Il 24 marzo a Posta inaugurazione restituzione affreschi della “Porta della Gabella” del 1577

Il 24 marzo 2019 Posta vivrà la restituzione di uno dei tasselli più importanti della sua storia, parliamo degli affreschi del Dazio (del XVI seceolo), riportanti le tariffe dei beni che transitavano nell’antico Borgo.

La restituzione sarà anticipata da un convegno che si realizzerà nell’ex convento di San Francesco. A seguire l’inaugurazione degli affreschi della Porta della Gabella con la benedizione del vescovo di Rieti Domenico Pompili. Come riporta Frontiera negli affreschi sono presenti anche le figure dei Santi Patroni Rufina e Felice.

La porta della Gabella
Il nome di Posta è legato alla funzione che aveva il luogo dove poi fu edificato il paese, ovvero dove si faceva la “posta” per la riscossione dei dazi.

Era qui infatti che si riscuotevano le tasse sugli scambi e sui consumi di merci. Nella parte alta del paese, a fianco del convento di San Francesco esisteva una porta che dava accesso al mercato che si svolgeva nella piazza antistante il convento. Era questa la cosiddetta gabella, dove i doganieri, o gabellieri, avevano il compito di riscuotere le tasse sulle merci che entravano in città per essere vendute e, all’epoca, si accettavano pagamenti in denaro o in merce. Le merci soggette a tasse andavano dalle verdure, alla frutta, alle carni, al mosto, il grano, il sale ecc.