In merito alla nota del Pd cittadino ed agli articoli di stampa apparsi in data odierna, dove si esprime preoccupazione per il mercato rionale di piazza Tevere, si precisa che nessuna intenzione di privare l’area da ipotesi di sviluppo di attività mercatale risulta mai essere stata palesata da parte dell’amministrazione comunale.
Quanto avvenuto, ovvero l’istituzione in via sperimentale di un nuovo mercato al Borgo, è l’esito dell’accoglimento di una richiesta presentata in tal senso da tutti gli espositori che il giovedì operano, appunto, in piazza Tevere, istanza prospettata in considerazione della carenza di clientela.
Nello specifico, l’associazione di categoria degli ambulanti e per essa l’Ascom di Rieti, ha sollecitato la costituzione un mercato in località Borgo a fronte della verifica dei risultati sull’andamento del mercato di piazza Tevere, che “ha mostrato un immobilismo tale da non consentire un adeguato interesse commerciale”, (in tal senso si esprime Ascom).
Il Comune di Rieti, e per esso il centrodestra che ne è alla guida, ha dato, dunque, la disponibilità a sperimentare un mercato rionale al Borgo, lasciando, però, inalterata la facoltà, a quanti ne fossero interessati tra i commercianti ambulanti, di continuare a usufruire dell’area di piazza Tevere, non soppressa.
Nel guardare con concretezza alle esigenze sia degli esercenti il commercio che degli utenti, si stigmatizza l’atteggiamento demagogico del Pd locale il quale si diletta in elucubrazioni mentali prive di fondamento, partorite da un qualche giovane allievo dell’inventore dell’auto ad aria…fritta
IL PDL RISPONDE ALLA NOTA DEL PD SUL MERCATO RIONALE
L'ASCOM SULTRASFERIMENTO DEL MERCATO RIONALE DI PIAZZA TEVERE
In merito al trasferimento del mercato rionale di piazza Tevere al Borgo, vogliamo precisare che il Comune ha deliberato a seguito di una richiesta avanzata da tutti i commercianti che frequentano il mercato di giovedì.
Da molto tempo, infatti, la presenza a Piazza Tevere è diventata antieconomica e non risponde più ai criteri di corretta gestione dell’impresa.
D’accordo con la funzione sociale del mercato ma non si può prescindere dalla necessità per le imprese di realizzare gli utili necessari per pagare le tasse e per remunerare il lavoro.
La nuova ubicazione del mercato del giovedì è condivisa dagli operatori e dall’Amministrazione e servirà sia una clientela stanziale che a quella di passaggio.
Il nostro scopo è soprattutto quello di fornire un’ottimo servizio ai cittadini e questo è possibile solo in spazi adeguati.
Precisando che a Piazza Tevere rimarranno comunque tre venditori con prodotti alimentari di prima necessità e scusandoci con i residenti ci auguriamo che il nuovo mercato possa rappresentare un’opportunità di lavoro per gli operatori e un servizio apprezzato dalla cittadinanza.
DA LUNEDI UNA CORSA COTRAL PER E DA L'AQUILA
Da lunedì 2 novembre prossimo sarà attivata una corsa di autobus Cotral tra Rieti e L’Aquila: la corsa partirà alle ore 12.30 da Rieti e ripartirà da L’Aquila alle ore 15.30.
Nel corso della prossima settimana dovrebbe inoltre essere attivata un’altra corsa, in un orario ancora da stabilire, in modo da alleviare il più possibile i disagi dei lavoratori e studenti pendolari costretti a viaggiare tra Rieti e il capoluogo abruzzese colpito dal sisma il 6 aprile scorso.
Parallelamente a ciò la Provincia di Rieti si è attivata per poter aumentare, grazie alla collaborazione di Ferrovia centrale umbra, le frequenze dei treni da e verso l’Aquila.
