L’Arte Musiva al Terminillo fino al 1° settembre

Al Centro Pastorale Filippo Micheli, sottostante il Templum Pacis sul monte Terminillo, in questi giorni è aperta al pubblico la mostra di arte musiva curata da Letizia Rosati e padre Mariano Pappalardo.

Forte della felice esperienza dello scorso anno con l’artista padovano Livio Savioli, il ricco calendario estivo di eventi creato dalla Fraternità Monastica della Trasfigurazione comprende una mostra di mosaico contemporaneo. Protagonisti dell’esposizione Laura Carraro e Mohamed Chabarik, compagni nella vita, complici e complementari nell’esperienza artistica.

Aperta ogni giorno fino al 1° settembre (dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 18), la mostra si propone di evidenziare una lezione profonda dell’arte musiva: il rapporto tra frammento e totalità.

“Nessuno è l’intero, la totalità, nessuno completo: presuntuoso orgoglio di chi pensa in proprio, credendosi autonomo, senza debiti – spiega padre Mariano Pappalardo, custode del Tempio di San Francesco al Terminillo – in realtà si è sempre frazione, parte, complemento, briciola, scaglia, granello, simbolo. Esplode lo spettacolo, accade il miracolo, avviene l’evento, quando il simbolo si ricongiunge, quando i frammenti si ricompongono, quando le parti si riconoscono amiche e si delinea il tutto, quando il granello scopre la complicità, quando le parti ritrovano affinità elettive. L’arte musiva è sicuramente il connubio tra la forza fisica e la forza interiore, ed è simbolo della vita stessa”.

“L’esperienza da cui provengono Laura e Mohamed, la scuola friulana a Spilimbergo, nata come un corso professionale per aiutare giovani a imparare un mestiere – commenta il consigliere comunale Letizia Rosati – è poi cresciuta fino a diventare una perla a livello nazionale, una fucina di talenti.”

Don Luca Scolari aiuta i presenti a sintonizzarsi con il senso profondo di questa particolare esposizione intitolata “Identità Musive”, che i monaci della comunità terminillese offrono quest’anno agli amici della montagna.