IN PREPARAZIONE DUE CORSI DI RECITAZIONE

Pascale Saccone e alcuni allieviSono in fase di preparazione due corsi di recitazione semestrali organizzati da Pascale Saccone.
Una sezione è riservata a giovani, dai 7 ai 16 anni ed un’altra è dedicata agli adulti.

I corsi sono finalizzati alla realizzazione di due commedie musicali diverse.
Le materie che si andranno ad insegnare saranno dizione, recitazione, canto e danza tenute da professionisti dello spettacolo.

Le lezioni a cadenza bisettimanale si terranno in orari pomeridiani e si svolgeranno presso Studio Danza Movimento In.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare lo 0746 27.10.64 o il 333 27.17.732.

PARTE LA SECONDA FASE RACCOLTA REDDITUALE DELL'ATER

0

Sede ATERParte la seconda fase della raccolta anagrafico reddituale dell’Ater Rieti.
Gli inquilini che occupano alloggi di edilizia residenziale pubblica sono tenuti a comunicare agli uffici dell’Ater i dati dei redditi del proprio nucleo familiare del 2008 dichiarati nel 2009 per determinare il calcolo del canone di locazione del 2010.

Dal 16 novembre prossimo e fino al 30 novembre gli assegnatari dovranno recarsi nella sede dell’Ater in via degli Olivi, 20 a Rieti per consegnare la documentazione reddituale di tutti i componenti il nucleo familiare.
 
Le zone ed i Comuni interessati alla seconda fase della raccolta anagrafico reddituale sono i seguenti:

Rieti – Via Carlo Sforza
Cittaducale – Via Monterosa
Greccio
Rieti – Via Cipriani
Contigliano
Rieti – Via Calcagnadoro
Rieti – via Carducci
Rieti – via Chiesa Nuova
Rieti – Via Colelli
Rieti – Via dei Flavi
Rieti – Via Flavio Sabino
Rieti – Via Gramsci
Fiamignano
 
Gli uffici dell’Ater Rieti sono aperti:
Lunedì, Mercoledi, Giovedi, Venerdi ore 08,30 – 11,30 – Martedì ore 15,00 – 17,00

"CASTAGNE E VINO" E GLI ARTISTI LOCALI A RIETI SOTTERRANEA

Castagne e vinoI sapori del territorio reatino si sposeranno con le capacità degli artisti locali nella manifestazione “Castagne e Vino” in programma sabato 14 novembre in via del Porto a Rieti.

Gli ambienti della Rieti Sotterranea saranno arredati con le opere in vetro e ceramica della ditta “Vidrio” di Eleuteri Federica e della ditta “Lavorazione artistica vetro” di Dora Capelli. Alle pareti i lavori della pittrice Agnese Melchiorri, rappresentanti angoli di Rieti. E poi i lavori al telaio del Laboratorio Tessile Scipioni che riproporranno il fascino antico delle tele della nonna.

Per le specialità gastronomiche sarà presente l’ Agricola Valle Santa con i buoni prodotti realizzati con il latte di bufala e la ditta Stocchi di Amatrice con i pecorini di montagna.
Prelibatezze quelle di Benny Moriconi, della Torrefazione Olimpica, del Pub Banjo, dell’enoteca Molasser …..e Cioccolato di Donatella Vecchi.

Sapori più intensi quella della porchetta del Mago di Caporio di Cittaducale e della “Pizzeria Cintia” di Rita Sampalmieri.
Presente anche la Confartigianato con le aziende “Arti e mestieri della nostra terra”. Tutti i prodotti potranno essere degustati con una affascinante passeggiata nella Rieti Sotterranea, percorso che attira da tempo un numero significativo di persone da tutta la penisola.
Una location molto particolare quella scelta per la manifestazione “Castagne e Vino” che unisce oltre ad un storia millenaria il fascino del passato e della storia di Rieti.

Un passato riscoperto solo da qualche anno grazie all’impegno delle famiglie proprietarie degli ambienti che custodiscono gli archi del viadotto romano, ed alla tenacia di una imprenditrice locale , Rita Giovannelli che ha creduto da sempre nello sviluppo turistico della città di Rieti attraverso l’archeologia. Il percorso di visita nella Rieti Sotterranea rappresenta oggi una realtà consolidata che arricchisce l’offerta turistica del territorio reatino ed apre spazi altrimenti sconosciuti.

