INAUGURATA LA CASA FAMIGLIA PER MINORI L'ARCOBALENO

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Casa famiglia l'arcobaleno.jpgPienissima la sala della tensostruttura allestita davanti alla nuova Casa Famiglia per Minori inaugurata questa mattina nel quartiere di Quattrostrade in via Casale delle Monache.

La Casa Famiglia per Minori l’Arcobaleno “ Fondazione Varrone – Leo Rocca”, è stata realizzata dall’UNITALSI, sottosezione di Rieti grazie al contributo della Fondazione Varrone, con la partecipazione della DIOCESI di Rieti che ha concesso in comodato d’uso il fabbricato.

Davanti ad una platea speciale composta da molti volontari dell’UNITALSI, e dai disabili assistiti dall’Associazione, le Istituzioni locali ( la Consigliera regionale AnnaMaria Massimi, l’Assessore provinciale Michele Beccarini e l’Assessore comunale Ettore Saletti ) hanno dato il loro saluto, confermando il proprio sostegno a favore di questo progetto umanitario.

Ha aperto la cerimonia il Presidente della Sottosezione di Rieti, Dott. Andrea Ruggeri:
“ Non ci abbandonate – ha esordito rivolgendosi alla comunità presente – l’UNITALSI senza Enti come la Fondazione Varrone, le Istituzioni e tutto il popolo dei volontari non potrebbe fare nulla. Nelle nostre strutture vogliamo accogliere tutti, soprattutto coloro che non possono pagare, quindi necessariamente servono fondi, iniziative di auto-sostentamento, per dare un servizio utile. Nella società purtroppo si ha sempre più bisogno di assistenza e cura per le fasce più svantaggiate. A volte siamo l’unica risorsa per molte famiglie in difficoltà”.

Il Presidente Ruggeri ha poi ricordato che nella Casa verranno accolti i bambini dai 4 ai 18 anni affidati al Tribunale dei Minori e ai Servizi sociali. Oltre ai volontari dell’Associazione, gestiranno l’accoglienza anche due suore e psicologici ed educatori. La Fondazione Varrone ha erogato un sostanzioso contributo per finanziare i lavori per la ristrutturazione dell’immobile, per la realizzazione delle recinzione esterna e per l’installazione dell’ascensore e l’acquisto di tutti gli arredi.

La Casa Famiglia l’Arcobaleno è stata dedicata alla memoria del consigliere della Fondazione Leo Rocca che nella sua vita ha profuso particolare impegno nel volontariato.
Il Presidente della Fondazione Varrone, Innocenzo de Sanctis, dopo aver ringraziato tutti i presenti in particolare i volontari e tutti i consiglieri dell’Ente, ha ricordato commosso il consigliere Leo Rocca – Ricordo perfettamente il giorno in cui Leo insieme al dott. Alivernini, vennero da me e mi proposero di fare una Casa per bambini in difficoltà. Oggi credo che anche Leo Rocca sia in mezzo a noi, felice di questo risultato – La Fondazione Varrone conosciuta universalmente come moderno mecenate, si è attivata in questi anni in modo incisivo anche nelle attività di solidarietà e di beneficenza come ha ricordato il Presidente De Sanctis – La Fondazione è particolarmente attenta al mondo dei giovani e ha profuso particolare impegno per attività socio-culturali utili alla loro formazione.
Crediamo che, anche progetti umanitari come questi, concorrano alla crescita culturale del territorio. Siamo soddisfatti di aver sostenuto concretamente il progetto di umanizzazione del Reparto di Radioterapia dell’Ospedale de Lellis ed importante anche il progetto in fase embrionale che, prevedendo un laboratorio di ebanisteria all’interno del Carcere, si pone l’obiettivo del reinserimento e del recupero dei detenuti-.

Al termine degli interventi è stata scoperta la targa alla memoria di Leo Rocca alla presenza dei familiari e la figlia Cecilia commossa ha detto – Per me è un onore che questo importante progetto umanitario sia stato dedicato a papà che lo ha voluto fortemente, vi ringrazio anche da parte sua e aggiungo che lui ha sempre vissuto secondo i principi di solidarietà e di dedizione verso i meno fortunati.

