INDAGINE CONGIUNTURALE FEDERLAZIO, RINALDI: MANCANO POLITICHE ESPANSIVE, SOLO AZIONI DIFENSIVE

Carmine Rinaldi

Il Presidente della Federlazio di Rieti Carmine Rinaldi, affiancato dal direttore Antonio Zanetti,  in occasione della presentazione dell’indagine congiunturale sulle piccole e medie imprese del Lazio relativa al primo semestre 2011, afferma che occorre far ripartire una domanda forte da parte sia del comparto privato che di quello pubblico ed è giunto il momento che la Regione torni a fare investimenti produttivi capaci di innescare un vero, duraturo, ciclo virtuoso poiché, ribadisce il presidente Rinaldi, è la crescita che latita, sono le politiche espansive che mancano, presi come siamo a mettere in campo azioni difensive che hanno l’effetto di accelerare ulteriormente la spirale depressiva.

Tra le proposte avanzate, la revisione dei contenuti del Patto di stabilità, un aumento della tempestività dei pagamenti della pubblica amministrazione, che resta uno dei problemi piu’ sentiti dalle imprese, azioni volte a favorire le esportazioni delle Pmi nei mercati esteri visto che l’export della provincia di Rieti è aumentato solo dello 0,6% tra il primo semestre 2010 ed il primo semestre 2011, velocizzare la realizzazione delle infrastrutture, dei piani integrati cittadini e di un piano di housing regionale, potenziare le reti di impresa e la promozione dell’imprenditoria giovanile come emerso nel corso della recente manifestazione ‘Rieti Innova’ organizzata con Consorzio Industriale e Camera di Commercio di Rieti.

In merito ai dati presentati, ha spiegato Zanetti, il primo semestre 2011 gli imprenditori che dichiaravano una stazionarietà in ordinativi e fatturato si sono divisi in coloro che hanno registrato aumenti ed in coloro che hanno registrato diminuzioni. Il 25,7% degli imprenditori ha dichiarato di aver effettuato investimenti a fronte del 30,8% del secondo semestre 2010, mentre coloro che hanno rilevato aumenti nel livello della produzione sono passati dal 12,8% al 25,7%. Stesso trend per livello ordinativi dall’Italia e fatturato, mentre tra le problematiche riscontrate dagli imprenditori si segnala l’insufficienza della domanda per il 23,3% degli intervistati, i ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione per il 25% ed i ritardi nei pagamenti da parte di clienti privati per un ulteriore 25% del campione. Zanetti ha sollevato infine la questione credito, in quanto si registrano da parte degli Istituti bancari aumenti sconsiderati nei tassi di interesse oltre che ritardi nella concessione degli affidamenti.