Incontro tra Comune di Rieti, Garante Infanzia e Adolescenza, scuole e sindacati. Tanti i temi trattati

Nella mattinata del 23 settembre 2020 nella sala riunioni del Comune di Rieti si è tenuto un importante tavolo di confronto tra Amministrazione comunale rappresentata dall’assessora ai Servizi Sociali, Giovanna Palomba, dall’assessore all’Urbanistica, Antonio Emili, e dalla consigliera con delega alla Scuola, Letizia Rosati.

Presenti il Garante Infanzia e Adolescenza della Regione Lazio, Jacopo Marzetti, tutte le sigle sindacali e i rappresentanti degli istituti scolastici, delle scuole paritarie e degli asili nido convenzionati.

Sul tavolo i temi legati alla salute e all’istruzione durante la pandemia Covid con la ripresa delle lezioni, il trasporto scolastico, le mense, la DAB, ma anche lo sciopero della scuola previsto ad oggi per il 24 e 25 settembre 2020

Ad aprire i lavori l’assessora Giovanna Palomba, con i saluti iniziali, poi la parola è stata passata al Garante:

“Come Garante dell’Infanzia e Adolescenza vado a toccare un dato oggi delicato, il diritto alla salute e il diritto allo studio. Il tema – commenta Jacopo Marzetti – non è semplice al di là del Covid. C’è la questione docenti, con tutto quello che ne viene: responsabilità, salute, possibilità di lavorare in tranquillità.

È un momento in cui la scuola e i ragazzi sono tornati al centro dell’attenzione delle Istituzioni e dei media, e questo è un dato positivo. Dobbiamo iniziare oggi a pensare come poter utilizzare questa fase per il domani. Arriverà una forte somma di denaro che mi auguro le regioni utilizzino per la scuola. Abbiamo bisogno di strutture più adeguate e gli istituti, soprattutto per il territorio reatino, necessitano di maggiori interventi.

Oggi – prosegue Marzetti – è importante la questione della collaborazione scolastica. Ho fatto visita ad altri capoluoghi di provincia della Regione Lazio e ribadisco che c’è bisogno di collaborazione tra tutti, senza fare a braccio di ferro. Ci vuole grande senso di responsabilità. Da Garante non potrei mai essere allo sciopero, ma in questa fase interrompere le lezioni non è facile, chiedo una forte comprensione del momento anche ai sindacati. Ben vengano le critiche e i suggerimenti, che poi chiaramente riporterò al nazionale.

Propongo Rieti come capofila per inserire negli istituti scolastici dei presidi con presenza di pediatri.

Ultimo punto importante è quello legato alla disabilità – conclude il Garante – dobbiamo capire come intervenire per aiutarli e tutelarli. I problemi sicuramente ci saranno, ma come Istituto che rappresento siamo pronti ad interventi che migliorino la situazione.”

Successivamente a prende la parola è stata Francesca Coscarella, CISL Roma Capitale Rieti: “Ringraziamo per questo invito, le nostre categorie rappresentano tutti i lavoratori della scuola. Volevamo conoscere le condizioni della scuola nel nostro territorio. Abbiamo in questi giorni incontrato anche la Provincia di Rieti sia per gli spazi idonei per lezioni in presenza e non in DAB durante questa fase Covid.

Ringraziamo gli insegnanti che si sono adoperati per offrire formazione ai ragazzi e supporto affettivo-emozionale nonostante le lezioni a distanza. C’è la preoccupazione di Istituti ormai obsoleti e che hanno bisogno di una rigenerazione vera, non solo di una ristrutturazione. Bisogna ripensare ad una idea di scuola del territorio che non vada a ristrutturare solo l’esistente mettendo a rischio gli studenti, ma un’idea ecologica compatibile con il territorio sismico nel quale viviamo.

Poi ci sono le questioni mense e trasporto scolastico. Capire se si e in grado di affrontare anche economicamente una nuova modalità di fruizione legata alla pandemia. Come CISL – conclude Coscarella – riteniamo che sia importante in questo momento complicato, e che purtroppo durerà ancora per altro tempo, che Rieti possa mettere in piedi un tavolo inter-istituzionale con tutti i soggetti sul territorio che possano coordinarsi di fronte ad ogni criticità. Anche un raffreddore oggi può mettere in allarme una classe.”

“Le sigle sindacali hanno sempre voluto dare il loro apporto – commenta Roberto Melchorre della UILScuola – ma spesso la ministra è andata da sola per la sua strada. La UILScuola aveva chiesto il mantenimento dei precari nella scuola, per garantire la formazione in presenza almeno fin dal 24 settembre.