“L’essere risusciti a far attivare alla Cotral una corsa che unisce l’Aquila e Rieti in un orario particolarmente utile ai lavoratori e studenti pendolari – dichiara l’assessore ai Trasporti della Provincia di Rieti, Giancarlo Felici – è solo un primo passo verso il miglioramento del collegamento tra Rieti e L’Aquila. La prossima settimana – continua l’assessore ai Trasporti – valuteremo le ulteriori esigenze dei pendolari costretti a spostarsi da e verso L’Aquila, attivando un’altra corsa di bus in un orario ancora da decidere.
Contestualmente stiamo anche lavorando per rafforzare il collegamento su rotaia tra le due città, grazie alla collaborazione di Fcu. Un particolare ringraziamento – conclude Felici – mi sento di rivolgerlo alla Regione Lazio che ha finanziato entrambe le operazioni”.
PER LA CISL "LA SCUOLA MERITA DI PIU'"
Mobilitazione del mondo della scuola del reatino per la manifestazione nazionale di sabato 31 ottobre a Roma organizzata dalla Cisl contro gli ulteriori tagli previsti dal Governo sul settore dell’Istruzione.
Un’adesione massiccia, quella reatina, con oltre duecento persone iscritte, tra docenti e personale Ata, con il sostegno di lavoratori di altre categorie produttive e semplici cittadini, pronti a sfilare lungo le vie della capitale fino a piazza S.S. Apostoli dove sono previsti gli interventi del segretario generale Cisl scuola Francesco Scrima e del segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni.
“Per la CISL –spiega il segretario scuola di viale Fassini Claudio De Santis e il segretario generale Bruno Pescetelli- i tagli agli organici del personale docente ed Ata stanno provocando nella scuola italiana, con ripercussioni gravi sulla nostra provincia, una situazione insostenibile. Una facile previsione, che si sta purtroppo confermando nella realtà di un anno scolastico avviato all’insegna di un diffuso e profondo disagio.
Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Quanto sta accadendo al personale precario rimasto senza contratto -continuano De Santis e Pescetelli- è assurdo e inaccettabile, anche se è tutto il sistema a registrare un generale appesantimento delle condizioni di lavoro, che rende ancor più difficile assicurare la scuola di qualità di cui il Paese ha bisogno”.
E questi temi sono al centro dell’iniziativa di mobilitazione avviata dalla Cisl Scuola per il prossimo 31 ottobre.
“Ciò che la Cisl chiede –precisano De Santis e Pescetelli- è cambiare il piano dei tagli, di cui vanno ridotte le quantità e rivisti i tempi. Ottenere le risorse necessarie per un rinnovo contrattuale che valorizzi adeguatamente tutte le professionalità operanti nella scuola.
Combattere la precarietà attraverso scelte che superino la logica degli interventi straordinari, avviando una politica di effettiva e generalizzata stabilizzazione del lavoro. Sono questi gli obiettivi di una vertenza, che chiama in causa le scelte del Governo in sede di messa a punto della legge finanziaria, riassunta nello slogan “La scuola merita di più”.
Appare evidente che tutto il disagio, tutte le difficoltà, tutti i problemi largamente prevedibili e previsti come conseguenza della “manovra sulla scuola” decisa con la finanziaria del giugno 2008, stanno ora esplodendo dentro le aule: nell’organizzazione delle attività educative e didattiche, nella qualità del tempo e del servizio prestato all’utenza, nel lavoro e nella
vita degli insegnanti e di tutto il personale. Non è e non potrà chiamarsi riforma questo intervento che non si basa su analisi serie, che non disegna un progetto forte e arioso, che manca di anima e di un’idea di futuro.
Sono solo tagli, impoverimento delle risorse, attacco alle migliori esperienze e pratiche che la nostra scuola aveva sviluppato negli anni.
Così porta solo un peggioramento delle condizioni di cui la scuola avrebbe bisogno per rinnovarsi veramente e rispondere a quella sfida educativa che i nuovi tempi esigono ma che questa politica sembra affrontare solo con parole consumate, visioni nostalgiche, accuse pretestuose, interventi punitivi.
