Il teatro nella didattica. Andato in scena al Marconi: “Chi sveglierà Biancaneve?”

Recentemente l’attrice britannica Keira Knightley ha aspramente criticato i Classici Disney, in particolare la sublime triade composta da Biancaneve e i Sette Nani, Cenerentola e La Bella Addormentata nel Bosco, affermando che essi promuovono una visione sottomessa della figura femminile che vede la felicità nell’avere accanto un uomo, possibilmente nobile e facoltoso.

Questa convinzione, malsana e fuorviante, circola in verità già da molti anni in rete ed ha un’influenza così preminente da condizionare perfino le scelte degli stessi studi cinematografici Disney: ormai completamente alla deriva, essi si stanno da tempo dedicando alla sterile produzione ininterrotta di live-action dei Classici originali, smarrendo, ormai in via pressoché irrevocabile, il fascino del disegno a mano e la magia che solo un cartone animato può veicolare.

La rappresentazione teatrale intitolata “Chi sveglierà Biancaneve?” andata in scena questa mattina, 13 giugno 2019, presso la Scuola dell’Infanzia “G. Marconi” di Rieti ben s’inserisce nel proseguo di una tradizione che ormai in questo plesso va avanti da anni, nella consapevolezza che il teatro sia dotato di una potenzialità didattica enorme per i bambini, esortandoli a vincere la ritrosia e la timidezza tipiche della loro età, oltreché offrendo loro un’opportunità di miglioramento dell’eloquio e una visione della vita assai incantevole che disgraziatamente, con il passare degli anni, tende a smarrirsi.

Accanto a questi obiettivi, quest’anno ci si è prefissato qualcosa di più: l’intento è diventato quello di ironizzare sulle interpretazioni circolanti sul web, che tanto biasimano il desiderio di una fanciulla di trovare un uomo che possa aiutarla e amarla eternamente.

La preparazione è risultata lunga e faticosa, con le Insegnanti che hanno seguito i bambini passo passo nell’apprendimento delle battute e nel complessivo intendimento del testo.

Gli abiti di scena sono stati un’esatta imitazione di quelli originali, mentre la trama è stata rivisitata in maniera originale e sorprendente, con un finale inedito che ha stupito non solo i bambini ma anche il pubblico, che ha partecipato numeroso alla rivisitazione di questa fiaba senza tempo e ha ammirato la bravura e l’entusiasmo con cui i bambini l’hanno saputa raccontare.