L'UDC REATINA SULLA VICENDA DEGLI SPORTELLI AGRICOLI DI ZONA

Piana reatina

La vicenda dei Saz, gli Sportelli Agricoli di Zona, divenuti nel tempo un importante riferimento per gli imprenditori agricoli della Regione, sportelli che l’assessorato regionale ha deciso di ridimensionare nel numero, da 32 a 5 è una problematica molto sentita nella nostra città.

Anche se ben si comprende la scelta della Regione Lazio ed in particolare dell’Assessorato all’Agricoltura di razionalizzare la presenza dei Saz (sportelli agricoli di zona) è comunque di particolare importanza uno sportello a Rieti e non solo perchè capoluogo di provincia ma anche per la vocazione agricola della piana reatina, dimensionalmente rilevante in valore assoluto ( più di 10.000 ettari seminativi).

E’ per questo che l’Udc di Rieti si impegnerà per verificare la possibilità che l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio riapra uno sportello nella nostra città. Nei giorni scorsi una associazione professionale dell’agricoltura ci ha fatto sapere sulla stampa locale che dobbiamo essere felici per non avere più un Saz a Rieti perchè alle esigenze dei nostri agricoltori ci pensa lei con i propri centri di assistenza: ma le vicende che riguardano una associazione niente hanno a che fare con una presenza istituzionale.

Si facciano gli interessi di tutti gli agricoltori e non solo di quelli iscritti ad una associazione: oltretutto per garantire la libertà alle imprese agricole di iscriversi anche ad altre associazioni professionali comunque presenti sul nostro territorio.

Emblematica anche la vicenda del Consorzio agrario di Rieti, che con un bando di gara     del Ministero dello Sviluppo Economico, nello scorso anno, era stato posto in vendita. In tale occasione i consorzi agrari confinanti potevano acquistare, avendo la prelazione, ma nessun consorzio agrario si è fatto avanti per salvare l’azienda con i suoi posti di lavoro e investendo sul nostro territorio.

Oggi apprendiamo la notizia che il Consorzio Agrario di Viterbo aprirà delle sedi nella nostra provincia. Vorremmo sapere anche, con questa presenza,   che tipo di piano industriale sia previsto; di che sedi si tratta?  Verrà svolta solo attività meramente commerciale, per di più in concorrenza con privati imprenditori commerciali che da anni faticano per affermarsi rischiando sulla loro pelle o verranno fatti investimenti per il settore agricolo della nostra piana reatina?

E ancora: esiste una ricaduta occupazionale seria per la nostra città con la venuta di un Consorzio agrario di un’altra provincia? E’ previsto un piano di riassunzione dei quattro dipendenti del Consorzio Agrario di Rieti? E ancora per la nostra agricoltura, un esempio per tutti: la preminente vocazione cerealicola della piana reatina richiederebbe una valorizzazione dei prodotti coltivati attraverso la costruzione di una filiera in loco.  Il primo punto che interessa le imprese agricole è quanto vengono pagati i loro prodotti, perciò, perchè non fare come avviene in altre città costituendo presso le Camere di Commercio dei comitati prezzi dei prodotti agricoli?

In questo modo si renderebbero almeno trasparenti i prezzi e si potrebbero concertare delle politiche di valorizzazione, prevedendo: degli aiuti ai trasporti dei prodotti, la programmazione delle colture nei vari territori omogenei, la tracciabilità del prodotto o la creazione di un marchio, ecc… Quindi per il bene dell’agricoltura della piana reatina bene i programmi seri con investimenti infrastrutturali dei quali le piccole imprese agricole hanno tanto bisogno, male le operazioni di propaganda fatte senza investimenti economici importanti solo nell’interesse di una parte e non dell’intera categoria.