dal 27 gennaio) presso l’ospedale nella giornata della domenica con grande riscontro positivo da parte dell’utenza.