La difficile riapertura delle scuole

“Sabato 8 gennaio 2022 si è tenuto un incontro tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e l’Amministrazione Scolastica per discutere dellinformativa sulle misure introdotte dal nuovo decreto legge nel settore scuola. Per la Uil Scuola hanno partecipato Giancarlo Turi e Rosa Cirillo. L’Amministrazione è stata rappresentata dai Capi Dipartimento, dr. Jacopo Greco e dr. Stefano Versari.

In premessa l’Amministrazione ha precisato che il provvedimento che tratta le nuove misure in materia di contagio anti Covid ha la veste del Decreto Legge ed è stato adottato dal Governo il 7 gennaio 2022 e pubblicato sulla G.U. in pari data. Tali misure sono entrate in vigore l’8gennaio. L’Amministrazione scolastica ha anche confermato  il merito del decreto che prevede e disciplina la riapertura delle scuole a partire da lunedì 10 gennaio, in presenza per tutti gli ordini e gradi di scuole, salvo quanto previsto per la profilassi che prevede la DAD al realizzarsi di alcune condizioni distinte per gradi di scuola. Tra queste si segnalano:

  • L’inversione dell’onere della prova dello stato vaccinale degli alunni nella scuola secondaria superiore. Nel caso di presenza di due casi positivi, viene ribaltato sugli studenti che “devono dare dimostrazione di aver concluso il ciclo vaccinale”, per poter continuare a frequentare in presenza; in caso contrario restano in DaD;
  • Il tracciamento della popolazione scolastica con tamponi gratuiti da eseguire anche presso le farmacie convenzionate per gli alunni delle scuole secondarie. Per quelli della primaria continuerà ad occuparsene la ASL. E’ stato disposto un finanziamento di 92 milioni di euro a favore della struttura del Commissario Straordinario per consentirne la copertura economica.

La UIL Scuola, preliminarmente, ha riaffermato i propri convincimenti  in merito alla insostituibilità della didattica in presenza, asserendo però che la ripresa delle lezioni deve pienamente coniugarsi con la sicurezza per lavoratori, studenti e famiglie. Per questo motivo ha chiesto alla Amministrazione di verificare con grande attenzione se, al momento, sussistano le condizioni perché tale eventualità si realizzi. Infatti, è stato evidenziato come continuino a pervenire moltissime segnalazioni dalle scuole in cui si denuncia lo stato di grave incertezza che precede la riapertura. Talune di queste segnalano la oggettiva difficoltà di applicare la normativa specifica in tema di contagi sia diretti che indiretti che riguardano il personale scolastico e gli studenti (sistema delle quarantene, delle sorveglianze, delle auto sorveglianze, del testing). Un contesto reso ancor più critico nella scuola secondaria a causa dell’introduzione dell’assurdo trattamento discriminante tra vaccinati e non vaccinati, di cui peraltro le scuole non sono a conoscenza per i pronunciamenti del Garante in materia di privacy e che ora resta a carico del singolo studente dimostrarlo.

A complicare il quadro si sta aggiungendo nelle ultime ore la diversità di posizione che stanno assumendo le Regioni (Campania in primis, seguita da Sicilia e Veneto) ed i Comuni contrari alla ripresa delle attività didattiche in presenza, assumendo posizioni nettamente divergenti rispetto a quelle del Governo. L’altra attiene alla altrettanto oggettiva difficoltà di sostituire il personale che risulterà inevitabilmente assente a causa dell’elevatissimo numero di contagi in essere, il cui picco sembrerebbe essere atteso tra la metà e la fine del mese di gennaio.

Per tali motivazioni la UIL Scuola ha rappresentato la necessità di procedere ad un’attenta verifica sull’esistenza delle condizioni per la ripresa della didattica in presenza, ponendo la dovuta attenzione a che la stessa avvenga con le dovute garanzie per la tutela della salute del personale, della popolazione scolastica e delle famiglie, ipotizzando un differimento temporalmente limitato, proprio al fine di garantire la didattica in presenza che va organizzata in condizioni di piena sicurezza, ben oltre ogni minima approssimazione. Lo stesso consentirebbe di verificare sul campo la praticabilità delle norme e di seguire l’andamento della curva pandemica, assecondandone il trend discendente.

La UIL Scuola, considerata la complessità degli ambiti da disciplinare, troppo spesso ignorati dalla politica, ha proposto l’attivazione immediata di un monitoraggio a partire da lunedì  quando si potrà capire lo stato reale della situazione e, con confronti tematici, affrontare e risolvere le molteplici problematiche con specifico riguardo a quelle che attengono al personale (organico c.d. Covid, proroghe, sostituzione del personale assente e/o dimissionario, etc.). A tal riguardo ha riproposto con forza il tema della mancanza di tutele nei riguardi dei lavoratori c.d. ”fragili”, la cui condizione non rientra nelle ipotesi contemplate dalla normativa specifica (lavoratori in stato di gravità, malati oncologici, etc.), che continuano a subire forti penalizzazioni economiche a causa del calcolo delle assenze nel compArto”.

Una nota di Giancarlo Turi e Rosa Cirillo