L’assessore alle attività produttive del Comune di Rieti, Antonio Perelli sostiene da diverse edizioni la manifestazione “Castagne e Vino” con l’obiettivo di attirare nuovi utenti nel centro storico di Rieti ritenendo importante utilizzare angoli poco noti ma ricchi di fascino come quelli che si sviluppano lungo via del Porto a Rieti . 
Collaborano all’organizzazione, la Camera di Commercio, l’Ascom, la Col diretti, il Rione San Nicola- Città Giardino, Il Comitato per l’Imprenditoria Femminile, l’Associazione “Black Hawk Team” e la “Rieti da Scoprire”.

MAGGIORI E RAMBALDI NEL CENTENARIO DELLA LORO NASCITA

Inaugurazione mostraAppassionati d’arte provenienti dal capoluogo sabino e dalla vicina Umbria sono intervenuti numerosi all’apertura ufficiale della Mostra di Arte Contemporanea, “ Maggiori e Rambaldi nel centenario della loro nascita”, promossa dalla Fondazione Varrone.

Oltre 350 persone hanno potuto ammirare le 115 tele inedite dei due artisti del Novecento, esposte nelle prestigiose sale di Palazzo Potenziani., fino al 17 Gennaio 2010.

Alla presenza delle maggiori autorità locali ed accreditati esponenti del mondo dell’arte, il Presidente della Fondazione Varrone, Innocenzo de Sanctis, dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile la mostra, in particolare gli eredi degli artisti, il M° Bellardi e la dott.ssa Scopigno, ha sottolineato l’importanza del filone artistico territoriale intrapreso già da tempo con le esposizioni dedicate ad Antonino Calcagnadoro e Arduino Angelucci – Abbiamo organizzato mostre di grande risonanza nazionale, Da De Chirico a Warhol, da Modigliani e Fontana e alla grande pittura dell’Ottocento italiano, ma riteniamo molto utile porre l’attenzione sugli artisti che hanno operato in questo territorio concorrendo alla crescita del patrimonio artistico e alla formazione culturale di una generazione.
 
La riscoperta di questi artisti così importanti nel Novecento, si pone l’obiettivo di riportare in mostra anche i visitatori meno esperti.

Puntiamo molto sulla risposta delle scuole che in altre mostre è stata piuttosto tiepida. Abbiamo messo a loro disposizione anche visite guidate gratuite per sollevare gli insegnanti da questa incombenza -.

La mostra è composta da 115 tele quasi tutte inedite, messe a disposizione dai familiari e da collezionisti privati. Non ci sono sale dedicate ad un solo artista, ma Maggiori e Rambaldi sono presenti negli stessi locali, in pareti opposte, con le tele disposte in modo tale da raccontare il loro cammino artistico. In un suggestivo angolo della sale, sono stati ricostruiti in chiave simbolica, gli studi dei due artisti.
 
Il direttore artistico Franco Bellardi dopo aver ringraziato la Fondazione Varrone, unico Ente che promuove l’arte come strumento di crescita di un territorio, definisce la mostra un’operazione culturale di attenta ricerca dell’anima di un luogo e dell’identità territoriale: – Maggiori e Rambaldi sono gli ultimi maestri del Novecento e raccolgono nella loro arte tutte le correnti del secolo scorso.
Dalla ricerca d’avanguardia all’emozione del colore e delle pennellate liriche. I loro quadri non appartengono ad un periodo storico, ma sono sempre attuali, esprimendo un privilegiato stato di contemporaneità-.
 
Presenti anche i collaboratori del catalogo della mostra, il Prof. Mino Valeri e la dott.ssa Franca Calzavacca, noti storici dell’arte che occupano da diversi decenni un posto di primo piano nella critica dell’arte contemporanea, e la dott.ssa Claudia Sensi.
 
Dopo i brevi interventi di apertura è seguito il tradizionale taglio del nastro – In questa mostra si riesce a “ comunicare con i quadri” – ha commentato il Presidente de Sanctis.
 