La cerimonia è proseguita con la celebrazione eucaristica officiata da Mons. Delio Lucarelli che dopo la benedizione ai bambini ospiti, ha sottolineato – Spesso coloro che possiedono poco, danno tutto quello che hanno e questa donazione è molto gradita a Dio -. Dopo il tradizionale taglio del nastro, avvenuto sotto la pioggia, e una breve visita nella struttura, per una “fortuita” coincidenza è spuntato proprio sopra la Casa dei Minori, un meraviglioso arcobaleno.

ASSEGNATI I FONDI PER IL PIANO LOCALE GIOVANI

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studentiL’assessorato alle Politiche giovanili della Provincia di Rieti, guidato dall’assessore Francesco Tancredi, ha pubblicato l’esito del bando per le azioni territoriali del Piano locale giovani rivolto alle associazioni giovanili iscritte nella short list cui sono state destinati in totale 343 mila 430 euro.

Le associazioni hanno presentato progetti inerenti le seguenti azioni previste dal bando:
1) Arte e Cultura
2) Teatro, Musica, Spettacolo
3) Ambiente, Legalità, Educazione Civica
4) Assistenza, Integrazione, Prevenzione
5) Comunicazione, Informatica
6) Associazionismo, Benessere/Salute.

Per conoscrere la lista completa delle associazioni aggiudicatarie di fondi clicca qui

LA IRCOP SENZA BAGNOLI DOMANI AL PALASOJOURNER

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prof. MarianiUna tegola sulla Ircop Rieti che perde Simone Bagnoli.
 A far cadere l’ultima speranza l’atroscopia effettuata a Villa Stuart dal professor Pier Paolo Mariani.
Il responso è dei peggiori: lesione al ginocchio sinistro con il medico romano che ha provveduto alla ricostruzione parziale del legamento crociato anteriore.

Quindi il lungo della Ircop, se tutto andrà per il meglio, dovrà rimanere fuori almeno tre mesi. Quindi il suo rientro non avverrà prima di febbraio.
Non è da escludere che la società guardi ora al mercato per cercare di ovviare alla mancanza di un lungo che sotto canestro dovrà coprire l’assenza di Bagnoli.
 
Intanto la squadra si prepara ad affrontare la gara casalinga al Palasojourner contro la Nuova Pallacanestro Firenze.
Diretta a partire dalle 18.00 sulle frequenze di Radiomondo sui 99.9 mhz e in streaming su www.radiomondo. fm

F.C. RIETI DOMANI CONTRO L'ASTREA

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azioneVigilia di campionato per il Rieti con l’infermeria alle prese con la sindrome influenzale che ha colpito tre giocatori: Simonetti, Esposito e Pezzotti. Le loro condizioni non sono al massimo anche se non è da escludere la loro presenza in campo nella gara di domani contro l’Astrea.

Una partita impegnativa per gli amarantocelesti che dovranno cercare di tornare a casa con il bottino pieno per cercare di risalire la classifica.
A seguire la squadra guidata da mister Mariani anche gli ultras che partiranno alla volta di Roma per sostenere Petrongari e compagni. 

TIBALDI:”PUBBLICATO NUOVO AVVISO PUBBLICO A FAVORE DELLE POLITICHE GIOVANILI

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Tibaldi - Assessore Regione Lazio “Anche quest’anno, attraverso un apposito bando per le politiche giovanili, ci proponiamo di incoraggiare lo spirito di iniziativa e la partecipazione alla cittadinanza attiva dei ragazzi, promuovendo la crescita e la diffusione della cultura della legalità”. Questa la dichiarazione dell’Assessora al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili della regione Lazio Alessandra Tibaldi nell’annunciare la pubblicazione dell’Avviso Pubblico relativo al ‘Bando delle Idee’ 2009, il cui modello di domanda è reperibile su www.portalavoro.regione.lazio.it.

“Con questa iniziativa – continua Tibaldi – sviluppo diintendiamo promuovere delle azioni trasversali che vadano dallo  forme di aggregazione giovanile in ambito sportivo, culturale e ricreativo, tanto più importanti in territori spesso sprovvisti di luoghi di socialità, alla possibilirealizzazione di progetti territoriali finalizzati a nuove  opportunità di occupazione. I progetti finanziabili, destinati a giovani di età compresa tra i 15 ed i 35 anni, devono essere attuati sul territorio regionale e possono avere una copertura finanziaria nella misura massima di 30.000 euro. Quelli con un costo complessivo superiore potranno essere accettati solo se il soggetto proponente dimostri, con idonea documentazione, l’esistenza di adeguate forme di finanziamento del costo residuo. L’ammontare complessivo delle risorse destinate a questi progetti supera i 120.000 euro”.

