La mostra “Oltre i Muri” occasione formativa

Una vera e propria occasione formativa, di alto valore culturale, quella che gli alunni delle classi 3C, 4C e 5C del Liceo delle Scienze Umane hanno avuto modo di frequentare nelle due mattinate dedicate alla visita della mostra “Oltre i Muri”, nell’ambito del progetto SAI del Comune di Rieti, da Il Samaritano odv, Caritas e Migrantes.

Giovedì 28 e venerdì 29 settembre gli studenti sono stati accolti dal personale della mostra e accompagnati passo dopo passo nel capire e comprendere i ricchi e accattivanti pannelli esposti, coinvolgendo gli alunni sia nella loro lettura che nel porre domande e riflessioni in merito ai delicatissimi e quanto mai attuali temi proposti, con particolare riferimento al diritto alla libertà di movimento e al valore dei documenti che consentono gli spostamenti nelle diverse nazioni del mondo.

L’argomento principale, e che ha coinvolto maggiormente i giovani presenti, è stato indubbiamente il limite posto dai “muri” che in tante parti del mondo sono stati eretti per evitare che donne e uomini possano spostarsi tra diversi territori. Muri che dividono ricchi e poveri, muri che separano persone libere da persone sottoposte ad ogni genere di abuso e mancato rispetto dei valori democratici, muri “silenziosi”, di cui nessuno parla, ma che purtroppo sono reali e concreti.

Ogni persona appartiene alla grande famiglia umana, questo è chiaramente il messaggio più chiaro che la mostra esprime, una basilare verità spesso disattesa dalle politiche messe in atto da molti governi, determinando terribili drammi e incredibili stragi in tante parti del mondo e che coinvolgono uomini e donne di ogni età e condizione sociale.

Il fenomeno migratorio è quindi un tema centrale della società a cui appartengono i nostri giovani e sempre di più sarà caratterizzante il loro futuro, un mondo sempre più immerso in dinamiche legate al fenomeno della globalizzazione che riserva certamente grandi opportunità ma anche tanti rischi e ombre per le realtà culturali, economiche e politiche più fragili.  

Alessio Valloni