INFO MOSTRA:
orari: venerdì, sabato e domenica   10,00 – 20,00

Orari straordinari:
04 DICEMBRE 10,00 – 20,00 
08 DICEMBRE 10,00 – 20,00
24 DICEMBRE 10,00 – 20,00
25 DICEMBRE – chiuso.
26 DICEMBRE 10,00 – 20,00
31 DICEMBRE 10,00 – 20,00

01 GENNAIO 10,00 – 20,00 
06 GENNAIO 10,00 – 20,00
 
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER GRUPPI SUPERIORI ALLE 10 UNITA’
biglietti: ingresso libero.
Sede mostra: Rieti, Palazzo Potenziani – via dei Crispolti, 24
Info e prenotazioni: tel. 0746 – 491422 fax 0746 – 294906 

SABINA RADICALE SULLA VERTENZA RITEL

0

RitelRiguardo al caso Ritel, Sabina Radicale, accanto alla solidarietà con i lavoratori ed alla preoccupazione e la denuncia per il depauperamento del tessuto produttivo della provincia, intende ripercorrere la storia di questa vertenza per ricordarne e fare luce su alcuni aspetti.

La vertenza si originò per la decisione strategica (cioè applicata in tutto il mondo) da parte di Alcatel di delocalizzare le fabbriche verso paesi a più basso costo di manodopera (ma anche maggiori prospettive di investimento per il mercato delle telecomunicazioni).

Non molto dopo quest’annuncio, l’allora onorevole Rositani, annunciò che era pronta una cordata di imprenditori reatini che avrebbe rilevato l’azienda.
Richiesto di chiarire, l’onorevole precisò solo che ciò che aveva reso pubblico era ciò che TUTTI sapevano. Chi erano quei TUTTI? Ancora adesso il TUTTI fa pensare che non fosse una sola parte politica a conoscenza della cosa; e costoro erano "a conoscenza" o erano gli "sponsor" dell’operazione?

Noi propendiamo per questa seconda ipotesi, giacché è fuor di logica che se fosse stata Alcatel a costruire la cordata, ne avrebbe informato TUTTI i politici; e se anche fosse, sarebbe stato per chiederne il permesso (accordato).

Rieti è un paese, le voci corrono, e si vociferò di un ruolo importante che l’imprenditore Pacione avrebbe svolto in questa cordata. L’imprenditore è noto sia ad Alcatel, che lo ha avuto come
sub-fornitore, sia ai lavoratori, presso cui non gode di buona fama.

Questa preoccupazione monta, tanto che nell’aprile del 2006 anche il Vescovo di Rieti si sente in dovere di chiedere ai fratelli reatini un passo indietro in questa vicenda; pressione tanto autorevole che Pacione stesso (non nominato direttamente) immediatamente smentisce un suo
coinvolgimento in questa cordata.

Nel frattempo, rassicurata sul pericolo della inconsistente cordata reatina, la città si mobilita per la permanenza di Alcatel, ed investe di questo il governo, proprio in quei giorni in trattativa diretta con Alcatel ed il governo francese su altri più sostanziosi e strategici scenari.

E’ Gianni Letta che tratta con la multinazionale; molte rassicurazioni (siamo in buone mani), veicolate dai politici reatini amici del sottosegretario, ma nessun risultato: si ricorda un annuncio di una convocazione a Roma del presidente Alcatel Tchuruk (mai avvenuta), e una manifestazione dei lavoratori e dei sindaci della provincia (inclusi Emili e Melilli) organizzata sotto Palazzo Chigi, certo di concerto con il sottosegretario che non si fa però trovare in quanto impegnato in un concistoro in Vaticano; ricordiamo che il concistoro è una riunione formale del collegio cardinalizio in cui vengono magari creati nuovi cardinali, e quindi nulla che avesse a che fare – almeno speriamo – con i suoi doveri istituzionali.

Questo stesso Gianni Letta è il potente (quando vuole) personaggio che l’amministrazione del comune di Rieti, con la compiacenza dell’opposizione, sta per proporre come cittadino onorario, benefattore della città.

Cambia nel frattempo il governo, e nel 2006 viene investito della questione il governo Prodi, e più precisamente il ministro Bersani. Apparentemente abbandonato  il tentativo di far recedere Alcatel dalla vendita, viene alla luce la cordata di imprenditori, che risulta evidente a tutti essere una Armata Brancaleone di avventurieri e faccendieri, senza alcuna esperienza e, come si rileva e conferma nelle trattative in sede ministeriale che assumono in alcuni casi aspetti da avanspettacolo, senza alcun piano industriale (quest’ultima analisi condivisa dal governo).

Pur tuttavia, contro ogni buonsenso, nonostante le rimostranze dei lavoratori, dopo un po’ ci si concentra sul "come", ed avviene il miracolo della accettazione da parte dei sindacati di un "Protocollo" (che tra l’altro, in cambio di una fumosa ed improbabile relazione tra fabbrica e laboratorio, offre a Ritel anche una partecipazione e la direzione strategica del laboratorio, il quale non era oggetto di cessione da parte di Alcatel).

