L’1 e il 2 giugno immersione nella cultura, i fiori e la storia a Fara in Sabina

Nel cuore del borgo medievale di Fara in Sabina, lungo la passeggiata di viale Roma, torna la manifestazione “Passeggiando tra le rose”, organizzata e promossa dalla Pro Loco di Fara in Sabina APS insieme al Sabina Garden Club con il contributo della Regione Lazio. Si tratta di una mostra-mercato giunta alla sua sesta edizione e dedicata alla regina dei fiori che, da sabato 1° giugno a domenica 2 giugno, riempirà di colori e profumi il centro storico di Fara. Un’occasione imperdibile per immergersi in un mondo ricco di suggestioni, alla scoperta delle ultime novità del settore florovivaistico e tante altre curiosità. In programma infatti ci sono numerosi eventi per tutti i gusti dedicati a vari temi tra cui la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale (in ogni sua specificità e diversità biologica) e la promozione dei prodotti tipici locali e dell’artigianato.

“Passeggiando tra le rose” racchiude molte sorprese. Tra fiori, conferenze e prelibatezze, ci sarà infatti anche l’opportunità di scoprire i segreti e i misteri del borgo medievale di Fara in Sabina e del Museo Civico Archeologico. Grazie allo staff dell’ufficio turistico comunale e del museo i partecipanti potranno quindi conoscere l’affascinante storia di questo territorio, ma soprattutto scoprire il prezioso patrimonio conservato tra le sale museali. E anche domenica 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, sia il Museo Civico (orari visite guidate: 10, 11:30, 14, 15:30, 17) sia il Museo del Silenzio (orari visite guidate 11, 12:30, 15, 16:30) resteranno aperti. Il numero massimo di partecipanti per ogni visita guidata è di 20 persone. Per info e prenotazioni è possibile chiamare i numeri 0765.277321 (gio. ven. sab. dom. e festivi) e 3802838920 oppure scrivere una mail a visitfarainsabina@gmail.com.

Il Museo Civico Archeologico
Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina, inaugurato nel 2001 nello storico Palazzo Brancaleoni (edificio di epoca rinascimentale situato nella piazza del Duomo), custodisce un patrimonio storico e artistico di inestimabile valore. Tra le sue mura, infatti, si celano segreti e misteri che affascinano visitatori di ogni età. Le sale espongono reperti archeologici principalmente provenienti dagli scavi condotti, a partire dagli anni ’70 del Novecento, nei due siti maggiormente significativi dell’evoluzione storica del territorio comunale e più in generale della Sabina Tiberina: l’insediamento dei Sabini sulla riva sinistra della media valle del Tevere con la fondazione di Cures, capitale storica della Sabina e la città di Eretum.

Si tratta dunque di reperti, appartenenti a due insediamenti importanti più volte citati dagli scrittori romani per il ruolo che svolsero nella storia della fondazione di Roma e della civiltà romana, che raccontano di epoche passate, dei loro segreti e dei loro misteri: la peculiarità dei materiali del museo e il fatto che essi provengono da due scavi diversi per tipologia – uno di abitato (Cures) e l’altro di necropoli (Eretum) – ha consentito di ricostruire, nel raffronto tra “città dei vivi” e “città dei morti”, un ritratto della società sabina che, fino ai primi del ‘900, costituiva una sorta di “zona grigia” nel quadro delle culture dell’Italia antica.