Ha fatto rientro a casa il personale del C.E.R. di Rieti che ha preso parte ad un’importante esercitazione internazionale. Lo scenario: un’onda di maremoto innescata da una frana del vulcano sottomarino Palinuro si abbatte sulle coste del Tirreno meridionale e in particolare della provincia di Salerno, colpendo aree residenziali, industriali, portuali, agricole e beni culturali. Numerose le vittime e i dispersi, sia in mare che sulla terra ferma. Diverse imbarcazioni affondate o danneggiate. Sversamenti di materiale inquinante in mare aperto e in prossimità della costa. Strade bloccate. Allagamenti. Blackout.
È questo lo scenario dell’esercitazione internazionale sul rischio maremoto che è andato in onda lo scorso fine settimana e svoltasi nella Provincia di Salerno e che ha visto protagonisti, tra gli altri, i Volontari del C.E.R. di Rieti, nell’ambito del progetto Twist – Tidal Wave In Southern Tyrrhenian Sea – cofinanziato dalla Commissione Europea. L’esercitazione è stata organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con la Regione Campania, in collaborazione con Prefettura e Provincia di Salerno, con il coinvolgimento della città capoluogo e degli altri comuni costieri salernitani.
Nel corso delle tre giornate di attività sono stati circa 2.500 gli uomini e le donne del sistema nazionale di protezione civile che hanno preso parte alle operazioni, sia nei centri di coordinamento locali e nazionale sia sugli scenari operativi allestiti a Salerno e in altri nove comuni della costa. Decine di mezzi – tra cui elicotteri, natanti, ambulanze e unità mobili – e due posti medici avanzati hanno permesso di simulare con efficacia le attività e di supportare tutte le diverse fasi dell’esercitazione”. “I compiti assegnati al personale del C.E.R. Protezione Civile di Rieti – dichiara in una nota il responsabile, Crescenzio Bastioni – sono stati quelli di supportare le attività delle unità operative del Raggruppamento nazionale telecomunicazioni di emergenza, in particolare attivando le struttute dedicate alle comunicazioni satellitari e gestendo i canali radio di comunicazione tra i Centri operativi e le squadre dispiegate sul territorio coinvolto dall’emergenza.
“Per noi è importante prepararci ed esercitarci, come abbiamo fatto anche in questi giorni – prosegue Bastioni – il risultato di testare l’efficacia e la validità di un modello di intervento per fronteggiare una grande emergenza è stato raggiunto, con ciò tenendo sempre presente il nostro obiettivo primario: l’interesse generale della popolazione. Ed in questo ha ragione il Capo Dipartimento Gabrielli, quando afferma che dovremo sempre più coinvolgere i cittadini, dando loro tutte le informazioni per essere consapevoli dei rischi e sapere come comportarsi correttamente in caso di una eventuale emergenza. Noi, come C.E.R. Protezione Civile di Rieti, ci stiamo impegnando al massimo in tal senso: già da tempo abbiamo intrapreso l’iniziativa di incontrare i cittadini dei quartieri, per spiegare loro quali sono i rischi presenti nel territorio in cui viviamo e come fare per difendersi da tali pericoli. Il quinto della serie di incontri programmati con i quartieri e frazioni, lo terremo con gli abitanti del centro storico di Rieti, mercoledì 30 ottobre alle ore 16:30, presso la Sala San Nicola del Palazzo Vescovile, in via Cintia 81”.