Il Consiglio Comunale di Rieti approva il Bilancio di Previsione 2024-2026 e il D.U.P.

Il Consiglio Comunale della Città di Rieti ha approvato il Bilancio di Previsione 2024-2026 e il D.U.P. contenente gli obiettivi strategici e le linee di programmazione per i prossimi tre anni.

Il Presidente del Consiglio Comunale Claudio Valentini:
“Esprimo il mio rammarico per la scelta della minoranza di abbandonare l’aula, privando l’Assemblea della discussione su un argomento così importante come il Bilancio, spero che in seguito si possano trovare le condizioni per riprendere un confronto istituzionale costruttivo tra maggioranza e opposizione”.

L’Assessore al Bilancio Andrea Sebastiani:
“Non comprendo la scelta politica dell’opposizione di lasciare l’aula prima della discussione di punti così importanti iscritti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale odierno. Sarebbe stato un confronto costruttivo nell’interesse dei cittadini che tutti rappresentiamo su scelte in materia di società partecipate, di recupero dell’evasione tributaria, di indirizzi strategici sul patrimonio immobiliare, a partire dall’impiantistica sportiva. Avremmo dibattuto, pure se da opposte sponde, sulle opportunità che questa città avrà nel prossimo triennio, grazie alle risorse del Fondo Complementare Cultura e degli eventi che caratterizzeranno la stagione culturale, sportiva e turistica dopo l’attribuzione alla Città dell’Aquila, che Rieti condivide, della possibilità di fregiarsi della nomina a Capitale Italiana della Cultura 2026 e dopo aver ottenuto la possibilità di ospitare i Campionati Europei Juniores di atletica leggera e i Campionati Mondiali di volo a vela. Nel prossimo biennio getteremo le basi perché gli eventi del 2026/2027 possano rappresentare un importante volano di sviluppo per Rieti. Sarebbe stata anche l’occasione, quella di oggi, per anticipare le prossime delibere di affidamento della gestione della cura del verde urbano e dei servizi cimiteriali alla nostra società municipalizzata. Le opposizioni hanno scelto di far mancare il loro contributo su tematiche di questa rilevanza, venendo così meno al mandato elettorale assegnato dagli elettori”.