Questo Protocollo non chiarisce nessuno dei dubbi sul tavolo ma, a detta dei sindacati, ha il merito di costituire un precedente ed un modello di relazioni industriali; cosa quest’ultima che evidentemente ai sindacati interessa più della sostanza, tanto che le residue resistenze di quella parte dei sindacati locali che cerca ancora un po’ di autonomia, vengono stroncate dalle direttive sindacali che arrivano da Roma.

L’opera finale si chiude con la forte pressione di sottoscrivere l’accordo, fatta dai sindacati ai lavoratori, da un lato scoraggiati da un "ormai è così" e dall’altro allettati da una buonuscita di 7  mensilità.

Negli anni successivi, né i politici, né i sindacati vigilano e denunciano il Protocollo, mentre Ritel sopravvive con le sole commesse Alcatel, le quali grazie alla favorevole congiuntura ed a difficoltà nelle fabbriche in Cina, arrivano più copiosi di quanto dovuto.

Nel frattempo, nel silenzio di politici, sindacati, città e lavoratori, emergono le figure dei veri proprietari di Ritel, i signori Longhi e Pacione, quest’ultimo immemore della rassicurazione fornita al vescovo.

Da un anno, di fronte alla inconsistenza di Ritel che è ormai al fallimento, governo, politici  e sindacati chiedono un subentro di altri soci.

Tuttavia gli attuali proprietari (dopo aver avuto in regalo l’intero immobile, i macchinari, la gestione dei TFR ed aver lucrato in questi anni sulle commesse garantite, senza nulla aggiungere di proprio) cercano di massimizzare gli utili e resistono, forti del codice civile che come proprietari li protegge.

E questo si ripete in stancanti e sterili incontri ormai più che mensili, in cui niente cambia, mentre gli avvocati di Ritel ed Alcatel (che per il Protocollo ne è socia di minoranza) ormai si fronteggiano. Sembrerebbe dunque che si sia rotto il patto che aveva legato Alcatel, questi capitani coraggiosi reatini, e soprattutto i loro sponsor politici locali.

Sponsor a cui i lavoratori ed i sindacati ancora si rivolgono per chiedere la soluzione del problema, la quale consisterebbe, questo è condiviso da tutte le parti, nel ricambio al vertice societario.

Un ricambio che prevederebbe nuovi soci di cui tutti vociferano ma di cui nessuno sa, e che non si ha motivo di pensare che non condividano la logica precedente: scelti e garantiti dai politici locali.

Ma se di certo si è rotto l’accordo tra una Alcatel che dà forti segni di insofferenza nei confronti della proprietà (confermando l’ipotesi che la scelta non sia venuta da Alcatel), è così anche per i politici locali?

Se si considerano i fatti, e non le rassicuranti parole non diverse da quelle di tre anni fa, non si è rassicurati. Non è forse un segno del perdurante legame tra proprietà attuale, politici e proprietà futura che il più stimato sindacalista Ritel, con oltre 20 anni di onorato apprezzato e riconosciuto lavoro sindacale, venga contemporaneamente ad assumere importanti incarichi direttivi in Ritel (proprio alla vigilia di un cambio di proprietà!) e contemporaneamente sia nominato dalla politica nel consiglio di amministrazione della ASM?

In questi quadro, rimane vuoto il ruolo del Sindacato, che dopo avere puntato tutto sul fallito nuovo modello (consociativo) di relazioni industriali, si trova con armi spuntate, davanti ai politici che ripetono gli stessi slogan e con poca autorevolezza nei confronti dei lavoratori.

Ai lavoratori non resta che lottare, ma dovrebbero a nostro avviso meglio razionalizzare se i politici locali e nazionali cui tuttora si appellano siano parte della soluzione o del problema; ed, insieme alla reale società realmente laica (nel senso di distaccata dalle chiese politiche), dovrebbe reagire e farlo direttamente; tre anni fa aveva avuto un senso ed apparentemente un effetto l’intervento diretto del Vescovo, unica autorità morale in questa città, ma purtroppo l’iniziativa non ebbe seguito. Ora, a nostro avviso città e lavoratori dovrebbero far sentire ai soggetti coinvolti quella che è la loro rivolta; una rivolta come quella citata dal Congresso dei radicali in corso in questi giorni: gandhiana (non violenta), ma sociale, politica, morale.