A queste scelte, a questa politica, a questa deriva, la Cisl si è opposta con voce ferma, con confronti estenuanti, con azioni e iniziative precise, mirate e serie. Si è opposta con la forza della ragione, con le armi della ragionevolezza, con l’orgoglio e la credibilità di una storia di organizzazione e di scuola che non può e non potrà essere accusata, da nessuno, di faziosità e ideologismo preconcetto, né di opaca autoreferenzialità o di meschino conservatorismo.
La Cisl sta portando avanti una battaglia in cui crede fortemente. Per la dignità e l’onore della gente che rappresenta, per le idee di società giusta e di buona scuola di cui tanto c’è bisogno nel nostro Paese.
I METALMECCANICI A SOSTEGNO DELLA SCUOLA PUBBLICA
Per uscire dalla crisi economica bisogna puntare sulla ricerca e innovazione, sull’università, la scuola primaria e secondaria, bene assoluto e valore aggiunto per un paese moderno proiettato verso il futuro.
E prima si interverrà per rilanciare questi settori, prima si potrà uscire dalla congiuntura sfavorevole a cui siamo costretti. Per questo motivo la Fim Cisl di Rieti, attraverso il suo segretario generale Giuseppe Ricci aderisce, con una propria delegazione, alla manifestazione indetta dalla Cisl nazionale per sabato 31 ottobre a Roma: “La scuola merita di più”.
INTERVENTO DELL'AMMINISTRATORE RITEL AL MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO
Ritel S.p.A., in persona dell’Amministratore Unico Dott. Maurizio De Filippo, prende atto della mancata presentazione, ad oggi, del nuovo socio industriale che subentri nella compagine sociale e proponga il nuovo piano industriale per la riconversione dello stabilimento ex Alcatel di Rieti.
Pertanto, considerato il mancato rispetto, da parte di tutti i soggetti coinvolti, degli impegni assunti a seguito dello spin-off Alcatel con il Protocollo del Luglio 2006, oggetto dell’odierna verifica ministeriale, Ritel ribadisce la richiesta (già formulata dall’A.U. nelle precedenti otto riunioni ministeriali dallo scorso marzo ad oggi), di formalizzazione di un nuovo impegno vincolante che assicuri immediatamente a Ritel un livello di commesse adeguato a consentire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, anche con riferimento alle esternalizzazioni (commisurate queste ultime ad un livello di commesse ALU di € 12 milioni mensili, contro l’attuale di circa € 3 milioni mensili).
Tale impegno, di durata almeno annuale, è necessario per garantire la sopravvivenza della realtà industriale di Ritel, nella sua attuale configurazione occupazionale, e per consentire, in tale periodo transitorio, in primo luogo ai soggetti istituzionali preposti, di individuare nuovi partners imprenditoriali che subentrino nella compagine sociale, presentando un serio e credibile piano industriale, finalizzato alla riconversione del sito industriale in Cittaducale; obiettivo quest’ultimo radicalmente fallito dal Protocollo del 2006.
La richiesta di un siffatto impegno, che abbia la forma e la denominazione ritenuta opportuna (“Protocollo”, “Impegno”, “Intesa”, “Atto transitorio”, Piano di contingenza” ecc.), trova origine nella mancata attuazione del Protocollo Ministeriale del 2006 e nel mancato raggiungimento dell’obiettivo di riconversione industriale dello stabilimento ex Alcatel.
La sottoscrizione di un siffatto accordo rientra certamente, contrariamente a quanto ritenuto da alcune parti sindacali, nei poteri di ordinaria amministrazione dell’Amministratore Unico, essendo specificamente finalizzata a garantire la continuità aziendale nell’attuale configurazione occupazionale.
