L'ASSESSORE DIANA IN MERITO AI CONTRATTI SWAP DEL COMUNE DI RIETI

Ass. Giuseppe Diana

"Come avevo già annunciato, credo sia opportuno fare chiarezza definitivamente sulla complessa questione dei derivati del Comune di Rieti. Sin dal mio insediamento mi ero impegnato in consiglio comunale ad affrontare e risolvere l’oneroso problema degli swap e così ho fatto.

La conferenza stampa dell’opposizione, in cui erano presenti esperti della materia e che ha evidenziato la possibilità di ipotetici guadagni occulti da parte delle banche nei confronti dell’amministrazione comunale, è sicuramente apprezzabile sul piano della volontà, ma arriva con circa due anni di ritardo rispetto ad analoga azione da me intrapresa nei confronti degli istituti bancari interessati.

Con similare studio effettuato dai miei uffici, infatti, avevamo già evidenziato all’epoca che vi era la possibilità di andare incontro a ingenti danni economici per le casse comunali, con un ‘piccolo’ particolare: il costo dell’operazione di estinzione (mark to mark) in quella fase ammontava a circa 1 milione e 800mila euro. Per questo ci siamo sentiti in dovere, considerato l’effettivo danno economico, di intraprendere specifica azione legale nei confronti delle banche. Tale azione legale, però, è stata abortita a seguito delle mutate condizioni dei mercati finanziari intervenute a causa della nota crisi globale, poiché, grazie al notevole ridimensionamento dei tassi di interesse, il Comune è riuscito a liberarsi definitivamente dei derivati con un minimo esborso finanziario, pari complessivamente a circa 80mila euro.

Per quanto riguarda i conteggi complessivi dell’operazione, si possono così riassumere: gli up front (anticipazioni) concessi dalle banche per i tre contratti degli swap ammontano a 980mila euro, gli interessi a credito (somme pagate dalle banche al Comune) risultano di 497mila euro, per un introito complessivo nelle casse comunali di 1 milione e 477mila euro. Gli interessi a debito (rate swap, interessi pagati dal Comune alle banche) e il costo per l’estinzione sono di 1 milione 219mila euro. Il guadagno a favore dell’ente è quindi di 258mila euro. In conclusione, la delucidazione lessicale tra prestito e differenziale è di facile intuizione: il Comune di Rieti ha complessivamente ricavato dall’operazione (maggiori risorse per il bilancio comunale) circa 250mila euro. In questo caso, e forse a qualcuno potrebbe dispiacere, l’assessore Diana è stato solo fortunato.

Spero, quindi, di essere stato chiaro nei confronti dei cittadini, nel senso che i contribuenti, per tale vicenda, non hanno subito danni. Potrei essere d’accordo con l’opposizione qualora, e mi sembra sia questo ciò che hanno evidenziato i tecnici nella conferenza, si faccia riferimento al fatto che il Comune poteva guadagnare di più per i contratti in questione che probabilmente nascondevano costi occulti.

Premesso che l’amministrazione è disponibile all’incontro con gli esperti per affrontare insieme la vicenda, il problema deve essere posto nei giusti termini e cioè: partendo dal presupposto che abbiamo guadagnato circa 250mila euro, vogliamo agire in sede legale nei confronti delle banche per provare a incassare ancora di più? Forse anche un milione in più? Probabilmente sì, ma si può anche perdere, con costi che potrebbero essere superiori ai vantaggi ottenuti. Resta il fatto che sono comunque disponibile a una decisione condivisa".