FORTITUDO, SABATO CONTRO VOLLEY CAVE

0

Giovanna BarbatoFortitudo, quant’è difficile vincere giocando una pallavolo bella.
Sono ripresi gli allenamenti presso la palestra di Vazia e questa settimana diventa davvero un crocevia importante per decidere se questo collettivo è da piani alti oppure no. avversario di sabato è il Volley Cave, squadra accreditata alla vittoria finale, con elementi di categoria superiore e con un progetto tutto per vincere. è chiaro che però non può questo rappresentare un impegno proibitivo per lucia Fortini e compagne che sabato dovranno fare gli straordinari per portare a casa i tre punti con Marcella Manelfi in pieno recupero e Barbara Ruggeri che in settimana proverà a ricalcare il campo dopo uno stop di tre turni.

 La Fortitudo potrebbe presentarsi a Cave con la sola assente Cicolani fermata da un problema alla schiena. Ciambella sta preparando la partita e attende fiducioso il rientro della Ruggeri. non si placa però la polemica sul gioco non proprio "eccelso" espresso dalle ragazze biancoverdi che come detto vincono ma non convincono gli sportivi reatini. nella quattro gare di cui tre vinte si è avuta come la sensazione che i meccanismi ancora non siano "oliati" tra il palleggiatore e gli attaccanti.

Ora la fortitudo occupa la terza piazza e sabato il Cave, attualmente seconda sarà lì’avversario di turno.
"Dobbiamo ancora crescere, commenta il presidente Alessandro Mezzetti, e probabilmente solo il tempo farà in modo che questa squadra assuma carattere e più determinazione. per il momento posso dire che Ciambella ha parecchio da lavorare per far uscire tutto il meglio da questo collettivo. è bello, senza diubbio però vedere come alcune giovani stiano rispondendo alla grande, come Fornari, Cripa e Cipriani, questo è per noi motivo di vanto."

CHIAREZZA SULLE COMPETENZE DI IMPIANTO LAVORAZIONE INERTI

0

ASIIn riferimento ad alcune notizie apparse sulla stampa locale relative all’impianto di lavorazione di inerti, ricadente nell’agglomerato Industriale di Rieti-Cittaducale, al solo fine di far chiarezza in ordine alle competenze di ciascun Ente e per evitare che  incaute affermazioni di rappresentanti istituzionali possono alimentare sterili polemiche, si precisa quanto segue.

Il Consorzio Industriale ha esclusiva competenza nell’assegnazione delle aree, previa verifica della compatibilità con le destinazioni d’uso previste dal vigente strumento urbanistico, come è stato fatto per la Società di lavorazione di inerti che svolge una attività consentita negli agglomerati industriali.

Spetta invece, per legge nazionale, al Comune competente per territorio il rilascio dell’eventuale permesso a costruire per realizzare la struttura nell’area assegnata.
Relativamente infine alle tematiche ambientali, si evidenzia che l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera non è di competenza del Consorzio Industriale.

Il tutto trova conferma nel fatto che a tale proposito la Conferenza dei Servizi  è stata convocata dalla Amministrazione Provinciale di Rieti, presso la propria sede,  –VI Settore – Tutela Ambientale e Valorizzazione del Territorio, con nota prot. 47003 del 25 Ottobre 2009.
È pertanto evidente, così come statuito dalle norme, che il soggetto istituzionale che dovrà rilasciare autorizzazione alle emissioni in atmosfera è l’ Amministrazione Provinciale di Rieti. È proprio quest’ultima autorizzazione di competenza della Provincia che occorre, per espressa volontà del legislatore, a tutela della  sicurezza e della salute dei cittadini.
Tanto dovevamo per ripristinare ruoli, responsabilità e competenze che nessuna dichiarazione assessorile in alcun modo può modificare.  

REGIONE LAZIO: FINANZIAMENTI AGGIUNTIVI DI QUASI 3 MILIONI DI EURO

0

Mario Perilli"Nella delibera votata in Giunta la scorsa settimana che individua una serie di interventi prioritari sul fronte delle acque ad integrazione di quelli già individuati nel 2007, ben 10 di questi riguardano la Provincia di Rieti per un totale di circa 3 milioni di Euro di investimenti.