In relazione all’attuale livello di commesse si fa presente che gli ordini di ALU si attestano a circa € 6 milioni complessivi per i tre mesi ottobre-dicembre 2009 (a fronte di forecast per complessivi € 9 milioni); nelle trattative in corso per la sottoscrizione del nuovo contratto di fornitura con scadenza al 31.12.2010, ALU si è dichiarata indisponibile a prevedere alcun minimo garantito di commesse, nonostante gli obblighi assunti nel Protocollo per il periodo biennale, successivo alla scadenza del primo triennio dallo spin off (30 anni uomo valorizzati in commesse per circa € 2 milioni mensili).
A tale proposito, al fine di evitare confuse interpretazioni delle posizioni assunte dalle parti in sede ministeriale, appare opportuno che ALU chiarisca in modo inequivoco se, nella ipotesi, auspicata da tutti, di fuoriuscita di Industrial Group dalla compagine sociale, intenda comunque limitare a ciò i propri impegni (30 anni uomo fino al 31.12.2010) ovvero se intenda incrementare, e in quale misura, il livello di commesse garantite a Ritel.
Quanto a Finmeccanica, dopo la scorsa riunione ministeriale del 23.9.2009, gli ordini veicolati tramite Jabil si sono ulteriormente ridotti rispetto ai precedenti livelli, peraltro già ampiamente al di sotto non solo delle esigenze aziendali, ma anche degli impegni assunti da Finmeccanica nei confronti di Ritel sia in sede ministeriale che contrattuale, e puntualmente ribaditi, senza alcun concreto seguito, in occasione delle precedenti riunioni.
Inoltre, Jabil ha comunicato, qualche giorno dopo la riunione ministeriale del 23.9.2009, di non essere in grado di assicurare in futuro alcuna ulteriore commessa.
Finmeccanica, puntualmente e tempestivamente informata da Ritel, dapprima per le vie brevi e quindi a mezzo telefax del 16.10.2009, soltanto in data 22.10.2009, qualche ora prima della precedente riunione ministeriale, aggiornata alla data odierna, dava riscontro alla comunicazione di Ritel nei seguenti termini.
In primo luogo, lamentava che Ritel non aveva posto in essere gli investimenti assicurati dal precedente organo amministrativo nell’aprile 2008, per adeguare la struttura produttiva alle commesse principali di Finmeccanica nei settori avionico e militare. Tale considerazione di cui non vi è traccia nelle precedenti riunioni ministeriali dimostra, se necessario, un ulteriore fallimento del Protocollo di Intesa.
In secondo luogo, Finmeccanica confermava che, come anticipato da Jabil, la situazione di “crisi oggettiva” che colpisce anche Jabil e Finmeccanica avrebbe determinato una “prevedibile contrazione” delle future commesse assegnate a Ritel; posizione quest’ultima ben diversa da quella sostenuta dalla stessa Finmeccanica in sede ministeriale, laddove soltanto un mese orsono, in data 23.9.2009, aveva espresso, invece, il convincimento che si sarebbero potuti recuperare, a breve, i ritardi accumulati nelle commesse, anche rispetto a quanto previsto dal Protocollo del 2006 e confermato nel contratto tra la stessa Finmeccanica, Ritel e Jabil dell’aprile 2008.
A tale proposito si osserva che a fronte di 60 operatori equivalenti previsti per il secondo anno, nel 2009 si è registrata una media di 13,48 operatori equivalenti, e che nel mese di ottobre, a seguito di un incremento registrato negli ultimi giorni, le attività Jabil si attestano su una media di circa 16 operatori equivalenti.
In ogni caso qualora Finmeccanica intendesse effettivamente assegnare a Ritel commesse nei settori militari e avionici, assumendo specifici impegni in tal senso, Ritel provvederà ad adeguare la propria struttura produttiva, affrontando i necessari investimenti, anche nell’attuale fase transitoria; ciò al fine di mantenere gli attuali livelli occupazionali.