“Le domande per il bando – ha concluso l’assessora alle politiche giovanili – potranno essere presentate entro il prossimo 7 dicembre da una pluralità di soggetti privati senza fini di lucro: enti, associazioni, cooperative e consorzi di associazioni costituiti per atto pubblico o scrittura privata registrata. Negli statuti e/o regolamenti di questi organismi dovranno essere obbligatoriamente previste delle finalità di promozione e sostegno di attività per i giovani. Potranno essere presentati anche i progetti presentati da associazioni temporanee d’impresa, in tal caso si dovrà specificare il soggetto capofila”.

REAL RIETI – MIRACOLO PICENO 11-5

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FurlamIl Real Rieti torna al successo nell’anticipo valido per la sesta giornata di campionato contro il Miracolo Piceno. Al Palasojourner capitan Furlam e compagni si sono imposti per 11-5 (5-2 il primo tempo) contro i marchigiani, apparsi comunque una formazione molto quadrata e in grado di impensierire in più di un’occasione i reatini.

Dopo le esclusioni da parte della società di Spider, Cavasin e Serginho una prima risposta da parte del gruppo è arrivata, anche se la squadra ha avuto ancora troppe pause e passaggi a vuoto durante la gara. Esordio in serie B per il reatino Marco Simeoni (nella foto) e prima rete con la prima squadra del giovane Joao Bim. In evidenza il bomber Caleca autore di 4 reti e il capitano Furlam, sempre più determinante in campo.

Real Rieti: Zani, Nebbiai, Tessaro, Bim, Adornato, Dudù, De Zordi, Beto, Caleca, Furlam, Simeoni, Urbani. All. Paolo De Simoni.

Reti: 4 Caleca, 2 Tessaro, 2 Furlam, Dudù, Bim, Adornato.

IL TUTTO ESAURITO PER "LA CONFESSIONE" DI W. MANFRE'

Walter ManfrèGrande soddisfazione degli organizzatori per il “tutto esaurito” registrato fin dai primi giorni di programmazione per “La Confessione”, spettacolo ideato e diretto da Walter Manfrè  replicato anche domenica 8 novembre, alle ore 18,  per accogliere le numerose richieste del pubblico interessato.

La rappresentazione, in scena tutte le sere alle ore 21, dal 31 ottobre e fino a domenica prossima, presso la Sala Farnese di Poggio Mirteto (RI), è un esempio di quello che la critica ha definito il “Teatro della Persona” del celebre regista siciliano.
Lo spettacolo esce dai normali schemi teatrali ponendo ogni attore/peccatore di fronte al suo spettatore/confessore in un rapporto di “uno a uno”
20 inginocchiatoi, 20 attori prigionieri della proprio peccato, della propria colpa da confessare ad altrettanti spettatori.
 
Dopo l’omelia di un prete folle, interpretato da Luigi Rendine, ogni partecipante, seduto al suo inginocchiatoio, ascolterà in solitudine la “confessione” di 10 attori di sesso opposto al proprio.
Nella rappresentazione lo spettatore se è un uomo diventa il confessore di una attrice, se donna, di un attore, amplificando così la curiosità tutta umana di spiare i peccati altrui.
Questi nomi dei 20 interpreti scelti da Manfrè per l’appuntamento sabino:
Stefano Boni, Mara Ceccarelli, Davide Celona, Chiara Condrò, Anton Giulio De Guglielmo, Antonio Di Girolamo, Fiorenzo Francioli, Andrea Lanciotti, Rosa Martino, Andrea Maurizi, Arianna Moro, Daniela Raffaella Nigro, Alessia Pellegrino, Giovanna Pellegrino, Valentina Piazza, Odette Piscitelli, Luca Rinaldi, Francesco Russo, Francesca Staibano, Alfio Zappalà.
 
Il progetto è realizzato dal Teatro delle Condizioni Avverse per l’Officina Culturale “20 case di argilla e di canna selvatica” con il patrocinio  della Regione Lazio Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport, della Provincia di Rieti  Assessorato alla Cultura e del Comune di Poggio Mirteto.
 