In particolare le risorse aggiuntive saranno destinate ai Comuni di Borbona (adeguamento opere a protezione delle sorgenti), Cittaducale (fitodepurazione S.Vittorino e Casali Natali), Colli Sul Velino (completamento rete idrica), Concerviano (rete idrica fognate e depuratore), Fara Sabina (impianto depurazione a servizio dell’Abbazia e del Borgo di Farfa), Montopoli di Sabina (completamento rete fognante) Orvinio (rete fognante ed idrica), Pescorocchiano (rete fognante), Poggio Nativo (rete idrica e fognante) e Torricella in Sabina (rete fognante ed acquedotto).

Questa serie di azioni vanno ad aggiungersi a quelle già effettuate all’interno del Piano straordinario di risanamento delle acque.
Si tratta di interventi concreti, necessari al benessere dei cittadini, che contribuiranno a preservare le risorse naturali e che confermano la grande attenzione della Regione Lazio per il nostro territorio”.

"DAI RIFIUTI AL COMPOST" PRESSO L'IPSAA DI CITTADUCALE

0

L’Amministrazione comunale, consapevole dell’importanza della diffusione dell’educazione allo sviluppo sostenibile ed al fine di sensibilizzare la cittadinanza e gli operatori, sostiene la “Settimana dell’educazione allo sviluppo sostenibile” patrocinata e promossa da UNESCO – Commissione Nazionale Italiana che è in atto a Cittaducale dal 9 al 15 Novembre 2009.

Per l’edizione 2009 il tema è “Città e Cittadinanza” e la manifestazione dedicata a “Dai Rifiuti al COMPOST” avrà luogo in  Cittaducale sabato 14 Novembre, presso la locale sede dell’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’ambiente “Strampelli” -Via dell’Agricoltura, dalle ore 09.00 alle ore 13.30. Docente referente è la Prof.ssa Claudia D’Ambrosio (info 0746/602178).

La manifestazione ha lo scopo di sviluppare negli individui intesi come collettività, negli enti locali e nelle imprese, capacità operative e di azione responsabile , tese ad una città ecologica e solidale, fondata su nuovi stili di vita che siano improntati su una cittadinanza consapevole e partecipata.
Durante la mattinata sarà presentata la trasformazione dei rifiuti in Compost a costo zero,  mediante  un impianto di compostaggio di materiali di rifiuto, provenienti dalla Scuola e da Aziende che hanno fattivamente cooperato, anch’esso realizzato interamente a costo zero da studenti e docenti dell’istituto.
 
L’Assessore ai LL.PP Infrastrutture e Ambiente Claudio Cesarini plaude all’iniziativa in quanto occasione importante per sensibilizzare la cittadinanza ai temi di ambiente e sviluppo sostenibile anche in vista del progetto di raccolta differenziata che interesserà la cittadinanza nel prossimo futuro. E’ infatti in via di definizione la gara d’appalto per la gestione della raccolta differenziata di cui il COMPOST rappresenta circa il 30% dei rifiuti prodotti dalle famiglie.

IL CIPE NON HA SBLOCCATO I FONDI PER LA SALARIA

0

via Salaria«Apprendiamo con grande disappunto che il Cipe non ha sbloccato i fondi per l’adeguamento della Salaria. Si tratta dell’ennesima promessa non mantenuta e dell’ennesimo colpo all’economia di questa provincia».

E’ questo il commento del segretario provinciale della Uil di Rieti, Alberto Paolucci, che commenta la notizia giunta al sindacato nelle ultime ore.
«Da anni – spiega Paolucci – abbiamo indicato nell’adeguamento della Salaria una delle principali via della rinascita di questo territorio.

Un’opera che ormai si attende da oltre 30 anni e che sembrava sul punto di essere sbloccata lo scorso mese di agosto. Oggi, invece, scopriamo che quei fondi non sono stati sbloccati e i cantieri non partiranno».
Una notizia che arriva in uno dei momenti peggiori dell’economia reatina, con la crisi occupazionale che sta devastando il nucleo industriale.

«E’ l’ennesimo segnale negativo per il territorio di Rieti – conclude Paolucci – e il fatto che non ci sia una previsione da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica sull’eventuale sblocco dei fondi per la Salaria rende il futuro ancora più nero. In questi giorni stiamo vivendo il dramma della Ritel, con l’occupazione dello stabilimento da parte dei lavoratori. Leggo dai giornali che Claudio Di Berardino, ora segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, chiede alla Provincia di prendere quote azionarie della Industrial group: un passaggio importante che noi della Uil avevamo sollecitato già un anno fa e che potrebbe costituire un primo, importante passo nella soluzione della vertenza Ritel».