“Lo scorso 30 agosto, il Comune di Rieti ha reso noto con un comunicato stampa che per quanto riguarda il progetto di sviluppo termale di Fonte Cottorella, ‘’Amministrazione comunale sta lavorando, attraverso gli uffici competenti e insieme alla proprietà, a una prima fase di interventi di potenziamento’”. Lo afferma Marco Palmerini, Segretario Generale dell’Ugl Rieti.
“Il comunicato del Comune di Rieti, non si sa a firma di chi – prosegue il Segretario – informa che ‘la proposta progettuale, relativa al solo ampliamento dello stabilimento d’imbottigliamento esistente, è stata esaminata dalla Commissione Tecnica interna il 19 giugno con parere favorevole’. L’Ugl ha sempre affermato il giusto diritto dell’Imprenditore di sviluppare la produzione dello stabilimento di Fonte Cottorella, più bottiglie riempite, corrispondono sicuramente a un maggior numero di lavoratori occupati”.
“La domanda che poniamo a questo punto all’Amministrazione Comunale – continua Palmerini – è questa: che fine hanno fatto le opere che dovevano essere già da lungo tempo realizzate dal gestore dell’Antiche Fonti di Cottorella S.p.A? Nella relazione tecnico – finanziaria relativa al rinnovo della concessione mineraria trentennale, datata 1989, la società come corrispettivo allo sfruttamento delle sorgenti, si impegnava a realizzare delle opere a servizio della città di Rieti, costruendo una piccola cittadella termale. Nella relazione necessaria all’affidamento, è previsto un centro sanitario e congressuale, la realizzazione di zone verdi, sportive e ricreative, con un nutrito elenco di strutture da costruire. L’impegno economico promesso dalla società, ammontava nel 1989 a 1.940.000.000 di lire, oltre un milione di euro che rivalutati ad oggi sarebbero molti di più, un somma necessaria per affrontare le spese da sostenere per la realizzazione delle opere entro il 1995. A distanza di anni cosa è stato realizzato? La risposta i cittadini la conoscono già”.
“La richiesta che facciamo all’Amministrazione Comunale – conclude Palmerini – è quella di perseguire l’autorizzazione all’ampliamento dello stabilimento d’imbottigliamento, ma allo stesso tempo pretendere la realizzazione delle opere promesse come giusto ristoro alla Città. Nel caso contrario ci vedremo costretti a tutelare gli interessi della città nelle sedi competenti”.