Ricordiamo ancora che, per la particolare struttura dello spettacolo, sono ammessi ad assistere solo venti spettatori a replica, ed è pertanto obbligatoria la prenotazione da effettuarsi telefonicamente al  numero 329.9317192.

I RADICALI SABINI SUI DOPPI INCARICHI

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Sabina RadicaleLeggiamo sulla stampa delle lodi bi-partisan alle dimissioni di Antonio Cicchetti dal consiglio provinciale, al fine dedicarsi al suo incarico in consiglio regionale e lasciare spazio a chi possa lavorare sul territorio provinciale. 
Altrettanto in passato ha fatto Anna Maria Massimi dimettendosi dal consiglio comunale.

Secondo i radicali sabini, questi comportamenti non sono così ammirevoli. In entrambi i casi i consiglieri regionali erano già in carica al  momento della candidatura (alla Provincia ed al Comune); non  immaginavano che il doppio incarico sarebbe stato duro per loro e  penalizzante per il consiglio Provinciale e Comunale?

Come non pensare che la candidatura provinciale o comunale sia stata usata solo come uno specchio per le allodole, un modo per attirare sulla  persona un consenso che altrimenti non sarebbe andato al partito che li candidava?

I radicali da sempre sono sostenitori di un sistema uninominale di tipo  anglosassone: basato sulla persona, sul suo rapporto diretto e responsabile verso l’elettorato; un sistema dove sarebbe inimmaginabile un tale comportamento.

Certo: l’uninominale di tipo anglosassone non è la legge elettorale italiana, e non c’è vincolo alle dimissioni; era quindi lecito, candidarsi a Comune o Provincia.
Ma per rispetto degli elettori cui era stato chiesto il voto per Comune o Provincia, sarebbe stato forse meglio dimettersi (naturalmente dopo l’elezione, non pretendiamo troppo) dal consiglio regionale.

SI RICONOSCA IL DIRITTO UMANO DELL'ACQUA

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Il Movimento “Acqua Pubblica e Basta!” Provincia di Rieti rivolge a tutti i Sindaci dei Comuni appartenenti all’Ato3 ed al Presidente della Provincia di Rieti in qualità di Coordinatore dell’Ato3 sig.Fabio Melilli, istanza, affinché:

1) Venga inserito all’Ordine del Giorno della prossima Conferenza dei Sindaci dell’Ato3,   l’approvazione della Bozza di Delibera allegata, con la quale:

a) Si riconosca nel proprio Statuto il Diritto Umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico.

b) Si confermi il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;

c)
Riconosca anche nel proprio Statuto che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti cittadini e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli artt. 31 e 114 del D.Lgs. n. 267/2000;

2)
Tale bozza di delibera venga inserita per la sua approvazione nel prossimo Ordine del Giorno dei Consigli Comunali, dei Comuni appartenenti all’Ato3. 
 
3) L’Amministrazione Provinciale di Rieti e la Conferenza dei Sindaci dell’Ato3 sollecitino e propongano formalmente alla Regione Lazio, ché tale bozza di delibera sia approvata dal Consiglio Regionale e che sia predisposta una Legge Regionale in merito entro il 31/12/2009. (Come già avvenuto per la Regione Puglia che non solo ha sottratto la risorsa Acqua e la sua gestione al mercato approvando tale delibera ma si è impegnata a deliberare un disegno di legge entro il 31/12/2009 che riconosca l’acqua come diritto umano e la cui gestione è senza fini di lucro. Inoltre ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale, avverso all’articolo 15 del Decreto Legge del 09/09/2009 relativo all’art. 23 bis della Legge 133/2008, in riferimento alla competenza sulla gestione della risorse idriche, per il conflitto di attribuzione in materia, relativa al servizio idrico integrato, di esclusiva competenza delle Regioni.)   
Il Governo con l’articolo 15 del Decreto Legge del 9 settembre 2009 ha modificato l’art. 23 bis della Legge 133/2008 avente per oggetto la gestione dei Servizi Pubblici Locali di Rilevanza Economica. (Acqua, Energia, Gas, Rifiuti e Trasporto Urbano)
 