I sindacati confederali e la UIL in particolare non hanno mai voluto uno scontro frontale con gli Enti, ma ha sempre cercato una collaborazione. Chiediamo soprattutto una maggiore collaborazione tra i sindacati del settore scuola. Non sempre ci siamo riusciti purtroppo.

La UILScuola darà la sua massima disponibilità, sennò la questione diventerebbe di principio e non di sostanza. Noi siamo per la didattica in presenza, è questo l’obiettivo da perseguire. Abbiamo contattato molte famiglie con disabili in famiglia, questi ragazzi trovano oggi difficoltà a reintegrarsi. Un plauso a presidi, insegnanti e personale scolastico i quali stanno affrontando nel migliore dei modi questa difficile fase.” Conclude Melchiorre.

“Abbiamo bisogno di un maggior numero di docenti perché non ne abbiamo a sufficienza per un giusto ricambio, soprattutto in casi di emergenza” – commenta la preside Santarelli.

“Per quanto riguarda gli asili nido in concessione con le cooperative – commenta Cinzia Rosati – al momento sembra che il personale che è in servizio deve fare fronte ad un aumento di carico lavorativo e quindi e necessario reintegrare il loro monte ore prima di effettuare nuove ed eventuali assunzioni.”

“Come UIL condividiamo quanto esposto su sicurezza, presenza a scuola e chiarezza per la ripartenza.” Commenta Alberto Paolucci.

“Condividiamo quanto già detto – afferma Stefano Rinaldi della CGIL – c’è necessità sapere i siti dove non si può fare scuola ed il numero dei docenti mancanti, ossia, avere un quadro completo. Avere un tavolo tecnico dove chiudere una partita che ci permetta di essere in grado di gestire bene l’emergenza. Un Protocollo di Intesa con Enti, sindacati e scuole. Sarebbe opportuno incontrarci anche sul tema trasporto. Dobbiamo lavorare per garantire il miglior futuro ai nostri giovani”, conclude Rinaldi.

“Per quanto riguarda le scuole paritarie non abbiamo mai smesso di lavorare, la nostra palestra sono stati i centri estivi che hanno seguito in maniera sicura i ragazzi – afferma Simona Santoro – abbiamo messo in piedi 4 centri estivi per l’infanzia e 1 per la primaria. Vista questa possibilità abbiamo anche rimodulato l’apertura delle scuole. Sulla scia di questa esperienza estiva abbiamo deciso quindi di ripartire il  14 settembre

Le scuole paritarie danno una grossa mano alle famiglie e su una grande richiesta da parte dei genitori abbiamo lavorato ad un protocollo sottoposto alla ASL di Rieti, abbiamo sostenuto degli incontri con le famiglie dove abbiamo esposto le nostre modalità di accesso a scuola. La prima settimana molto positiva, con bimbi molto bravi a seguire le regole (più degli adulti), mascherina, lavaggio mani, distanziamento.

Sanifichiamo costantemente, ma non abbiamo ripreso la mensa. Abbiamo creato dei riquadri in palestra dove i bimbi sono presenti, ma distanziati e stiamo cercando di capire se la pre-scuola che stiamo portando avanti possa funzionare.” Conclude la Santoro.

“Concordiamo su tutto quanto affermato e siamo disponibili ad interagire con tutti per trovare le migliori soluzioni – ha invece dichiarato Pietro Santarelli dell’UGL.

“Ringrazio tutti i presenti. Lo sforzo per mettere le scuole in condizione di poter ripartire e lavorare è stato immane – commenta l’assessore Antonio Emili – e vi dico che il compito è tutt’altro che semplice.

Assieme alla Palomba e alla Rosati fin da subito, fin da quando il Governo ha iniziato a dare notizie della volontà del Ministero di riaprire le scuole a settembre, pur mancando linee guida anti Covid, ci siamo messi al tavolo per identificare le criticità interne ed intervenire. Le linee guida sono arrivate solo il 26 luglio, ma non ci siamo perso d’animo e già da giugno ci siamo messi al tavolo a lavorare focalizzando le forze tutte sulla sicurezza degli edifici.”

“C’è bisogno che nel tavolo inter-istituzionale che sta nascendo sia presente anche il Commissario Legnini – commenta Paolo Bianchetti della CISL – in quanto non si può parlare di sicurezza Covid senza prescindere dalla necessità assoluta di costruire nuovi edifici scolastici antisismici e di porre in essere tutte le deroghe necessarie per abbattere la burocrazia.”