Conclusivamente, l’Amministratore Unico di Ritel fa presente che non intende replicare ai comunicati e alle distorte informazioni diffuse nelle scorse settimane, anche attraverso gli organi di stampa; ciò al fine di evitare sterili polemiche finalizzate a supportare interessi di parte, in conflitto con chi persegue, invece, il salvataggio di Ritel.
Non intende neppure concorrere a sviare la presente verifica ministeriale dai reali problemi aziendali, costituiti dalla mancata riconversione industriale nei tre anni di durata del Protocollo del 2006, e dalla attuale insufficienza delle commesse di ALU e Finmeccanica a mantenere i livelli occupazionali del personale dipendente ed esternalizzato.
Le vicende relative alla compagine sociale devono essere affrontate e risolte dai soci in altra sede e non possono ostacolare la verifica ministeriale degli impegni assunti con il Protocollo, né costituire un comodo “alibi” per mettere a repentaglio la continuità aziendale.
I rapporti tra i soci, evidentemente, sono del tutto estranei alla funzione e alle responsabilità dell’attuale organo amministrativo della società, che non intende farsi coinvolgere nelle reciproche accuse dei soggetti che, con diversi gradi di responsabilità, hanno del tutto fallito gli obiettivi di riconversione consacrati nel Protocollo del 2006.
Infatti, al contrario di altri protagonisti dello “spin off” Alcatel, l’attuale organo amministrativo deve rispondere della sola gestione aziendale dal febbraio scorso ad oggi, e non delle scelte, delle “garan
zie” e del percorso che hanno condotto all’attuale situazione.
Peraltro, forte del lavoro fin qui svolto e dei risultati ad oggi raggiunti nel risanamento dell’azienda, l’Amministratore Unico non esiterà a contrastare, in tutte le sedi competenti, le scriteriate iniziative di chi persegue interessi diversi dalla sopravvivenza di Ritel .
La presente comunicazione viene formulata in forma scritta al fine di evitare distorte interpretazioni della posizione assunta dall’Amministratore Unico e di fornire una corretta informazione in primo luogo ai lavoratori per i quali si nutre il più profondo rispetto, rafforzato dal grande senso di responsabilità che stanno dimostrando nella difficile e incerta contingenza attuale.
REATINA DENUNCIATA IN STATO DI LIBERTA' CON ACCUSA DI STALKING
La Questura di Rieti ha denunciato in stato di libertà C.C., reatina, di anni 34, resasi responsabile del reato di atti persecutori previsto dall’art. 612 bis – 2° comma – del Codice Penale, recentemente introdotto con l’entrata in vigore della legge sullo stalking – 23 aprile 2009 n.38.
La C.C., legalmente separata dal coniuge, nonostante fosse già stata ammonita dalla Polizia di Stato a mantenere un comportamento più dignitoso nei confronti dei suoi familiari, nella decorsa estate ha iniziato una condotta persecutoria nei confronti dell’ex marito, con appostamenti, pedinamenti, minacce ed ingiurie, nonché un massiccio invio di SMS.
L’ex marito esasperato dai continui messaggi ricevuti dalla C.C., ma soprattutto dai numerosi tentativi di avvicinamento, attraverso asfissianti pedinamenti ed appostamenti, temendo per l’incolumità propria e per quella dei due figli minori, che hanno subito un forte stress psicologico, ha sporto denuncia presso la Questura di Rieti.
C.C. è stata, pertanto, denunciata in stato di libertà alla competente A.G. davanti alla quale dovrà rispondere del reato di “stalking” che prevede la pena della reclusione da sei mesi a quattro anni.
SI E' CONCLUSO IL CORSO PER "EDUCATORI AMBIENTALI"
Si è concluso con la consegna dell’Attestato di Partecipazione ai 35 corsisti, il corso per Educatori Ambientali organizzato da Legambiente Centro Italia con la collaborazione dello stesso Assessorato Provinciale.