La spinta privatizzatrice iniziata già con la suddetta Legge 133, continua e si accentua con le modifiche apportate all’art. 23 bis.
In sintesi, con tali modifiche, si annullano entro il 2011 tutte le attuali gestioni dei Servizi Pubblici da parte delle Spa a totale capitale pubblico.Le partecipazioni da parte degli Enti Locali in Spa quotate in Borsa devono obbligatoriamente scendere al 30% entro il 2012 (Es: Comune di Roma deve vendere entro la fine del 2012 il 21% delle sue azioni ad Acea spa, che diventerà il socio di maggioranza con il 70%, anche se in pratica lo è da sempre, soprattutto nelle decisioni da prendere.). Inoltre si inseriscono le Società Miste tra le gestioni ordinarie.
 
Tradotto: consegnare tutti i servizi pubblici degli Enti Locali in mano a speculatori privati.
Per i cittadini, già colpiti da una crisi economica che non hanno contribuito a creare ma che ne stanno pagando il “conto”, tale provvedimento rappresenta un ulteriore esborso economico, dovuto dal sicuro aumento delle tariffe della gestione dei servizi come (ACQUA, ENERGIA, GAS, TRASPORTI E RIFIUTI) che saranno privatizzati. Infatti il canone attuale sarà aumentato per effetto della quota di GUADAGNO, che spetta alla società privata che li prenderà in gestione. Oltre al fatto che nella stragrande maggioranza dei casi in cui ci sono state già privatizzazioni di tali servizi, il risultato avuto è stato fallimentare. Infatti sono aumentate le tariffe e il servizio non è migliorato. 
 
Non sappiamo bene se in queste poche righe siamo riusciti a descrivere la gravità di tale decisione, certo che è scandaloso l’ASSORDANTE SILENZIO che circonda questo provvedimento, soprattutto da parte di quei partiti politici che dovrebbero avere la funzione di “opporsi” a simili decisioni.
Ma che conseguenze provoca tutto questo nella vicenda della Privatizzazione della Sorgente “Peschiera-Le Capore” tra Ato2 e Ato3, e nella costituzione della Società Pubblica che dovrebbe (doveva) gestire il SII dell’Ato3?
 
1) Per l’Ato2 che nell’agosto 2002 aveva affidato direttamente (senza gara) ed illegalmente la gestione del suo SII ad una Società Mista, Acea Ato2 spa, secondo le suddette modifiche normative, entro 31/12/2010 vedrà cessare la gestione attuale del suo SII e dovrà fare una gara per un nuovo affidamento. Tutto questo è un ulteriore freno alla già remota speranza di risarcimento irrisorio ( 8 milioni annui, rispetto ai 400 milioni di guadagno di Acea spa) che l’Ato2 attraverso Acea Ato2 spa doveva pagare per il “prelievo” della “nostra” Acqua (Sorgente Peschiera-Le Capore).
 
2) Per l’Ato3, ammesso che il garante per la concorrenza, autorizzi la costituzione della Società Pubblica “in house” che dovrebbe gestire il SII, l’Ato3 (fino a che Acea spa non è sicura di avere per se anche la concessione sulla sorgente, non “caccerà” un centesimo) non riceverà i 3 milioni (che tra l’altro sono insufficienti per la capitalizzazione) “promessi” dall’Ato2 in cambio della privatizzazione della sorgente “Peschiera-LeCapore”. Ma tutto questo non è una novità. Già dal giugno 2007 e già prima della scelta della gestione pubblica dell’Ato3, si sapeva che L’Ato2 (Acea Ato2 spa) non voleva ratificare l’accordo che consentiva ad Acea Ato2 spa di gestire per 30 anni la sorgente “Peschiera-Le Capore” e di conseguenza che non sarebbero arrivati i soldi per capitalizzare la Società Pubblica che doveva gestire il SII dell’Ato3. In virtù di questo, se ce ne fosse stata veramente la volontà di proseguire sulla strada della Società “in house”, avrebbe potuto chiedere già dall’anno 2007, un finanziamento alla Regione Lazio, come ha fatto per esempio, l’Ato della Provincia di Viterbo, che ha ricevuto 7,5 milioni di euro per la costituzione della società pubblica che dovrà gestire il proprio SII. Tutto ciò, secondo le normative vigenti, obbligherà l’Ato3 entro gennaio 2011 ad individuare mediante gara il gestiore del suo SII.
 
Adesso è ora di fare i fatti e smascherare tutti i finti sostenitori dell’ “acqua pubbli ca”.
Non ci sono più alibi ne scusanti, se l’Ato3 e il suo Coordinatore Melilli, vogliono veramente difendere “l’acqua pubblica”, soprattutto dai provvedimenti privatizzatrici del Governo, sopra citati, c’è solo una reale e concreta possibilità che è quella che l’Ato3 approvi una delibera nella quale si dichiari e si consideri l’ ACQUA COME DIRITTO UMANO, INDIVISIBILE, INALIENABILE E BENE COMUNE, e si riconosca che la gestione del Servizio Idrico Integrato sia un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e che la cui gestione sia attuata attraverso Consorzi Pubblici (art.31 del D.Lgs. n. 267/2000) e Agenzia Speciale (art.114 del D.Lgs. 267/2000).
 
Gestioni quest’ultime che oltre a sottrarre la “nostra” acqua alle leggi di LIBERO MERCATO, consentono un notevole risparmio economico, soprattutto per i Comuni. Basti pensare che un Agenzia Speciale che gestisca l’acqua senza scopo di lucro può essere costituita con solo 120.000 euro (di cui solo 20.000 in cassa). Tutto ciò poteva essere attuato da tempo. Altra prova della non volontà di voler gestire veramente l’Ato e la “nostra” acqua, PUBBLICAMENTE.
Se l’Ato3 vuole davvero che la “nostra” acqua resti pubblica, “ora” sa cosa deve fare.
Il Movimento “Acqua Pubblica e Basta!” Provincia di Rieti, è a disposizione di tutti i Comuni dell’Ato3 per sostenerli e patrocinarli, attraverso i propri consulenti, nel percorso di pubblicizzazione dell’acqua.
 
La gestione pubblica del SII dell’Ato3 senza scopo di lucro, può costituire la base per il rilancio della battaglia per una gestione pubblica, anch’essa priva di rilevanza economica della sorgente “Peschiera – Le Capore”, oltre alla legittima richiesta di vedere assegnata alla Provincia di Rieti (Ato3) la titolarità della concessione sulla “nostra” sorgete.
Accanto a tali rivendicazioni il Movimento “Acqua Pubblica e Basta!” chiederà con tutti mezzi leciti che venga riconosciuto un risarcimento per i danni (ambientali, economici e sociali) al territorio della Provincia di Rieti, che dopo oltre 83 anni continua a subire il prelievo della “sua” acqua da parte di una multinazionale, ACEA spa, che senza essere legittimata a farlo, lucra su un bene comune come l’acqua, per far arricchire i suoi privati azionisti, senza “cacciare” un solo centesimo.
 
Per informazioni: email acquapubblicaebasta@libero.it
Per adesioni: www.facebook.com gruppo acquapubblicaebasta!!!

EMILI: ZONA DI BELVEDERE NEL PIENO RISPETTO DELLE NORMATIVE

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Giuseppe EmiliIl Comune di Rieti ha operato nel pieno rispetto delle normative e degli atti propedeutici per il rilascio del permesso a costruire nella zona di Belvedere.
Lo aveva stabilito il Tribunale amministrativo del Lazio, che aveva già negato un’ordinanza sospensiva dei lavori, e lo ha ribadito il Consiglio di Stato con sentenza del 3 novembre nella quale si respinge il ricorso presentato da alcuni privati i quali chiedevano di modificare la decisione del Tar.

Nel dispositivo del Consiglio di Stato si sancisce che il Tribunale amministrativo ha operato con indagini puntuali e verifiche approfondite. La “sicura edificabilità del lotto”, si legge, inoltre, nella sentenza, è prevista dal piano regolatore approvato in via definitiva nel 1972.
Il Consiglio di Stato ha quindi respinto l’appello presentato contro il Comune di Rieti, rappresentato dall’avvocato Stefano Duranti, e ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese legali.
 
A seguito dei due gradi di giudizio, che vedono confermare il corretto operato dell’amministrazione comunale in entrambi i pronunciamenti, il sindaco di Rieti, Giuseppe Emili, dichiara che la vicenda può dirsi conclusa.