Il Corso, che si è tenuto dal 12 al 26 Ottobre presso l’aula universitaria della Provincia, dopo avere fornito le basi tecniche di didattica ambientale, ha approfondito le tematiche più importanti per il nostro territorio, avvalendosi anche del contributo di docenti professionisti altamente qualificati. Particolarmente significativa la presenza di un gruppo di 10 studenti dell’ Istituto Tecnico per Geometri di Rieti, Carlo Jucci “capitanati” dalla professoressa Isabella Piperno che, oltre a partecipare in modo attivo e propositivo a tutte le discussioni, si stanno ora impegnando per riportare nella propria scuola e in altre scuole della provincia l’esperienza acquisita organizzando un proprio percorso di divulgazione di pratiche ambientali.
Grazie a progetti come questo Legambiente Centro Italia sarà una presenza ancora più incisiva e motivante nella nostra provincia.
L’Assessore Beccarini, nel suo indirizzo di saluto ai partecipanti, ha manifestato la sua soddisfazione per l’ esito dell’iniziativa preannunciando la sua intenzione di continuare la collaborazione con Legambiente e con il mondo dell’associazionismo per future e ancora più ambiziose attività a tutela e promozione dell’ambiente. Il momento di chiusura del corso per i responsabili di Legambiente Centro Italia, Gildo Balestrieri e Luigi Vincenti, è stato anche l’occasione per tracciare alcuni obiettivi in cantiere che mobiliteranno l’associazione e coloro che vorranno aderire quali:
Promozione e dimostrazione dell’autocostruzione del pannello solare termico.
Progettazione di interventi didattici nelle scuole di Educazione Ambientale.
Creazione di un vivaio piante con percorsi botanici.
Rafforzamento del Team Legambiente di Educatori e Animatori Ambientali.
Gemellaggio di una scuola Reatina con una pari struttura in Kenia (Nairobi)su tematiche d’interesse globale che permettano un vero e proprio scambio culturale ed emozionale tra le due realtà.
Inoltre è stata concessa a tutti i frequentatori del corso la facoltà di partecipare attivamente alle numerose iniziative già intraprese da Legambiente e in corso di ordinario svolgimento ivi comprese quelle legate alla gestione, all’amministrazione e al coordinamento delle attività presenti e future.
IMBATTUTA L’UNDER 21 DEL REAL RIETI
Mentre la prima squadra targata Paolo De Simoni si sta preparando per il big match di sabato pomeriggio a Terni (alle 16) contro la capolista imbattuta con quattro vittorie in altrettante gare, è iniziata nel migliore dei modi anche l’avventura dell’Under 21 di mister Piero Benedetti.
INCONTRO IN PROVINCIA SULL’UTILIZZO DELLA MANODOPERA AGRICOLA
Il 27 ottobre scorso, su iniziativa del vicepresidente della Provincia di Rieti, nonché Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Oreste Pastorelli, presso la Sala ex Giunta, è stato convocato un incontro con il direttore della Direzione Provinciale del Lavoro di Rieti, Giuseppe Diana, i funzionari della Direzione stessa, Giovanni Inches e Francesco Stoppa, i rappresentanti provinciali delle organizzazione professionali agricole, Coldiretti e Confagricoltura, per analizzare le problematiche inerenti l’utilizzo della manodopera agricola per la raccolta delle olive e delle castagne nella provincia di Rieti.
Dopo un’introduzione dell’incontro, condotta dall’Assessore all’agricoltura, sono state illustrate, dai rappresentanti della Direzione Provinciale del Lavoro di Rieti, le diverse forme di contratti lavorativi, che possono essere utilizzati in agricoltura, durante la fase di raccolta delle olive e delle castagne, ribadendo come, da parte della Direzione Provinciale del Lavoro, verranno attuate delle iniziative necessarie a favorire, in seno alle aziende agricole della provincia di Rieti, la prevenzione e l’informazione piuttosto che la repressione.